[ Rosario on line - Libri Cattolici - L'imitazione di Cristo ]

Capitolo quattordicesimo

LA MEDITAZIONE SUI SEGRETI GIUDIZI DI DIO CI LIBERA DALLA SUPERBIA

PAROLE DEL DISCEPOLO Tu, o Signore, fai sentire su i me il tuono dei tuoi giudizi; e con timore e tremore scuoti tutte le mie ossa; e ne � profondamente sgomenta l'anima mia. Io, attonito, penso che nemmeno i cieli sono puri di fronte a Te. Se hai trovato macchia negli Angeli e non li hai risparmiati, che sar� di me? Caddero le stelle dal cielo; ed io, che sono polvere, che cosa posso presumere di me? Quelli, le cui opere sembravano degne di lode, caddero umiliati; ed ho veduto che quelli che mangiavano il pane degli Angeli si sfamavano con piacere di ghiande porcine. Non c'�, dunque, santit�, se Tu, o Signore, ritiri la tua mano. La sapienza non giova, se Tu smetti di reggerci. Non giova la fortezza, se Tu cessi di sostenerla. Non c'� castit� sicura, se Tu non la proteggi. Non serve la nostra propria vigilanza, se non ci assiste la tua santa protezione. Infatti, abbandon�ti da Te, affondiamo e ci perdiamo; ma se Tu ci visiti, ci risolleviamo e ritorniamo a vivere. Siamo veramente instabili, ma per mezzo di Te ci rinsaldiamo; siamo tiepidi, ma Tu ci infervori. Oh, quanto devo essere consapevole della mia bassezza e della mia abiezione! Come non devo fare conto alcuno di quel poco di bene, che mi possa sembrare d'avere! Oh, quanto profondamente devo abbassarmi sotto i tuoi imperscrutabili giudizi, o Signore! In essi vedo che sono nulla, nient'altro che nulla! Oh, peso immenso; oh, invalicabile oceano, in cui nulla ritrovo di me, nulla assolutamente! Dove, dunque, � andata a finire la mia boria, dove la fiducia riposta nella mia virt�? Ogni mia vanagloria � inghiottita nella profondit� dei tuoi giudizi su di me. Che cosa � mai ciascun uomo di fronte a Te? Potr�, forse, discutere l'argilla con colui che la plasma?" (Is 45,9). Come pu� insuperbire per lodi vane chi ha il cuore effettivamente sottomesso a Dio? Il mondo intero non riuscir� a rendere superbo colui che si � assoggettato alla Verit�, n� un coro universale di lo di varr� a smuovere colui che ha posto in Dio tutta la sua speranza. Infatti, anche quelli che lodano, ecco, sono essi stessi un nulla e scompariranno insieme con il suono delle loro parole. lnvece, "la Verit� del Signore rimane in eterno" (Sal 16,2).

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