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Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:L'intimità è una profonda unione, cioè due persone che diventano un cuore solo e un'anima sola. Talvolta capita che la preghiera esce dal cuore come un fuoco ardente che cresce con impeto, facendo una fiamma altissima. Ma questa fiamma, anche se si eleva molto al di sopra del fuoco, non è una cosa diversa: è la stessa che arde nel fuoco. Chi vive in intimità con Dio trabocca di una tenerezza tale che vorrebbe scoppiare di gioia, e prova una sublime e incomparabile beatitudine.
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Vita di San Pietro di San Giovanni Bosco



San Pietro

Gesù predice la negazione di Pietro - Esso lo segue nell'orto di Getsemani - taglia l'orecchio a Malco - sua caduta, suo ravvedimento. Anno di Gesù Cristo 33.

Mentre il divin Salvatore era strascinato nei varii Tribunali e di poi condotto sul Calvario a morire in croce, Pietro certamente non lo perdette di mira, perchè desiderava di vedere dove andasse a finire quel luttuoso spettacolo. E vi sono ragioni per credere che egli siasi trovato in compagnia dell'amico suo Giovanni ai piedi della croce. Ma dopo la morte del Salvatore, il buon Pietro tutto umiliato pel modo indegno con cui aveva corrisposto al grande amore di Gesù pensava continuamente a lui, oppresso dal più amaro dolore e pentimento. Se non che questa sua umiliazione era appunto quella che tirava sopra di sè la benignità di Gesù.

Dopo la sua risurrezione Gesù apparve primieramente alla Maddalena e ad altre donne, perchè esse sole erano venute al sepolcro per imbalsamarlo. Dopo essersi loro manifestato soggiunse: andate tosto, riferite a' miei fratelli e particolarmente a Pietro che mi avete veduto vivo. Pietro, che si credeva già forse dimenticato dal Maestro, al sentirsi a nome di Gesù annunziare a lui nominatamente la nuova della sua risurrezione diede in un torrente di lagrime, e non poteva più tenere l'allegrezza in cuore. Trasportato dalla gioia e dal desiderio di vedere il Maestro risorto, egli in compagnia dell'amico Giovanni si mise a correre velocemente su pel monte Calvario. Correvano entrambi insieme, ma Giovanni essendo più giovane e più svelto vi giunse prima di Pietro. Con tutto ciò egli non ebbe ardire di entrare, ed inchinatosi alquanto all'imboccatura vide i pannolini in cui era stato avvolto il corpo di Gesù. Poco dopo sopraggiunse anche Pietro, il quale, fossa per l’autorità maggiore che sapeva di godere, fosse perchè era di un carattere più risoluto e pronto, senza fermarsi al di fuori, discese dentro, lo esaminò in tutte le sue parti, tastò ancora da per tutto, e altro non vide che i medesimi pannolini ed il sudario, avviluppato in disparte. Sull'esempio di Pietro entrò di poi anche Gioanni, il quale fatto il medesimo esame e vedute le medesime cose rimase al pari di lui persuaso che il corpo di Gesù era stato tolto come altri avevano detto. Perciocchè non avevano ancora ben potuto comprendere la promessa del Redentore, quando disse che sarebbe risorto tre giorni dopo la sua morte. I due Apostoli allorchè ebbero fatto nel sepolcro quelle minute osservazioni uscirono fuori e ritornarono colà donde erano partiti.

Però in quel giorno medesimo Gesù volle egli stesso visitare Pietro in persona e consolarlo colla sua presenza, e quello che è più ancora, apparve a Pietro prima di tutti gli altri Apostoli. Più volte il divin Salvatore apparve a' suoi Apostoli dopo la risurrezione per istruirli e confermarli nella fede.

Un giorno Pietro, Giacomo e Gioanni con alcuni altri discepoli sia per evitare l'ozio, sia per guadagnarsi qualche cosa da mangiare andarono a pescare sul lago di Tiberiade. Salirono tutti sopra una barca, la scostarono alquanto dal lido e gettarono le loro reti. Si affaticarono tutta la notte gettando le reti ora di qua ora di là, ma tutto invano; già spuntava il giorno e nulla avevano preso.

Allora comparve il Signore sul lido, dove, senza farsi conoscere, quasi volesse comperar dei pesci: giovanetti, loro disse, avete forse qualche pesce per far colezione? Pueri numquid pulmentarium habetis? No, risposero: abbiamo faticato, tutta la notte ed abbiamo preso niente. Gesù soggiunse: gettate la rete alla destra della nave e ne prenderete.

Fossero mossi da interno impulso, fosse per seguire, il consiglio di colui, che ai loro sguardi sembrava un perito pescatore, gettarono giù la rete, e se la trovarono piena di tanti e così grossi pesci, che tutti uniti non avevano forza bastante per ritirarla. A questa pesca inaspettata, Giovanni si rivolse verso colui che dal lido aveva dato quel suggerimento, ed avendo conosciuto essere Gesù, disse tosto a Pietro egli è il Signore.

Pietro, udite queste parole, trasportate dal solito fervore, senza altra deliberazione si getta nell'acqua e va nuotando fino alla sponda per essere il primo a salutare il divin Maestro. Mentre Pietro si tratteneva famigliarmene con Gesù si avvicinarono anche gli altri Apostoli alla riva strascinandosi dietro la rete piena di pesci. Nel prendere terra furono molto maravigliati vedendo quivi il fuoco acceso per mano stessa del Salvatore, e trovando preparato del pane con pesce che si arrostiva. Gli Apostoli trasportati dal desiderio di vedere il Signore lasciarono tutti i pesci nella barca; onde il Salvatore disse loro: portate qua dei vostri pesci. Pietro che in ogni cosa era il più pronto ed ubbidiente, udito quell'ordine salì subitamente nella nave, e da sè solo tirò a terra la rete piena di 153 grossi pesci.

Il sacro testo ci avvisa che fu un miracolo il non essersi lacerata la rete sebbene vi fossero tanti pesci e di tal grossezza. I Ss. Padri ravvisano in questo fatto il capo della Chiesa il quale solo assistito in modo particolare dallo Spirito Santo guida la mistica nave piena di anime da condursi ai piò di Gesù Cristo che le ha redente e che le attende in cielo. -

Intanto Gesù aveva egli stesso preparato la refezione; ed invitando gli Apostoli a sedersi sopra la nuda arena, distribuì ad ognuno del pane e del pesce che aveva arrostito. Terminata la refezione, Gesù Cristo si mise di bel nuovo a discorrere con S. Pietro, e ad interrogarlo in faccia ai compagni nella maniera seguente: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu più di costoro? Sì, rispose Pietro, voi sapete, che io vi amo. Gesù gli disse: pasci i miei agnelli. Quindi gli replicò un'altra volta: Simone figliuolo di Giovanni, mi ami tu? Signore, replicò Pietro, voi ben lo sapete che io vi amo. Gesù ripete: pascola i miei agnelli. Il Signore replicò: Simone figliuolo ili Giovanni, mi ami tu più di costoro? Pietro nel vedersi interrogato tre volte sopra il medesimo soggetto rimase fortemente conturbato. In quel momento gli ritornarono alla mente le promesse già fatte altra volta, e che egli aveva violato, e perciò temeva che Gesù Cristo si burlasse delle sue proteste quasi volesse già predirgli altre negazioni. Pertanto diffidando delle proprie forze Pietro umiliato rispose: Signore, voi sapete tutto, il mio cuore è tutto aperto a voi, e perciò voi sapete altresì che io vi amo. Le quali parole vengono a significare che Pietro era sicuro in quel punto della sincerità de' suoi affetti, ma non lo era egualmente per l'avvenire. Gesù che conosceva il suo desiderio di amarlo e la schiettezza de' suoi affetti lo confortò dicendo: pascola le mie pecore.

Colle quali parole Gesù Cristo adempiva la promessa fatta a S. Pietro di volerlo costituire principe degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa. Imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al loro pastore. Le pecore poi significano i vescovi e gli altri sacri ministri i quali danno bensì il pascolo della dottrina di Gesù Cristo ai fedeli cristiani, ma sempre d'accordo, sempre uniti, e sempre sottomessi al supremo pastore della Chiesa che è il Romano Pontefice, vicario di Gesù Cristo sopra la terra.

Notano eziandio i Ss. Padri che il divin Redentore ha voluto che Pietro dicesse tre volte pubblicamente che l'amava, quasi per riparare lo scandalo che aveva dato negandolo tre volte.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/