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Venerdi, 10 maggio 2024 - Misteri dolorosi - San Giobbe ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Il Vangelo torna a dire: "Tenetevi pronti!" Essere pronti significa essere svegli, attenti, presenti. Essere pronti è la maturità più elevata della spiritualità. Chi è pronto è totalmente proteso verso l'Amato, verso il Padrone che torna a casa. La casa certamente sarà in fermento. Il Padrone sa di essere atteso. Ma resterà sorpreso guando vedrà di non essere atteso. Rimarrà deluso quando si renderà conto che ognuno pensa a sé stesso. Chi è pronto, sa attendere: il suo cuore scandisce il ritmo del desiderio più intenso; chi è pronto non si frammenta, non si disperde, ma è raccolto nell'attesa.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Gv 20, 1-9: Egli doveva risuscitare dai morti.

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.