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Sabato, 27 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Santa Zita ( Letture di oggi )

Sant'Agostino:Dio ti ha promesso il perdono, il domani nessuno te l'ha promesso.

UFFICIO DELLE LETTURE
Martedì della 26° settimana del tempo ordinario


V. O Dio, vieni a salvarmi.
R. Signore, vieni presto in mio aiuto.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen. Alleluia.

Questa introduzione si omette quando si comincia l'Ufficio con l'Invitatorio.

Inno
Ascolta, o Padre santo,
la voce dei fedeli,
che invocano il tuo nome.

Tu spezza le catene,
guarisci le ferite,
perdona i nostri errori.

Senza te siam sommersi
in un gorgo profondo
di peccati e di tenebre.

Il tuo braccio potente
ci conduca a un approdo
di salvezza e di pace.

Sia onore e gloria al Padre,
al Figlio e al Santo Spirito
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Affida al Signore la tua via,
ed egli compirà la sua opera.

SALMO 36 Il destino dell’empio e del giusto I (1-11)
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).

Non adirarti contro gli empi, *
non invidiare i malfattori.
Come fieno presto appassiranno, *
cadranno come erba del prato.

Confida nel Signore e fa’ il bene, *
abita la terra e vivi con fede.
Cerca la gioia nel Signore, *
esaudirà i desideri del tuo cuore.

Manifesta al Signore la tua via, *
confida in lui: compirà la sua opera;
farà brillare come luce la tua giustizia, *
come il meriggio il tuo diritto.

Sta’ in silenzio davanti al Signore *
e spera in lui;
non irritarti per chi ha successo, *
per l’uomo che trama insidie.

Desisti dall’ira e deponi lo sdegno, *
non irritarti: faresti del male,
poiché i malvagi saranno sterminati, *
ma chi spera nel Signore possederà la terra.

Ancora un poco e l’empio scompare, *
cerchi il suo posto e più non lo trovi.
I miti invece possederanno la terra *
e godranno di una grande pace.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

I Antifona
Affida al Signore la tua via,
ed egli compirà la sua opera.

II Antifona
Allontànati dal male, fa’ il bene:
il Signore sostiene i giusti.

SALMO 36 Il destino dell’empio e del giusto I (12-29)
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).

L’empio trama contro il giusto, *
contro di lui digrigna i denti.
Ma il Signore ride dell’empio, *
perché vede arrivare il suo giorno.

Gli empi sfoderano la spada
e tendono l’arco †
per abbattere il misero e l’indigente, *
per uccidere chi cammina sulla retta via.

La loro spada raggiungerà il loro cuore *
e i loro archi si spezzeranno.

Il poco del giusto è cosa migliore *
dell’abbondanza degli empi;
le braccia degli empi saranno spezzate, *
ma il Signore è il sostegno dei giusti.

Conosce il Signore la vita dei buoni, *
la loro eredità durerà per sempre.
Non saranno confusi nel tempo della sventura *
e nei giorni della fame saranno saziati.

Poiché gli empi periranno, †
i nemici del Signore appassiranno
come lo splendore dei prati, *
tutti come fumo svaniranno.

L’empio prende in prestito e non restituisce, *
ma il giusto ha compassione e dà in dono.

Chi è benedetto da Dio possederà la terra, *
ma chi è maledetto sarà sterminato.

Il Signore fa sicuri i passi dell’uomo *
e segue con amore il suo cammino.
Se cade, non rimane a terra, *
perché il Signore lo tiene per mano.

Sono stato fanciullo e ora sono vecchio, †
non ho mai visto il giusto abbandonato *
né i suoi figli mendicare il pane.

Egli ha sempre compassione e dà in prestito, *
per questo la sua stirpe è benedetta.

Sta’ lontano dal male e fa’ il bene, *
e avrai sempre una casa.

Perché il Signore ama la giustizia
e non abbandona i suoi fedeli; †
gli empi saranno distrutti per sempre *
e la loro stirpe sarà sterminata.

​I giusti possederanno la terra *
e la abiteranno per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

II Antifona
Allontànati dal male, fa’ il bene:
il Signore sostiene i giusti.

III Antifona
Spera nel Signore
e segui la sua via.

SALMO 36 Il destino dell’empio e del giusto III (30-40)
Beati i miti, perché erediteranno la terra (Mt 5, 5).

La bocca del giusto proclama la sapienza, *
e la sua lingua esprime la giustizia;
la legge del suo Dio è nel suo cuore, *
i suoi passi non vacilleranno.

L’empio spia il giusto *
e cerca di farlo morire.
Il Signore non lo abbandona alla sua mano, *
nel giudizio non lo lascia condannare.

Spera nel Signore e segui la sua via: †
ti esalterà e tu possederai la terra *
e vedrai lo sterminio degli empi.

Ho visto l’empio trionfante *
ergersi come cedro rigoglioso;
sono passato e più non c’era, *
l’ho cercato e più non si è trovato.

Osserva il giusto e vedi l’uomo retto, *
l’uomo di pace avrà una discendenza.
Ma tutti i peccatori saranno distrutti, *
la discendenza degli empi sarà sterminata.

La salvezza dei giusti viene dal Signore, *
nel tempo dell’angoscia è loro difesa;

il Signore viene in loro aiuto e li scampa, †
li libera dagli empi e dà loro salvezza, *
perché in lui si sono rifugiati.

Gloria al Padre e al Figlio
e allo Spirito Santo.
Come era nel principio, e ora e sempre
nei secoli dei secoli. Amen.

III Antifona
Spera nel Signore
e segui la sua via.

Versetto
V. Insegnami sapienza e conoscenza:
R.ho fiducia nelle tue parole.

Prima Lettura

Dalla lettera ai Filippesi di san Paolo, apostolo 1, 27 - 2, 11
Esortazione ad imitare il Cristo

Fratelli, comportatevi da cittadini degni del vangelo, perché nel caso che io venga e vi veda o che di lontano senta parlare di voi, sappia che state saldi in un solo spirito e che combattete unanimi per la fede del vangelo, senza lasciarvi intimidire in nulla dagli avversari. Questo è per loro un presagio di perdizione, per voi invece di salvezza, e ciò da parte di Dio; perché a voi è stata concessa la grazia non solo di credere in Cristo; ma anche di soffrire per lui, sostenendo la stessa lotta che mi avete veduto sostenere e che ora sentite dire che io sostengo. Se c'è pertanto qualche consolazione in Cristo, se c'è conforto derivante dalla carità, se c'è qualche comunanza di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con l'unione dei vostri spiriti, con la stessa carità, con i medesimi sentimenti. Non fate nulla per spirito di rivalità o per vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso, senza cercare il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi (Is 45, 24) nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore (1 Cor 8, 6), a gloria di Dio Padre.

Responsorio Cfr. 1 Pt 2, 24; Eb 2, 14; 12, 2
R. Cristo portò i nostri peccati sul legno della croce, * per annientare, con la sua morte, colui che della morte ha il potere.
V. L'autore della nostra fede, in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce,
R. per annientare, con la sua morte, colui che della morte ha il potere.

Seconda Lettura

Dalla «Lettera ai Filippesi» di san Policarpo, vescovo e martire (Capp. 6, 1 - 8, 2; Funk, 1, 273-275)
Cristo ci diede l`esempio in se stesso

I presbiteri siano compassionevoli e misericordiosi verso tutti; richiamino gli erranti, visitino gli ammalati senza trascurare la vedova, l`orfano, il povero; si comportino bene davanti a Dio e agli uomini (cfr. 2 Cor 8, 21). Frenino l`ira, si guardino da qualsiasi preferenza personale, da ogni giudizio ingiusto, da tutte le forme di avarizia. Non prestino orecchio a ciò che si dice di male contro chiunque e non siano troppo severi nel giudicare, consapevoli che tutti siamo rei di peccato. Se chiediamo al Signore di perdonarci, dobbiamo a nostra volta perdonare; siamo sotto lo sguardo del Signore Dio, e «tutti ci presenteremo al tribunale di Cristo e ciascuno di noi renderà conto a Dio di se stesso» (Rm 14, 10. 129. Serviamolo dunque con timore e con grande rispetto, come ci ha comandato egli stesso e gli apostoli che ci predicarono il Vangelo e i profeti che ci annunziarono la venuta del Signore. Promuoviamo il bene con tutte le nostre forze, evitiamo gli scandali, i falsi fratelli e coloro che ipocritamente si fregiano del nome del Signore e traggono in errore gli stolti. Chiunque non riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è un antiCristo (cfr. 1 Gv 4, 2. 3; 2 Gv 7), e colui che non riconosce la testimonianza della croce è dal diavolo; chi poi stravolge le parole del Signore secondo le proprie passioni e nega la risurrezione e il giudizio, costui è primogenito di Satana. Lasciamo dunque da parte le vane dicerie della gente e le false dottrine, e volgiamoci all`insegnamento che ci fu trasmesso fin dall`inizio: Siamo moderati e sobri per dedicarci alla preghiera (cfr. 1 Pt 4, 7). Perseveriamo nel digiuno e chiediamo con suppliche a Dio, che tutto vede, di «non indurci in tentazione» (Mt 6, 13), perché, come disse il Signore, «lo spirito è pronto, ma la carne è debole» (Mt 26, 41). Restiamo saldamente ancorati alla nostra speranza e al pegno della nostra giustizia, Gesù Cristo, «che portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce. Egli non commise peccato e sulla sua bocca non fu trovato inganno» (1 Pt 2, 24. 22). Ma per noi sopportò ogni cosa perché vivessimo in lui. Siamo dunque imitatori della sua pazienza e, se dovessimo soffrire per il suo nome, rendiamogli gloria. Questo è l`esempio che egli ci diede in se stesso, e noi vi abbiamo creduto.

Responsorio Cfr. Rm 12, 17; 2 Cor 6, 3; At 24, 15. 16
R. Cerchiamo di compiere il bene non soltanto davanti a Dio, ma anche davanti agli uomini, e non diamo motivo di scandalo a nessuno, * perché non venga biasimato il nostro ministero.
V. Nutrendo in Dio la speranza, mi sforzo di conservare una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini,
R. perché non venga biasimato il nostro ministero.


ORAZIONE
O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore.

R. Amen.
Benediciamo il Signore.
R. Rendiamo grazie a Dio.