[ Rosario on line - Libri Cattolici - I sogni di don Bosco ]

Il sogno delle 22 lune

Nel marzo del 1854 Don Bosco radun� i giovani interni del suo Oratorio e raccont� loro questo sogno. �Io mi trovavo con voi nel cortile e godevo nel vedervi vispi e allegri. Chi saltava, chi gridava, chi correva. A un tratto vedo uno di voi che si mette a passeggiare tra i compagni con un alto cilindro sul capo. Questo strano copricapo era trasparente, tutto illuminato all�interno, con la figura di una grossa luna, in mezzo alla quale si leggeva il numero 22. Stupito, cercai subito di avvicinarlo per dirgli che lasciasse quell�arnese da carnevale; ma ecco che l�aria si oscura, il cortile si sgombra e tutti i giovani si raccolgono sotto i portici della casa. Io li osservo: sono pallidi e pieni di paura. Fra di loro scorgo quello del cilindro, pi� pallido degli altri e con una coltre funebre sulle spalle. Cerco di avvicinarlo, ma una mano mi trattiene e vedo uno sconosciuto serio e di nobile aspetto che mi dice:
� Ascolta, quel giovane ha ancora 22 lune di tempo; prima che siano passate, morir�. Tienlo d�occhio e preparalo!�
Don Bosco concluse il suo racconto dicendo:
� Il giovane, miei cari figliuoli, � tra di voi e io lo conosco.
I giovani rimasero terrorizzati, anche perch� era la prima volta che Don Bosco prediceva la morte di uno della casa. Il Santo se ne accorse e cerc� di calmarli:
� Quello che dovete fare � disse � � di tenervi sempre preparati e di non commettere peccati; allora la morte non vi far� pi� paura. Io intanto terr� d�occhio quello delle 22 lune, cio� dei 22 mesi, e spero far� una buona morte.
Questa predizione cre� nell�Oratorio un clima di grande fervore: tutti stavano attenti a mantenersi in grazia di Dio; intanto contavano le lune con estremo interesse.
C�era tra i giovani un certo Secondo Gurgo, biellese di Petti nengo, sui 17 anni, robusto e fondo di salute. Suo assistente era il chierico Cagliero, il futuro cardinale, a cui Don Bosco con insistenza chiedeva notizie dei suoi assistiti e gli raccomandava di averne gran cura, senza per� accennare al Gurgo. Da parte sua Don Bosco in quei 22 mesi prepar� con prudenza e zelo l�anima del giovane, che era lontanissimo dal pensare di essere lui il giovane delle 22 lune, data la sua costituzione sana e robusta.
Ai primi di dicembre (ventiduesima luna) all�Oratorio non c�era alcun malato, ma Don Bosco annunzi� che uno dei giovani sarebbe morto prima di Natale. Si pass� il mese in grande trepidazione. Il 24 Gurgo fu colpito da una colica violenta con dolori strazianti. Ebbe tempo di ricevere i conforti religiosi e il giorno stesso spirava ancora fiorente di giovinezza. In casa si fece un gran parlare di questa morte perch� era avvenuta alla ventiduesima luna, secondo la predizione di Don Bosco. E il giovane Gurgo, morendo il 24 dicembre, aveva compiuto anche la seconda predizione, che cio� non avrebbe visto il S. Natale.
Quella sera Don Bosco, col volto atteggiato a grande mestizia, saliva sulla piccola cattedra da cui soleva dare la �buona notte� ai suoi ragazzi, e con accento di dolore diceva: �� il primo giovane che muore nel nostro Oratorio. Ha fatto le sue cose bene e speriamo che sia in Paradiso... �. E non pot� continuare per la commozione: la morte gli aveva rapito uno dei suoi pi� cari figliuoli.
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