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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Cos'è la contemplazione? E vivere la vita di Ge­sù. Ecco quel che intendo quando dico: amare Gesù. E vivere la sua vita dentro di noi, vivere la nostra vita nella sua vita. Questa è la contemplazione. Dobbiamo avere un cuore puro per saper vedere: nessun senti­mento di gelosia, d'ira, nessun conflitto e specialmen­te nessuna mancanza di carità. Per me, contemplazio­ne non è stare particolarmente appartato in un luogo buio, ma consentire a Gesù di vivere la sua Passione, il suo amore, la sua umiltà dentro di noi, pregando con noi, stando sempre con noi, santificando attraver­so noi.

VESPRI
Martedì della 4° settimana del Tempo di Pasqua


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Inno
Alla cena dell'Agnello,
avvolti in bianche vesti,
attraversato il Mar Rosso,
cantiamo a Cristo Signore.

Il suo corpo arso d'amore
sulla mensa è pane vivo;
il suo sangue sull'altare
calice del nuovo patto.

In questo vespro mirabile
tornan gli antichi prodigi:
un braccio potente ci salva
dall'angelo distruttore.

Mite agnello immolato,
Cristo è la nostra Pasqua;
il suo corpo adorabile
è il vero pane azzimo.

Irradia sulla tua Chiesa
la gioia pasquale, o Signore;
unisci alla tua vittoria
i rinati nel battesimo.

Sia lode e onore a Cristo,
vincitore della morte,
al Padre e al Santo Spirito
ora e nei secoli eterni. Amen.

  Oppure:

Ad cenam Agni próvidi,
stolis salútis cándidi,
post tránsitum maris Rubri
Christo canámus príncipi.

  Cuius corpus sanctíssimum
in ara crucis tórridum,
sed et cruórem róseum
gustándo, Dei vívimus.

  Protécti paschæ véspero
a devastánte ángelo,
de Pharaónis áspero
sumus erépti império.

  Iam pascha nostrum Christus est,
agnus occísus ínnocens;
sinceritátis ázyma
qui carnem suam óbtulit.

  O vera, digna hóstia,
per quam frangúntur tártara,
captíva plebs redímitur,
reddúntur vitæ præmia!

  Consúrgit Christus túmulo,
victor redit de bárathro,
tyránnum trudens vínculo
et paradísum réserans.

  Esto perénne méntibus
paschále, Iesu, gáudium
et nos renátos grátiæ
tuis triúmphis ággrega.

Iesu, tibi sit glória,
qui morte victa prænites,
cum Patre et almo Spíritu,
in sempitérna sæcula. Amen.

I Antifona
Cantiamo per te, Signore,
i canti di Sion, alleluia.

SALMO 48, 1-13 (I) Vanità delle ricchezze
Difficilmente un ricco entra nel regno dei cieli (Mt 19, 23).

Ascoltate, popoli tutti, *
porgete orecchio abitanti del mondo,
voi nobili e gente del popolo, *
ricchi e poveri insieme.

La mia bocca esprime sapienza, *
il mio cuore medita saggezza;
porgerò l'orecchio a un proverbio, *
spiegherò il mio enigma sulla cetra.

Perché temere nei giorni tristi, *
quando mi circonda la malizia dei perversi?
Essi confidano nella loro forza, *
si vantano della loro grande ricchezza.

Nessuno può riscattare se stesso, *
o dare a Dio il suo prezzo.

Per quanto si paghi il riscatto di una vita, †
non potrà mai bastare *
per vivere senza fine, e non vedere la tomba.

Vedrà morire i sapienti; †
lo stolto e l'insensato periranno insieme *
e lasceranno ad altri le loro ricchezze.

Il sepolcro
sarà loro casa per sempre, †
loro dimora per tutte le generazioni, *
eppure hanno dato il loro nome alla terra.

Ma l'uomo nella prosperità non comprende, *
è come gli animali che periscono.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Cantiamo per te, Signore,
i canti di Sion, alleluia.

II Antifona
Dal profondo dell'angoscia
mi hai fatto rivivere, alleluia.

SALMO 48, 14-21 (II) L'umana ricchezza non salva
Stolto,... quello che hai preparato di chi sarà? Beato chi arricchisce davanti a Dio (cfr Lc 12, 20.21)

Questa è la sorte di chi confida in se stesso, *
l'avvenire di chi si compiace nelle sue parole.
Come pecore sono avviati agli inferi, *
sarà loro pastore la morte;

scenderanno a precipizio nel sepolcro, †
svanirà ogni loro parvenza: *
gli inferi saranno la loro dimora.

Ma Dio potrà riscattarmi, *
mi strapperà dalla mano della morte.

Se vedi un uomo arricchirsi, non temere, *
se aumenta la gloria della sua casa.
Quando muore, con sé non porta nulla, *
né scende con lui la sua gloria.

Nella sua vita si diceva fortunato: *
«Ti loderanno,
perché ti sei procurato del bene».

Andrà con la generazione dei suoi padri *
che non vedranno mai più la luce.

L'uomo nella prosperità non comprende, *
è come gli animali che periscono.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Dal profondo dell'angoscia
mi hai fatto rivivere, alleluia.

III Antifona
A te, Signore, la grandezza e la forza,
l'onore e la vittoria, alleluia.

CANTICO Ap 4, 11; 5, 9. 10. 12 Inno dei salvati

Tu sei degno, o Signore e Dio nostro,
di ricevere la gloria, *
l'onore e la potenza,

perché tu hai creato tutte le cose, †
per la tua volontà furono create, *
per il tuo volere sussistono.

Tu sei degno, o Signore,
di prendere il libro *
e di aprirne i sigilli,

perché sei stato immolato †
e hai riscattato per Dio con il tuo sangue *
uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione

e li hai costituiti per il nostro Dio
un regno di sacerdoti *
e regneranno sopra la terra.

L'Agnello che fu immolato è degno di potenza, †
ricchezza, sapienza e forza, *
onore, gloria e benedizione.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
A te, Signore, la grandezza e la forza,
l'onore e la vittoria, alleluia.

Lettura Breve Rm 1, 1-6
Paolo, servo di Cristo Gesù, apostolo per vocazione, prescelto per annunziare il vangelo di Dio, che egli aveva promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sacre Scritture, riguardo al Figlio suo, nato dalla stirpe di Davide secondo la carne, costituito Figlio di Dio con potenza secondo lo Spirito di santificazione mediante la risurrezione dai morti, Gesù Cristo, nostro Signore. Per mezzo di lui abbiamo ricevuto la grazia dell'apostolato per ottenere l'obbedienza alla fede da parte di tutte le genti, a gloria del suo nome; e tra queste siete anche voi, chiamati da Gesù Cristo.

Responsorio Breve
R. Il Signore è risorto, * alleluia, alleluia.
Il Signore è risorto, alleluia, alleluia.
V. Come aveva promesso ai discepoli.
Alleluia, alleluia.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Il Signore è risorto, alleluia, alleluia.

Antifona al Magnificat
Conosco i miei, ed essi mi seguono:
a loro do la vita eterna, alleluia.

CANTICO DELLA BEATA VERGINE (Lc 1, 46-55) Esultanza dell'anima nel Signore

L'anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l'umiltà della sua serva. *
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

Antifona al Magnificat
Conosco i miei, ed essi mi seguono:
a loro do la vita eterna, alleluia.

INTERCESSIONE
Al Cristo che, mediante la risurrezione ha confermato nella speranza il suo popolo, innalziamo la nostra preghiera:
O Cristo, che vivi in eterno, ascoltaci.

Signore Gesù, che dal cuore aperto hai fatto scaturire sangue e acqua,
- rendi pura e santa la tua Chiesa.

Tu che hai affidato a Pietro la cura pastorale del tuo popolo,
- proteggi il Papa Benedetto XVI e confermalo nella carità al servizio della santa Chiesa.

Hai trasformato i pescatori di Galilea in apostoli del tuo regno,
- manda operai alla tua Chiesa a continuare l'opera della salvezza.

Sulla riva del lago hai preparato il pane e il pesce per i tuoi discepoli,
- fa' che nessuno dei nostri fratelli soffra la fame per colpa nostra.

O Gesù, nuovo Adamo e spirito datore di vita, fa' che i defunti portino l'immagine della tua gloria,
- e godano la pienezza della tua felicità.

Padre nostro.
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il Tuo nome,
venga il Tuo Regno,
sia fatta la Tua volontà,
come in cielo così in terra.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

ORAZIONE
Dio Padre onnipotente, concedi a noi, che celebriamo il mistero della risurrezione del tuo Figlio, di vivere pienamente la gioia della nostra salvezza. Per il nostro Signore.

Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna.
R. Amen.