Santo Rosario on line

Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Oggi ricordiamo il Beato Carlo Acutis, un ragazzo di limpida santità. È santo della porta accanto, che nella normalità e semplicità vive la straordinarietà della santità: è la santità che si veste di felpa, di jeans e con le scarpe da ginnastica. Questa è la sua ricetta di santità: il desiderio vivo di Dio, la Messa, la Comunione, il Rosario, la lettura del Vangelo, la confessione frequente, l'adorazione, la carità. Carlo comprende da subito che la conversione è questione dello sguardo, perciò ogni giorno distacca lo sguardo da sé stesso e lo rivolge a Dio: "La tristezza è lo sguardo rivolto verso sé stesso, la felicità è lo sguardo rivolto a Dio!" Carlo non ha visioni né locuzioni interiori però guarda la realtà coi occhi di fede e scopre come tanti fili di luce celeste tessono la sua esistenza. Carlo muore a soli 15 anni, ma la sua è una vita piena e riuscita perché vissuta nella volontà di Dio. Solo la spiritualità ci educa alla vita piena. Beato Carlo, prega per noi.
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Maggio, mese di Maria Santissima - Meditazioni di don Bosco



Maria



Giorno vigesimoterzo. La Santa Messa.

- v. Deus, in adjutorium meum intende.
- n. Domine ad adjuvandum me festina.
- Gloria Patri etc.
- Gesù mio, misericordia

1. Se vuoi, o cristiano, avere una giusta idea della Santa Messa, portati col pensiero nel cenacolo, quando il Salvatore la celebrava la prima volta co' suoi Apostoli. La vigilia di sua passione il Salvatore radunò i suoi discepoli per celebrare seco loro l'ultima Pasqua. Sul finire della cena Egli si levò dalla mensa, prese del pane, lo benedisse, di poi lo diede ai suoi discepoli dicendo: prendete, mangiate, questo è il mio corpo, quel corpo che sarà sacrificato per la vostra salute. Prese quindi un calice, ed entro versò del vino, ed alzando gli occhi al cielo, lo benedisse, quindi lo diede ai suoi Apostoli dicendo: prendete, e bevete tutti: questo è il mio sangue, che sarà sparso per la remissione dei peccati del mondo. Tutte le volte che voi farete questo, fatelo in memoria di me.

Con queste parole Gesù Cristo istituì il Sacramento dell'Eucaristia, e quindi istituì la Santa Messa, senza cui non si compie uesto Sacramento. Inoltre ordinò di fare quanto aveva fatto egli medesimo. Ecco la ragione per cui la Santa Messa è detta il Sacramento ed il Sacrificio del corpo e del sangue di Nostro Signor Gesù Cristo, che viene offerto e distribuito sotto le specie del pane e del vino. Questo sacrifizio fu fatto da Gesù Cristo sul monte Calvario, e si dice cruento, cioè collo spargimento di tutto il suo sangue. Quello che si fa nella Santa Messa è il medesimo colla sola diversità che questo è incruento, cioè senza spargimento di sangue. Perciò quando noi vediamo il Sacerdote uscire dalla sacristia e recarsi all'altare per celebrare la Santa Messa, è lo stesso che veder Gesù Cristo uscire dalla città di Gerusalemme e portare la croce sul monte Calvario per essere ivi crocifisso e spargere fino all'ultima goccia il suo prezioso sangue. Siccome non può immaginarsi cosa più preziosa, più santa, più grande del corpo e del sangue di Gesù Cristo, così noi quando andiamo ad ascoltare la Santa Messa, non possiamo fare cosa che possa tornare di maggior gloria di Dio e di maggiore utilità per le anime nostre.

2. Voglio però che ritenga a mente, o cristiano, che il sangue di Gesù Cristo fu sparso in croce anche per le anime del Purgatorio. Perciò la Santa Messa è il mezzo più efficace per sollevare le anime dei fedeli defunti, se per avventura si trovassero in quelle pene. Procura adunque di far celebrare qualche Messa, e non potendo, procura almeno di ascoltarla in suffragio de' tuoi parenti o di qualche tuo amico defunto. Ascolta quello che dicono i Santi Padri a questo riguardo. S. Gregorio Magno dice: la pena dei vivi e dei morti sarà mitigata a quelli per cui si celebra la Santa Messa: tale pena sarà in modo speciale mitigata a quelli per cui si prega di proposito nella Santa Messa. Il medesimo Santo dice altrove: ascoltare divotamente una messa è sollevare le anime dei fedeli defunti, ottenendo la remissione dei loro peccati. S. Girolamo, gran Dottore di Santa Chiesa, si esprime così: Per qualunque messa, divolamente celebrata molte anime escono dal Purgatorio. Altrove soggiunge: Le anime che sono tormentate nel Purgatorio non soffrono alcun tormento mentre si celebra la Santa Messa, se il sacerdote prega per loro nell'offerire questo sacrifizio. Perciò io ti raccomando quanto so e posso di non mai dimenticare i tuoi parenti ed amici defunti tutte le volte che farai celebrare o andrai ad ascoltare la Santa Messa.

3. Debbo però raccomandarti, o lettore, che non avvenga di te quanto pur troppo avviene a molti cristiani, quando vanno ad ascoltare la Santa messa. Oh quanto rattrista il vedere tanti cristiani a fare poco o nessun conto di questo augusto sacrifizio dell'altare! Alcuni la vanno ad ascoltare di rado, o vi stanno di mala voglia; altri l'ascoltano distratti, senza modestia, senza venerazione, senza rispetto, rimanendo seduti o in piedi, talvolta ridendo, talvolta parlando o guardando qua e là. Quando andremo ad ascoltare la Santa Messa, procuriamo di assistervi col massimo raccoglimento. Il nostro spirito, il cuore, i sentimenti nostri non siano ad altro intenti che ad onorare Iddio. Oh! una Messa ben ascoltata quali grazie e benedizioni non ci può apportare? Ascoltiamo quello che ci dice il Beato Leonardo: «Io credo, egli dice, che se non fosse la Messa, il mondo a quest'ora sarebbe già sprofondato, per non poter più reggere al peso di tante iniquità. La Messa è quel potente appoggio che lo sostiene in piedi.» Per animare poi tutti i cristiani ad essere solleciti nell'ascoltare la Santa Messa, il medesimo Santo soleva predicare così: lasciate che io salga sulle cime de' più alti monti, e quivi a gran voce esclami: popoli ingannati, popoli ingannati: che fate voi? perchè non correte alla chiesa ad ascoltare santamente quante messe potete?

Esempio.

Andiamo con sollecitudine ad ascoltare la santa Messa. Se ci toccherà di patire qualche incomodo o perdere qualche tratto di tempo, non inquietiamoci; Dio saprà tutto ricompensare. S. Isidoro era un povero contadino. In ogni giorno dell'anno egli si levava di buon mattino, andava ad ascoltare la santa Messa, dipoi si recava a fare quelle cose, che dal suo padrone gli venivano comandate. Con questo mezzo tirò le benedizioni del Signore sopra i suoi lavori e sopra le campagne de' suoi padroni, sicchè ogni cosa gli riusciva bene. Che se la Messa è sorgente di benedizioni nelle cose temporali, quali grazie non sarà per procacciarci dal Signore per l'anima nostra e nella vita presente e nella futura?

Giaculatoria.

Salve, Santissimo
Corpo divino,
Di pura Vergine
Nato bambino.


Preghiera.

Ricordatevi o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori. Io animato da questa fiducia, mi presento a voi. Non vogliate o madre del Verbo Eterno disprezzare le preghiere di questo vostro umilissimo figlio, uditelo favorevolmente, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria