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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:"Marta, Marta, tu ti agiti e ti preoccuppi per molte cose!" Troppo spesso anche tu ti agiti e ti inquieti perché vorresti risolvere tutto da solo, e non risolvi niente. Sarebbe meglio, e più efficace, rimanere in pace sotto affettuoso sguardo di Dio Padre, lasciando agire nel fondo del cuore la Sua grazia. Più sei calmo, più la tua anima è nella pace, più Dio vi si riflette e più sei capace di agire sotto l'impulso dello Spirito Santo. Dio non opera nell'agitazione.

UFFICIO DELLE LETTURE
Mercoledì della 4° settimana del tempo di Avvento e Natale (Natale del Signore)


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
Fiorì il germoglio di Iesse,
l'albero della vita
ha donato il suo frutto.

Maria, figlia di Sion,
feconda e sempre vergine,
partorisce il Signore.

Nell'ombra del presepe,
giace povero ed umile
il creatore del mondo.

Il Dio che dal Sinai
promulgò i suoi decreti,
obbedisce alla legge.

Sorge una nuova luce
nella notte del mondo:
adoriamo il Signore!

A te sia gloria, Cristo,
con il Padre e lo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

Oppure:

Candor ætérnæ Deitátis alme,
Christe, tu lumen, vénia atque vita
ádvenis, morbis hóminum medéla,
porta salútis.

Intonat terræ chorus angelórum
cælicum carmen, nova sæcla dicens,
glóriam Patri, generíque nostro
gáudia pacis.

Qui iaces parvus dóminans et orbi,
Virginis fructus sine labe sanctæ,
Christe, iam mundo potiáris omni,
semper amándus.

Násceris cælos pátriam datúrus,
unus e nobis, caro nostra factus;
ínnova mentes, trahe caritátis
péctora vinclis.

Cœtus exsúltans canit ecce noster,
ángelis læto sociátus ore,
et Patri tecum parilíque Amóri
cántica laudis. Amen.

I Antifona
Mi ha detto il Signore:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.

SALMO 2 Il Messia, Re vittorioso
I capi di questa città si radunarono insieme, contro il tuo santo servo Gesù, che tu hai consacrato Messia (At 4, 27).

Perché le genti congiurano *
perché invano cospirano i popoli?

Insorgono i re della terra †
e i principi congiurano insieme *
contro il Signore e contro il suo Messia:

«Spezziamo le loro catene, *
gettiamo via i loro legami».

Se ne ride chi abita i cieli, *
li schernisce dall'alto il Signore.

Egli parla loro con ira, *
li spaventa nel suo sdegno:
«Io l'ho costituito mio sovrano *
sul Sion mio santo monte».

Annunzierò il decreto del Signore. †
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio, *
io oggi ti ho generato.

Chiedi a me, ti darò in possesso le genti *
e in dominio i confini della terra.
Le spezzerai con scettro di ferro, *
come vasi di argilla le frantumerai».

E ora, sovrani, siate saggi *
istruitevi, giudici della terra;
servite Dio con timore *
e con tremore esultate;

che non si sdegni *
e voi perdiate la via.
Improvvisa divampa la sua ira. *
Beato chi in lui si rifugia.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Mi ha detto il Signore:
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.

II Antifona
Come uno sposo
il Signore esce dalla stanza nuziale.

SALMO 18 A Inno al Dio creatore
Ci ha visitati dall'alto un sole che sorge... a dirigere i nostri passi sulla via della pace (Lc 1, 78.79)

I cieli narrano la gloria di Dio, *
e l'opera delle sue mani annunzia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il messaggio *
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

Non è linguaggio e non sono parole *
di cui non si oda il suono.
Per tutta la terra si diffonde la loro voce *
e ai confini del mondo la loro parola.

Là pose una tenda per il sole †
che esce come sposo dalla stanza nuziale, *
esulta come prode che percorre la via.

Egli sorge da un estremo del cielo †
e la sua corsa raggiunge l'altro estremo: *
nulla si sottrae al suo calore.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Come uno sposo
il Signore esce dalla stanza nuziale.

III Antifona
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.

SALMO 44 Le nozze del Re
A mezzanotte si levò un grido. Ecco lo Sposo: andategli incontro (Mt 25, 6).

   Effonde il mio cuore liete parole, †
   io canto al re il mio poema. *
   La mia lingua è stilo di scriba veloce. 
  
   Tu sei il più bello tra i figli dell'uomo, †
   sulle tue labbra è diffusa la grazia, *
   ti ha benedetto Dio per sempre. 
  
   Cingi, prode, la spada al tuo fianco, †
   nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte, *
   avanza per la verità, la mitezza e la giustizia. 
  
   La tua destra ti mostri prodigi: †
   le tue frecce acute 
   colpiscono al cuore i tuoi nemici; *
   sotto di te cadono i popoli. 
  
   Il tuo trono, Dio, dura per sempre; *
   è scettro giusto lo scettro del tuo regno. 
  
   Ami la giustizia e l'empietà detesti: †
   Dio, il tuo Dio ti ha consacrato *
   con olio di letizia, a preferenza dei tuoi eguali. 
  
   Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia, *
   dai palazzi d'avorio ti allietano le cetre. 
   Figlie di re stanno tra le tue predilette; *
   alla tua destra la regina in ori di Ofir. 
  
   Ascolta, figlia, guarda, porgi l'orecchio, *
   dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; 
   al re piacerà la tua bellezza. *
   Egli è il tuo Signore: prostrati a lui. 
  
   Da Tiro vengono portando doni, *
   i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
  
   La figlia del re è tutta splendore, *
   gemme e tessuto d'oro è il suo vestito. 
  
   E' presentata al re in preziosi ricami; *
   con lei le vergini compagne a te sono condotte; 
   guidate in gioia ed esultanza, *
   entrano insieme nel palazzo regale.
  
   Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; *
   li farai capi di tutta la terra. 
  
   Farò ricordare il tuo nome *
   per tutte le generazioni, 
   e i popoli ti loderanno *
   in eterno, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Sulle tue labbra è diffusa la grazia,
Dio ti ha benedetto per sempre.

Versetto
V. Il Verbo di Dio si è fatto carne, alleluia, 
R. è venuto ad abitare in mezzo a noi, alleluia.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Isaia 11, 1-10
La radice di Iesse e la pace messianica

Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito del Signore,
spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza,
spirito di conoscenza e di timore del Signore.
Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze
e non prenderà decisioni per sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i poveri
e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga
che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
Fascia dei suoi lombi sarà la giustizia,
cintura dei suoi fianchi la fedeltà.
Il lupo dimorerà insieme con l'agnello,
la pantera si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un fanciullo li guiderà.
La mucca e l'orsa pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro piccoli.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca dell'aspide;
il bambino metterà la mano
nel covo di serpenti velenosi.
Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno 
in tutto il mio santo monte,
perché la saggezza del Signore
riempirà il paese
come le acque ricoprono il mare.
In quel giorno la radice di Iesse
si leverà a vessillo per i popoli
le genti la cercheranno con ansia,
la sua dimora sarà gloriosa.

Responsorio Lc 2, 14
R. Oggi il Re del cielo nasce per noi da una vergine per ricondurre l'uomo perduto al regno dei cieli: * Gode la schiera degli angeli, perché si è manifestata agli uomini la salvezza eterna.
V. Gloria a Dio nell'alto dei cieli, e pace in terra agli uomini, che egli ama.
R. Gode la schiera degli angeli, perché si è manifestata agli uomini la salvezza eterna.

Seconda Lettura

Dai «Discorsi» di san Leone Magno, papa (Disc. 1 per il Natale, 1-3; Pl 54, 190-193)
Riconosci, cristiano, la tua dignità

Il nostro Salvatore, carissimi, oggi è nato: rallegriamoci! Non c'è spazio per la tristezza nel giorno in cui nasce la vita, una vita che distrugge la paura della morte e dona la gioia delle promesse eterne. Nessuno è escluso da questa felicità: la causa della gioia è comune a tutti perché il nostro Signore, vincitore del peccato e della morte, non avendo trovato nessuno libero dalla colpa, è venuto per la liberazione di tutti. Esulti il santo, perché si avvicina al premio; gioisca il peccatore, perché gli è offerto il perdono; riprenda coraggio il pagano, perché è chiamato alla vita.
Il Figlio di Dio infatti, giunta la pienezza dei tempi che l'impenetrabile disegno divino aveva disposto, volendo riconciliare con il suo Creatore la natura umana, l'assunse lui stesso in modo che il diavolo, apportatore della morte, fosse vinto da quella stessa natura che prima lui aveva reso schiava. Così alla nascita del Signore gli angeli cantano esultanti: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama» (Lc 2, 14). Essi vedono che la celeste Gerusalemme è formata da tutti i popoli del mondo. Di questa opera ineffabile dell'amore divino, di cui tanto gioiscono gli angeli nella loro altezza, quanto non deve rallegrarsi l'umanità nella sua miseria! O carissimi, rendiamo grazie a Dio Padre per mezzo del suo Figlio nello Spirito Santo, perché nella infinita misericordia, con cui ci ha amati, ha avuto pietà di noi, «e, mentre eravamo morti per i nostri peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo» (cfr. Ef 2, 5) perché fossimo in lui creatura nuova, nuova opera delle sue mani.
Deponiamo dunque «l'uomo vecchio con la condotta di prima» (Ef 4, 22) e, poiché siamo partecipi della generazione di Cristo, rinunziamo alle opere della carne. Riconosci, cristiano, la tua dignità e, reso partecipe della natura divina, non voler tornare all'abiezione di un tempo con una condotta indegna. Ricòrdati chi è il tuo Capo e di quale Corpo sei membro. Ricòrdati che, strappato al potere delle tenebre, sei stato trasferito nella luce del Regno di Dio. Con il sacramento del battesimo sei diventato tempio dello Spirito Santo! Non mettere in fuga un ospite così illustre con un comportamento riprovevole e non sottometterti di nuovo alla schiavitù del demonio. Ricorda che il prezzo pagato per il tuo riscatto è il sangue di Cristo.

Responsorio    
R. Oggi la pace vera scende per noi dal cielo; * oggi su tutta la terra i cieli stillano dolcezza.
V. Risplende per noi il giorno di una nuova redenzione, giorno preparato da secoli, gioia senza fine.
R. Oggi su tutta la terra i cieli stillano dolcezza.


ORAZIONE
Signore, Dio onnipotente, che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verbo fatto uomo, fa' che risplenda nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro spirito. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.