Santo Rosario on line

Giovedi, 18 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Galdino ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina: Il nemico è assai forte, e tutto calcolato sembra che la vittoria dovrebbe arridere al nemico. Ahimè, chi mi salverà dalle mani di un nemico sì forte e sì potente, che non mi lascia libero un istante né di giorno né di notte? È possibile mai che il Signore permetterà la mia caduta? Purtroppo lo meriterei, ma sarà vero che la bontà del celeste Padre debba essere vinta dalla mia cattiveria? Giammai, giammai questo, padre mio.

Novena a Maria Ausiliatrice di don Bosco

SECONDO GIORNO: Onorare Maria nelle solennità e nei giorni a Lei consacrati.

V. Deus, in adiutorium meum intende.

R. Domine, ad adiuvandum me festina.

V. Gloria Patri etc.

R. Sicut erat etc.

V. Maria, auxilium Christianorum.

R. Ora pro nobis.

1. Se vogliamo che Maria ci aiuti nei bisogni della vita, si richiede una sincera volontà, un vivo desiderio di contentarla e compiere tutto quello, che sappiamo tornarle gradito, onorandola specialmente nelle solennità e negli altri giorni a Lei consacrati. In questi giorni gli angeli e i santi del cielo esultano di gioia; moltiplicano le lodi alla loro Regina, e intorno al suo trono si stringono per ossequiarla e proclamare il suo potere e la sua gloria. Perciò nei giorni a Lei consacrati procuriamo di mondare l'anima nostra da ogni macchia di peccato per mezzo di una buona confessione, accostandoci poscia alla santa comunione. È questo il modo più acconcio per compiacere a Maria, e celebrare le sue solennità. Non manchiamo di recarci ad ascoltare le sue lodi in qualche chiesa e non potendo, leggiamo almeno, e meditiamo qualche sua virtù, specialmente quei fatti e quei misteri, che vengono ricordati in quelle speciali solennità.

2. Ma a fine di renderci più gradevoli a Maria nei giorni dedicati alle sue glorie procuriamo, o divoto cristiano, di apparecchiarvici con una pia novena, o con un triduo almeno. Che fa un buon figliuolo allorchè sa che si avvicina la festa della sua genitrice? nei giorni che precedono egli va preparando il regalo da farle; pensa ai fiori coi quali formare un bel mazzetto degno della madre; si prepara una lettera oppure un sermoncino con cui possa meglio esprimere a suo tempo i figliali affetti del suo cuore. Oltre a ciò egli in quei giorni si fa un grande impegno di compiere più esattamente tutti i suoi doveri; si guarda più che mai dal recarle fosse ben anche minimo dispiacere; si studia insomma di contentarla in ogni cosa. Così nei giorni che precedono le feste di Maria, siamo più esatti nell'adempimento dei nostri doveri, più pazienti, più caritatevoli. Al mattino, lungo il giorno, alla sera procuriamo di sollevare con calde giaculatorie la mente ed il cuore a Maria: cerchiamo di vivere in una stretta unione con Lei facendo ogni cosa per darle piacere. Questi atti di virtù sono come un vago mazzetto di fiori spirituali, da offrire a Maria nel dì della festa. Venite, o figli, ella va dicendo, fatemi ghirlande di fiori, circondatemi di frutti, perchè io languisco d'amore per voi: fulcite me floribus, stipate me malis, quia amore tangueo. I più divoti sogliono fare tutti i giorni della novena una mortificazione nel cibo o nella bevanda, oppure fare una limosina, od ascoltare una Messa, od anche accostarsi ogni giorno alla santa comunione. Se la novena o il triduo ha luogo in qualche Chiesa, si portano puntualmente alle funzioni che vi si fanno. Santa Geltrude nella festa dell'Assunzione vide Maria con sotto il manto un coro di bellissime giovanette; e intese che quel fortunato drappello era di quelle anime, che si erano divotamente apparecchiate a quella sacra solennità; e che perciò Maria d'allora in poi le guardava con occhio più benigno, e gli angeli le custodivano con maggior affetto.

3. Oltre agli ossequi che prestiamo a Maria nel corso dell'anno, nelle novene e nelle sue feste, la santa Chiesa ci esorta di consacrare al culto di Lei anche il sabato di ogni settimana. Perciò pratichiamo anche noi in quel giorno qualche atto di virtù e di pietà in onore di questa augusta Regina del cielo. S. Giovanni della Croce, s. Teresa, sant'Alfonso Maria de'Liguori e molti altri solevano in quel giorno digiunare; e così sogliono fare ancora oggidì tanti buoni cristiani. Altri fanno una visita in chiesa, o recitano qualche preghiera in casa avanti ad una immagine di Maria; altri offrono tutte le azioni di quella giornata in onore di Lei.

Ma questo non ci basti, o fratello. Non lasciamo passare giorno senza onorare Maria. Salutiamola sovente con amorose giaculatorie. S. Bernardo, salutando un giorno con molto affetto la Vergine colle parole Ave Maria, udì rispondersi da Lei: Ave Bernarde. Studiamoci anche d'intervenire alle solenni processioni solite a farsi in onore di questa celeste Regina. Facciamoci ascrivere a qualche pia Confraternita, adempiendo poscia le pratiche di divozione in quella prescritte. Parla spesso di Lei coi giovani e cogli adulti, diffondi delle immagini, delle medaglie, dei libri che trattino delle sue grandezze, e facciano concepire per Lei tenera confidenza ed amore. Oh! allora Maria ci proteggerà da vera Madre in questa vita, e ci preparerà in cielo un seggio distinto, perchè sta scritto: quelli che mi onorano avranno la vita eterna: qui elucidant me, vitam aeternam habebunt.

Pratica. - Propongo di fare ogni sabato qualche astinenza in onore di Maria.

Esempio.
Iddio, specialmente in questi ultimi tempi, si compiace di operare in sollievo degli afflitti le più grandi maraviglie ad intercessione di Maria Ausiliatrice. Nel corso di questa novena noi ne andremo narrando alcune a comune edificazione. Serva per ora il fatto seguente.

L'anno 1868 ai 10 di giugno verso il mezzogiorno giungeva in Torino alla chiesa di Maria Ausiliatrice un uomo di aspetto signorile. Disceso dalla carrozza che a precipitoso corso ve lo aveva portato, egli entra nel tempio, e dimanda di fare la sua confessione: di poi con esemplare raccoglimento si accosta alla santa Comunione. Fatto l'opportuno ringraziamento, va in sagristia, fa un'offerta al direttore della chiesa, dicendo: Pregate per me, e raccontate per tutto il mondo le maraviglie del Signore mercè la intercessione della ss. Vergine. Interrogato chi fosse, e qual cosa ve lo avesse condotto, io, rispose, vengo da Faenza; aveva un bambino, unico oggetto delle mie speranze. Caduto ammalato a quattro anni di età, non mi si dava più speranza di vita, e lo piangeva inconsolabilmente come morto. Un amico per consolarmi mi suggerì di fare una novena a Maria aiuto dei Cristiani, con promessa di fare qualche oblazione per questa chiesa. Promisi tutto, e vi aggiunsi di venire personalmente a fare la mia offerta accostandomi qui ai ss. Sacramenti se otteneva la grazia. Iddio mi esaudì. Alla metà della novena mio figlio era fuori di pericolo, ed ora gode ottima salute. Egli non sarà più mio, ma lo chiamerò per sempre figlio di Maria. Ho camminato due giorni: avendo ora compiuto la mia obligazione riparto consolato, e benedirò sempre la Madre della Misericordia, Maria Ausiliatrice.

Fonte: Don Bosco Santo