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Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Quando ci occupiamo del malato e del bisognoso noi tocchiamo il corpo sofferente di Cristo e questo tocco ci rende eroici; ci fa scordare la ripugnanza e le tendenze naturali che sono in noi. Ci occorrono gli oc­chi di una fede profonda per vedere Cristo nel corpo mutilato e negli abiti sudici sotto i quali si nasconde il più bello dei figli dell'uomo. Ci occorrono le mani di Cristo per toccare questi corpi feriti dalla sofferenza e dal dolore.

Novena a Maria Ausiliatrice di don Bosco

NONO GIORNO: Consolazioni del divoto di Maria in punto di morte.

V. Deus, in adiutorium meum intende.

R. Domine, ad adiuvandum me festina.

V. Gloria Patri etc.

R. Sicut erat etc.

V. Maria, Auxilium Christianorum,

R. Ora pro nobis.

1. Fra i più sicuri mezzi per ottenere una buona morte è la divozione verso Maria. Maria in punto di morte consola i suoi divoti col sollevarli nei loro mali, li consola col liberarli dai loro timori; li consola coll'infondere nei loro cuori squisite dolcezze.

Tu sai, o divoto cristiano, che Maria è madre tenerissima, madre dataci da Gesù in un eccesso di amore per noi. Quindi Ella amorosamente sempre ci assiste in tutte le vicende della vita, ci difende da tanti pericoli dell'anima e del corpo. Ma se Maria protegge i suoi divoti durante la vita, assai più li protegge allorchè li scorge vicini al gran passo dell'eternità. Oh! allora colla dovuta proporzione Ella fa con essi ciò che fa una buona madre con un suo bimbo ammalato. Questa madre terrena lo assiste di giorno, lo veglia di notte, lo accarezza, cerca in tutti i modi possibili di alleggerirgli il male, e se potesse, morrebbe ella stessa per salvargli la vita. Ora se tanta sollecitudine usa intorno al figlio malato una madre terrena, che non farà co'suoi divoti Maria, madre la più amorevole, la più tenera? Oh! sì, non solo per l'anima, ma eziandio pel corpo Ella li assiste, li solleva, li consola in quel punto terribile. Se le malattie non fossero un mezzo di salute e di meriti, se la morte stessa non fosse condizione necessaria per entrare in Cielo, oh! no, nessun divoto di Maria si ammalerebbe giammai, nè morrebbe. Questo però non può aver luogo, perchè avendo patito ed essendo morto lo stesso Figliuolo di Dio, avendo sofferto ed essendo morta Maria stessa, è d'uopo alla fine che patiscano e muoiano anche i suoi divoti. Ma la morte loro è piuttosto un sonno dolcissimo, perchè scevra d'affanno, ripiena di gaudio.

2. Le cose che sogliono angustiare un moribondo sono specialmente tre: i peccati della vita passata; gli assalti dei nemici presenti; e l'imminente comparsa al divin tribunale. Queste tre cause di timore non possono aver luogo per un divoto di Maria. Non possono affliggerlo i peccati della vita passata, perchè essendo egli stato di Maria sinceramente divoto, li ha confessati, e per la potente sua intercessione ne ha certamente ottenuto l'intiero perdono. Ella stessa lo rivelò a s. Brigida con queste parole: «Per quanto uno abbia peccato, se con vera emenda a me ritorna, io sono pronta a riceverlo. Nè io guardo i peccati che porta, ma solo se viene con buona volontà; perchè io sono chiamata, e veramente sono la Madre della misericordia.» Oh! persuadiamoci che non senza ragione Maria è dalla Chiesa proclamata Vergine dolce, clemente e pia, o clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria; non senza ragione è invocata Rifugio dei peccatori; Refugium peccatorum. Maria è quell’arca felice, dove chi si ricovera, dice s. Bernardo, non patirà il naufragio dell'eterna perdizione: Arca in qua naufragium evadimus. La divozione di Maria, proclama s. Bernardo, è un segno certissimo di eterna salute: certissimum signum salutis aeternae. E sant'Alfonso de'Liguori ripeteva sovente: «Se io sono divoto di Maria, sono sicuro del Paradiso.» Che più? La potenza e la bontà di Maria, dice s. Brigida, è così grande, che otterrebbe il perdono allo stesso Lucifero, qualora questi fosse capace di raccomandarsi a Lei. Che cosa dunque potrà temere un suo divoto, sebbene sia stato un di peccatore? Qualora egli al punto di morte avesse qualche giusta ragione di temere, saprà Maria somministrargli il mezzo per ben aggiustare le partite dell'anima sua; e se vani timori verranno ad assediargli il cuore, Ella saprà disperderli e infondergli invece la più dolce confidenza. Si sono veduti dei grandi peccatori morire così contenti, come se fossero stati in loro vita angeli d'innocenza. E perchè? perchè per mezzo di Maria ritornati a Dio continuarono poscia a mostrarsi veramente suoi figli di voti.

Nemmeno potrà il divoto di Maria esser angustiato dagli assalti dei nemici presenti. E vero, come dice s. Giovanni Apostolo, che il demonio verrà a noi nel punto di morte con ira grande, sapendo che gli rimane più poto tempo: descendit ad vos diabolus habens iram magnam, sciens quod modicum tempus habet; ma al nostro fianco egli troverà Maria, dalla cui presenza atterrito dovrà allontanarsi. Il divoto di Maria, il quale durante la vita fu solito raccomandarsi a Lei, giunto agli estremi si getterà con maggior fiducia nelle sue braccia amorose, come bambino in braccio alla madre. E se Maria è con noi, dice s. Antonino, chi potrà stare contro di noi? Oh! sì; nel seno di questa Madre amabile noi placidamente! ci addormenteremo, per risvegliarci con Lei in Cielo.

Neppure al divoto di Maria in punto di morte darà pena l'imminente comparsa presso al divin Giudice. Imperocchè il Giudice è lo stesso Figlio di Maria, e Maria presso al divin tribunale è 1'avvocata dei suoi divoti: Advocata nostra. Di certo Gesù Cristo non condannerà giammai un'anima patrocinata da Maria sua carissima madre.

3. Bandita dunque dal letto di morte ogni causa di timore, avrà solo più luogo ogni ragione di letizia. Sì, Maria colle sue amorevolezze saprà fin d'allora far godere al suo divoto un saggio di Paradiso. Non di rado al punto di morte Maria suole consolare i suoi divoti col darsi loro a vedere visibilmente. Questo è sentimento di s. Bonaventura, di s. Carlo Borromeo, di s. Alfonso e di altri molti. Quanto ciò sia vero, lo esperimentarono fra gli altri una s. Chiara, un s. Filippo Neri, un s. Felice cappuccino, una s. Teresa, un s. Pietro d'Alcantara, un s. Giovanni di Dio. Quest'ultimo aspettava in morte con figliale fiducia una visita da Maria sua tenera madre, e non vedendola comparire già alquanto si affliggeva, quand'ecco Maria apparirgli in sembiante di Paradiso, e dirgli: O Giovanni, non è mio costume abbandonare in quest'ora i miei divoti: Ioannes, non est meum in hac hora meos devotos derelinquere. Poco dopo il santo spirava 1'anima sua nelle braccia di Colei, che in vita egli aveva cotanto amata.

Ma sebbene Maria non a tutti i divoti suoi si dia a vedere visibilmente, è certo però che Ella si trova presso di loro al punto di morte. Maria stessa ne assicurò s. Brigida con queste parole: «Io qual Madre amorosissima voglio essere presente alla morte di tutti quelli che mi hanno servita, voglio proteggerli, voglio consolarli.» Ella si fa loro sentire vicina coll'infondere nei loro cuori le più dolci Consolazioni. «O padre mio, diceva in morte un divoto di Maria, o padre mio, se sapeste quale contentezza io godo per aver servito ed amato la gran Madre di Dio! Io non saprei spiegare 1'allegrezza che io provo in questo momento.» Perciò, o cristiano, procuriamo di amare questa celeste Benefattrice; raccomandiamoci sovente al suo patrocinio in vita, e poi stiamo sicuri che dolce sarà la nostra morte, seguita poscia da un'eternità beata.

Pratica. - Mi preparerò per fare dimani una santa Comunione in onore di Maria, chiedendole la grazia di poter ricevere in punto di morte i santi Sacramenti.

Esempio.
Molti esempi io potrei addurre, i quali confermano quanto sia sollecita Maria a correre in aiuto de'suoi divoti in punto di morte. Uno ne scelgo tra mille, narrato da s. Alfonso de Liguori. Adolfo, conte di Alsazia, dopo aver passato una parte della sua vita un po'liberamente, illuminato un giorno dalla divina grazia, si convertì, abbandonò il mondo e i suoi piaceri, e si rendette religioso. Spesso protestava di voler vivere e morire nell'amore e nel servizio di Maria Speranza e Rifugio dei peccatori. Ma ridotto alla fine de'suoi giorni, e in vista della morte, fu preso da un grande terrore. Gli vennero in mente i peccati della gioventù menata, il rigore del divino giudizio, e a questa considerazione cominciò a tremare fortemente pel dubbio della sua eterna salute. Ma la Vergine Santissima, la quale non dorme nelle angustie dei suoi divoti, noi lasciò in quel doloroso stato. Imperocchè accompagnata da molti santi si fa presente al moribondo, lo rallegra colla sua bellezza di Paradiso, e lo conforta con queste parole: Adulphe mi carissime, morì cur times, meus cum sis? Adolfo mio carissimo, tu sei mio, ti sei a me consacrato, ed ora perchè temi la morte? A questa vista e a queste parole Adolfo si senti innondato il cuore di pace e di gaudio, fa uno sforzo per gettarsi in seno a Maria, e in quell'atto di amore spira l'anima sua. Oh! morte felice! oh! simile a questa sia la morte mia!

Fonte: Don Bosco Santo