Santo Rosario on line

Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Se si gode sempre della protezione di Dio, si comincia a crederla meno necessaria. Ecco perché conviene che talvolta ci sia sottratta: per mostrarci che senza di essa siamo un nulla.
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Meditazioni di Quaresima



Quaresima

Mercoledì delle Ceneri.



Gioele 2,12-18 Laceratevi il cuore, non le vesti.
Salmo 50,12-17
12 Un cuor puro crea in me, o Dio, e uno spirito retto [e saldo] rinnova nel mio seno. 13 Non mi rigettar dalla tua faccia, e il tuo santo Spirito non toglier via da me. 14 Rendimi la gioia della tua salvazione, e con nobile [e generoso] spirito confortami. 15 Insegnerò agl'iniqui le tue vie, e gli empi ritorneranno a te. 16 Liberami dal reato di sangue, o Dio, Dio della mia salvezza, ed esulterà la mia lingua [celebrando] la tua giustizia. 17 Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca annunzierà la tua lode.

2 Corinzi 5,20-6,2 Lasciatevi riconciliare con Dio.

Matteo 6,1-6.16-18 Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

PAROLE DI SALVEZZA

Parola di Dio
"E quando invece tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

Quando pregate, non siate simile agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa." (Mt 6,3-5)

Riflessione
La Quaresima inizia con un richiamo al digiuno. Un richiamo a fare i conti con quanto sprechiamo e su quel poco che diamo a chi non ha, sentendoci in pace. Non ci sfiora neanche il sospetto che NOI siamo parte di quella umanità che gode dei beni che ci sono sulla terra. Ci abbuffiamo, sprechiamo e disprezziamo chi non ha il necessario per vivere. Consumiamo 30 volte di più di un africano e viviamo 20-30 anni di più di un cittadino del Terzo Mondo. Anche al tempo di Gesù c'era chi, come Erode, banchettava ed andava ad uccidere; o chi, come il ricco Epulone, faceva festa con ogni bene di Dio e chi, come Lazzaro, moriva di fame sui gradini della sua casa.