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Giovedi, 18 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Galdino ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Per mostrare che ami veramente il prossimo come te stesso, fa' con amore tutto ciò che è in tuo potere per alleviare le sue necessità corporali e spirituali. Chi vive nell'unità e nella concordia si alza per compiere le opere buone. Chi si premunisce con la pratica dell'umiltà, va tranquillo e sicuro dovunque. Chi come straniero in questo mondo si orna del segno distintivo della povertà, la fede in Gesù Cristo, che fu povero e pellegrino, lo farà salvo.
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Vita di San Pietro di San Giovanni Bosco



San Pietro

S. Pietro surroga Giuda. - Venuta dello Spirito Santo. - Miracolo delle lingue. Anno di Gesù Cristo 33.

Mentre il maggior numero ammiravano l'intervento della potenza divina, non mancarono alcuni maligni che, soliti a disprezzare ogni cosa santa, non sapendo più che dire, andavano chiamando gli Apostoli ubbriachi. Sciocchezza veramente grande; l'ubbriachezza non fa parlare la lingua ignota, ma fa dimenlicare quella imparata. Fu allora che S. Pietro pieno di santo ardore cominciò a predicare per la prima volta Gesù Cristo. Laonde a nome di tutti gli altri Apostoli si avanza in faccia alla moltitudine, alza la mano, intima silenzio, e comincia a parlare così: «A voi parlo, o Giudei, e voi tutti, abitanti di questa città, ricevete le mie parole, e sarete illuminati intorno a questo fatto. Questi uomini non sono già ubbriachi come pensate voi, poichè siamo soltanto alla terza ora del mattino, in cui siamo soliti ad essere digiuni. Ben altra è la cagione di quanto vedete. Oggi si è in noi verificata la profezia del profeta Gioele, il quale disse così: avverrà negli ultimi giorni, dice il Signore, che io spanderò il mio Spirito sopra gli uomini, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno; i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi dei sogni. Anzi in quei giorni spanderò il mio spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e diventeranno profeti, e farò dei prodigi in cielo e in terra. Chiunque invocherà per la fede il nome del Signore, colui sarà salvo.

«Ora, continuò Pietro, tale profezia si è verificata in noi: ascoltate, ascoltate, o figliuoli dì Giacobbe. Quel Signore, nel cui nome chi crederà sarà salvo, è quel medesimo Gesù Nazareno, quell'uomo grande, a cui Iddio rendette testimonianza con una moltitudine di miracoli, che operò, come voi stessi avete veduto. Voi faceste morire quell'uomo per mano degli empi, e così senza saperlo serviste ai decreti di Dio, che voleva salvare il mondo colla sua morte. Dio però io ha risuscitato da morte, siccome aveva predetto il profeta Davidde con quelle parole: Tu non mi lascerai nel sepolcro, nè permetterai che il tuo Santo provi la corruzione.

Notate, dice Pietro, notate, o Giudei, che Davidde non intendeva di parlare di sè in questo salmo, perchè voi ben sapete, che egli è morto e il suo sepolcro è rimasto fra noi fino al dì d'oggi. Ma essendo egli profeta, e sapendo che Iddio gli aveva promesso con giuramento che dalla sua discendenza sarebbe nato il Messia, profetizzò eziandio la sua risurrezione, dicendo, che egli non sarebbe lasciato nel sepolcro, e che il suo corpo non avrebbe provato la corruzione. Questi adunque è Gesù Nazareno, che Iddio ha risuscitato da morte, di che noi siamo testimonii; si noi l'abbiamo veduto tornato a vita, l'abbiamo toccato, e abbiamo mangiato con lui.

Egli adunque essendo stato innalzato dalla virtù del Padre nel Cielo, ed avendo ricevuto da lui l'autorità di mandare lo Spirito Santo, secondo la sua promessa, poco fa ha mandato sopra di noi questo divino Spirito, della cui virtù vedete in noi una prova così manifesta. Che poi Gesù sia salito al cielo, lo dice il medesimo Davidde con queste parole: Il Signore disse al mio Signore: siedi alla mia destra, finchè io abbia messo i tuoi nemici a scabello de' tuoi piedi. Ora voi ben sapete, che Davidde non salì al cielo per regnare. Egli è Gesù Cristo che salì al cielo: a Lui adunque, e non a Davidde, furono appropriate quelle parole. Sappia adunque tutto il popolo d'Israele, che quel Gesù che voi avete crocifìsso, Iddio lo ha costituito Signore di tutte le cose, re e Salvatore del suo popolo, e niuno può salvarsi senza avere fede in lui.»

Tale predicazione di Pietro avrebbe dovuto inasprire gli animi de' suoi uditori, a cui rimproverava l'enorme delitto commesso contro la persona del divin Salvatore. Ma era Iddio che parlava per bocca del suo ministro, e perciò la predicazione di Pietro produsse effetti maraviglisi. Quindi agitati come da un fuoco interno, effetto della grazia di Dio, da tutte parti andavano esclamando con cuore veramente contrito: che cosa faremo, che cosa faremo? S. Pietro vedendo la grazia del Signore operare nei loro cuori, e che già essi credevano in Gesù Cristo, pieno di allegrezza loro disse: fate penitenza e ognuno in nome di Gesù Cristo riceva il battesimo, così otterrete la remissione dei peccati e riceverete lo Spirito Santo.

L'Apostolo seguitò ad istruire quella moltitudine animando tutti a confidare nella misericordia e bontà di Dio che desidera la salute degli uomini. Il frutto di questa prima predica corrispose all' ardente carità del predicatore. Circa 3000 persone si convertirono alla fede di Gesù Cristo e furono dagli Apostoli battezzate. Santo Agostino assicura che Santo Stefano protomartire è stato convertito in questa predica.

Ecco S. Pietro divenuto pescatore di anime secondo la promessa di Gesù Cristo Questa si può chiamare la prima pesca, cui terranno dietro altre ed altre ancora più copiose. Così cominciavano a compiersi le parole del Salvatore quando disse a Pietro che per l'avvenire non sarebbe più stato pescatore di pesci, ma pescatore di anime.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/