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Venerdi, 26 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Marcellino ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska: Riflettevo sulla santa Trinità, che è l'essenza divina. Volevo conoscere Dio a tutti i costi. D'improvviso, il mio spirito venne trasportato al di là di tutti i mondi, vidi una luce inaccessibile e, in seno ad essa, come tre sorgenti di splendore che non mi era dato di comprendere. Da quella luce partivano parole risonanti attorno al cielo ed alla terra. Non potendo capirle, ne provai vivo dolore. Di colpo, dal mare di splendore inaccessibile, uscì il nostro Salvatore. Possedeva il fascino di un'indicibile bellezza e le ferite sul suo corpo sfavillavano. Una voce uscì da quel fulgore: «Quale Dio è nella sua essenza, nessuna creatura è in grado di capirlo, né angelo, né uomo». La voce aggiunse però queste parole: «Acquista la conoscenza di Dio, meditando i suoi attributi».

Commento al Vangelo della domenica di don Fabio Rosini

Vangelo Mc 7, 31-37: Fa udire i sordi e fa parlare i muti.

In quel tempo, Gesù, uscito dalla regione di Tiro, passando per Sidòne, venne verso il mare di Galilea in pieno territorio della Decàpoli.

Gli portarono un sordomuto e lo pregarono di imporgli la mano. Lo prese in disparte, lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecchi e con la saliva gli toccò la lingua; guardando quindi verso il cielo, emise un sospiro e gli disse: «Effatà», cioè: «Apriti!». E subito gli si aprirono gli orecchi, si sciolse il nodo della sua lingua e parlava correttamente.

E comandò loro di non dirlo a nessuno. Ma più egli lo proibiva, più essi lo proclamavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa: fa udire i sordi e fa parlare i muti!».