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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina: La confessione, che è lavacro dell'anima, bisogna farla il più tardi ogni otto giorni; io non mi sento tenere le anime lontane dalla confessione più di otto giorni.

UFFICIO DELLE LETTURE
Domenica della 28° settimana del tempo ordinario (Santa Teresa di Gesù)


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
Frumento di Cristo noi siamo,
cresciuto nel sole di Dio,
nell'acqua del fonte impastati,
segnati dal crisma divino.

In pane trasformaci, o Padre,
per il sacramento di pace:
un Pane, uno Spirito, un Corpo,
la Chiesa una-santa, o Signore.

O Cristo, pastore glorioso,
a te la potenza e l'onore
col Padre e lo Spirito Santo
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Chi salirà il monte del Signore?
Chi starà nel suo luogo santo?

SALMO 23 Il Signore entra nel suo tempio
Le porte del cielo si sono aperte a Cristo Signore, quando salì al cielo (sant'Ireneo).

Del Signore è la terra e quanto contiene, *
l'universo e i suoi abitanti. 
E' lui che l'ha fondata sui mari, *
e sui fiumi l'ha stabilita. 

Chi salirà il monte del Signore, *
chi starà nel suo luogo santo? 

Chi ha mani innocenti e cuore puro, †
chi non pronunzia menzogna, *
chi non giura a danno del suo prossimo. 

Egli otterrà benedizione dal Signore, *
giustizia da Dio sua salvezza. 
Ecco la generazione che lo cerca, *
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. 

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria. 

Chi è questo re della gloria? †
Il Signore forte e potente, *
il Signore potente in battaglia. 

Sollevate, porte, i vostri frontali, †
alzatevi, porte antiche, *
ed entri il re della gloria. 

Chi è questo re della gloria? *
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Chi salirà il monte del Signore?
Chi starà nel suo luogo santo?

II Antifona
Popoli, benedite il nostro Dio:
è lui che salvò la nostra vita, alleluia.

SALMO 65, 1-12 (I) Inno di grazie in occasione del sacrificio
Sulla risurrezione del Signore e la conversione dei pagani (Esichio)

Acclamate a Dio da tutta la terra, †
cantate alla gloria del suo nome, *
date a lui splendida lode.

Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere! *
Per la grandezza della tua potenza
a te si piegano i tuoi nemici.

A te si prostri tutta la terra, *
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio, *
mirabile nel suo agire sugli uomini.

Egli cambiò il mare in terra ferma, †
passarono a piedi il fiume; *
per questo in lui esultiamo di gioia.

Con la sua forza domina in eterno, †
il suo occhio scruta le nazioni; *
i ribelli non rialzino la fronte.

Benedite, popoli, il nostro Dio, *
fate risuonare la sua lode;
è lui che salvò la nostra vita *
e non lasciò vacillare i nostri passi.

Dio, tu ci hai messi alla prova; *
ci hai passati al crogiuolo, come l'argento.
Ci hai fatti cadere in un agguato, *
hai messo un peso ai nostri fianchi.

Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste; †
ci hai fatto passare per il fuoco e l'acqua, *
ma poi ci hai dato sollievo.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Popoli, benedite il nostro Dio:
è lui che salvò la nostra vita, alleluia.

III Antifona
Ascoltate, voi che temete Dio,
quanto per me ha fatto il Signore, alleluia.

SALMO 65, 13-20 (II) Inno di grazie in occasione del sacrificio
Sulla risurrezione del Signore e la conversione dei pagani (Esichio).

Entrerò nella tua casa con olocausti, *
a te scioglierò i miei voti,
i voti pronunziati dalle mie labbra, *
promessi nel momento dell'angoscia.

Ti offrirò pingui olocausti con fragranza di montoni, *
immolerò a te buoi e capri.

Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio, *
e narrerò quanto per me ha fatto.

A lui ho rivolto il mio grido, *
la mia lingua cantò la sua lode.
Se nel mio cuore avessi cercato il male, *
il Signore non mi avrebbe ascoltato.

Ma Dio ha ascoltato, *
si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
Sia benedetto Dio: non ha respinto la mia preghiera, *
non mi ha negato la sua misericordia.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Ascoltate, voi che temete Dio,
quanto per me ha fatto il Signore, alleluia.

Versetto
V. Viva ed efficace è la parola di Dio,
R. più penetrante che una spada a due tagli.

Prima Lettura

Dal libro del profeta Aggeo 1, 1 - 2, 9
Nel tempio ricostruito il Signore manifesterà la sua gloria

L'anno secondo del re Dario, il primo giorno del sesto mese, questa parola del Signore fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo a Zorobabele figlio di Sealtiel, governatore della Giudea, e a Giosuè figlio di Iozedak, sommo sacerdote. Così parla il Signore degli eserciti: «Questo popolo dice: Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!». Allora fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: «Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? Ora, così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento. Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria — dice il Signore —. Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? — dice il Signore degli eserciti —. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani». Zorobabele figlio di Sealtiel, e Giosuè figlio di Iozedak, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e il popolo ebbe timore del Signore. Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione dei Signore: «Io sono con voi, oracolo del Signore». E il Signore destò lo spirito di Zorobabele figlio di Sealtiel, governatore della Giudea e di Giosuè figlio di Iozedak, sommo sacerdote, e di tutto il resto del popolo ed essi si mossero e intrapresero i lavori per la casa del Signore degli eserciti. Questo avvenne il ventiquattro del sesto mese dell'anno secondo del re Dario. Il ventuno del settimo mese, fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo questa parola del Signore: Su, parla a Zorobabele figlio di Sealtiel, governatore della Giudea, a Giosuè figlio di Iozedak, sommo sacerdote, e a tutto il resto del popolo: Chi di voi è ancora in vita che abbia visto questa casa nel suo primitivo splendore? Ma ora in quali condizioni voi la vedete? In confronto a quella, non è forse ridotta a un nulla ai vostri occhi? Ora, coraggio, Zorobabele — oracolo del Signore — coraggio, Giosuè figlio di Iozedak, sommo sacerdote; coraggio, popolo tutto del paese, dice il Signore, e al lavoro, perché io sono con voi — oracolo del Signore degli eserciti — secondo la parola dell'alleanza che ho stipulato con voi quando siete usciti dall'Egitto; il mio spirito sarà con voi, non temete. Dice infatti il Signore degli eserciti: Ancora un po' di tempo e io scuoterò il cielo e la terra, il mare e la terraferma. Scuoterò tutte le nazioni e affluiranno le ricchezze di tutte le genti e io riempirò questa casa della mia gloria, dice il Signore degli eserciti. L'argento è mio e mio è l'oro, dice il Signore degli eserciti. La gloria futura di questa casa sarà più grande di quella di una volta, dice il Signore degli eserciti; in questo luogo porrò la pace. Oracolo del Signore degli eserciti.

Responsorio Ag 1, 8; Is 56, 7
R. Salite sul monte, ricostruite la mia casa. * In essa mi compiacerò, dice il Signore.
V. Il mio tempio si chiamerà casa di preghiera per tutti i popoli.
R. in essa mi compiacerò, dice il Signore.

Seconda Lettura

Dalle «Opere» di santa Teresa di Gesù, Vergine (Opusc. «Il libro della vita», cap. 22, 6-7, 14)
Ricordiamoci sempre dell'amore di Cristo

Chi ha come amico Cristo Gesù e segue un capitano così magnanimo come lui, può certo sopportare ogni cosa; Gesù infatti aiuta e dà forza, non viene mai meno ed ama sinceramente. Infatti ha sempre riconosciuto e tuttora vedo chiaramente che non possiamo piacere a Dio e da lui ricevere grandi grazie, se non per le mani della sacratissima umanità di Cristo, nella quale egli ha detto di compiacersi.
Ne ho fatto molte volte l'esperienza, e me l'ha detto il Signore stesso. Ho visto nettamente che dobbiamo passare per questa porta, se desideriamo che la somma Maestà ci mostri i suoi grandi segreti. Non bisogna cercare altra strada, anche se si è raggiunto il vertice della contemplazione, perché per questa via si è sicuri. E' da lui, Signore nostro, che ci vengono tutti i beni. Egli ci istruirà.
Meditando la sua vita, non si troverà modello più perfetto. Che cosa possiamo desiderare di più, quando abbiamo al fianco un così buon amico che non ci abbandona mai nelle tribolazioni e nelle sventure, come fanno gli amici del mondo? Beato colui che lo ama per davvero e lo ha sempre con sé! Guardiamo il glorioso apostolo Paolo che non poteva fare a meno di avere sempre sulla bocca il nome di Gesù, perché l'aveva ben fisso nel cuore. Conosciuta questa verità, ho considerato e ho appreso che alcuni santi molto contemplativi, come Francesco, Antonio da Padova, Bernardo, Caterina da Siena, non hanno seguito altro cammino. Bisogna percorrere questa strada con grande libertà, abbandonandoci nelle mani di Dio. Se egli desidera innalzarci fra i principi della sua corte, accettiamo volentieri tale grazia.
Ogni volta poi, che pensiamo a Cristo, ricordiamoci dell'amore che lo ha spinto a concederci tante grazie e dell'accesa carità che Dio ci ha mostrato dandoci in lui un pegno della tenerezza con cui ci segue: amore infatti domanda amore. Perciò sforziamoci di considerare questa verità e di eccitarci ad amare. Se il Signore ci facesse la grazia, una volta, di imprimerci nel cuore questo amore, tutto ci diverrebbe facile e faremmo molto, in breve e senza fatica.

Responsorio Cfr. Sal 72, 27. 28; 1 Cor 6, 17
R. Ecco, perirà chi da te si allontana, Signore. * Il mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il mio rifugio.
V. Chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito.
R. Il mio bene è stare vicino a Dio: in lui ho posto il mio rifugio.


TE DEUM
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.

A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.

I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;

le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.

O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.

Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.

Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.

[*] Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.

Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.

Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.

[*] Quest'ultima parte dell'inno si può omettere.

ORAZIONE
O Dio, che per mezzo del tuo Spirito hai suscitato nella Chiesa santa Teresa di Gesù per indicare un nuovo cammino di perfezione, concedi a noi, tuoi fedeli, di nutrirci spiritualmente della sua dottrina e di essere infiammati da un vivo desiderio di santità. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.