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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Di tutto quello che ammirate, non resterà pietra su pietra... - così Gesù si rivolgeva alla folla che stava lì ad osservare il maesoso Tempio di Gerusalemme, che per loro era il motivo di orgoglio e di vanto. Perché Gesù parla in questo modo? Per farci capire che tutto passa, solo Dio resta. Infatti tutto sotto il cielo è passeggero: il piacere e il dolore, il potere e la miseria, gloria e disonore. Tutto arriva poi se ne va. Sei stato allegro, triste, depresso, innamorato. Hai provato una serie infinita di emozioni. Ora tutto è passato. Quando proviamo piacere, vorremmo che durasse per sempre. Allo stesso modo quando proviamo dolore, vorremmo che sparisse subito... Se ti tieni ben stretta questa consapevolezza, cioè che tutto passa, allora ti sentirai in pace anche nelle avversità. Le cose di questo mondo passano, invece quelle di Dio no! Tutto quello che c'è nella nostra vita, anche il più prezioso, se non è collegato con l'eternità, non ha poi così grande valore, ed è destinato a cadere pietra su pietra.

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Lc 14, 1. 7-14: Chi si esalta sarà umiliato

Avvenne che un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare ed essi stavano a osservarlo.
Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: “Cèdigli il posto!”. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: “Amico, vieni più avanti!”. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».
Disse poi a colui che l’aveva invitato: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici né i tuoi fratelli né i tuoi parenti né i ricchi vicini, perché a loro volta non ti invitino anch’essi e tu abbia il contraccambio. Al contrario, quando offri un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato perché non hanno da ricambiarti. Riceverai infatti la tua ricompensa alla risurrezione dei giusti».