Santo Rosario on line

Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Noi, Fratelli della Parola, non seguiamo alcuna regola fissa per la proclamazione della parola di Dio. Tuttavia ci serviamo di ogni occasione ci si presenti per proclamare il suo amore salvifico ovunque possia­mo trovare chi è spiritualmente il più povero. Tutti i giorni, una parte del tempo la spendiamo nell'annuncio della buona novella. Vogliamo avere un rapporto non con le folle ma con i singoli individui, un rappor­to da persona a persona, da famiglia a famiglia o, quando è necessario, con piccoli gruppi dove sia pos­sibile uno stretto contatto.
font

Vita di San Paolo apostolo di San Giovanni Bosco



San Paolo

S. Paolo nell'isola di Malta; è liberato dal morso di una vipera; è accolto in casa di Publio, di cui guarisce il padre - Anno di Cristo 60.

Nè Paolo nè i suoi compagni avevano conoscenza della terra sopra cui eransi gettati dal mezzo delle onde. Informatisi dai primi che incontrarono seppero che quel luogo appellavasi Melita oggidì Malta, che è un' isola del Mediterraneo posta tra l' Affrica e la Sicilia. Alla notizia di quel gran numero di forestieri che a guisa di sorci e di pesci erano usciti dalle onde del mare corsero quei popolani e sebbene barbari furono inteneriti al vederli cosi stanchi, sfiniti e tremanti pel freddo, e a fine di riscaldarli accesero un gran fuoco.

Paolo altresì, sempre attento ad esercitare opere di carità, andò a raccogliere un fascio di sarmenti. Or mentre li metteva sopra il fuoco, una vipera che era dentro intorpidita dal freddo, scossa dal calore saltò fuori e coi denti si attaccò alla mano di Paolo. Quei barbari al vedere così la bestia pendente dalla sua mano si fecero cattiva opinione di Paolo e andavano gli uni agli altri dicendo: bisogna che costui sia un omicida o qualche gran scellerato; egli scampò appena dal mare, ora la vendetta del cielo lo colpisce sopra la terra. Ma quanto dobbiamo guardarci dal giudicare temerariamente del nostro prossimo!

Paolo ravvivando la fede in Gesù Cristo, che aveva assicurato ai suoi Apostoli che nè serpenti nè veleni avrebbero, loro recato alcun danno, Paolo, dico, scossa la mano, gittò la vipera nel fuoco e non ricevette alcun male. Quella buona gente stava aspettando, che entrato il veleno nel sangue di Paolo, egli dovesse gonfiare e cader morto fra pochi istanti, siccome accadeva a quelli che avevano la disgrazia di essere morsi da quegli animali. Aspettarono un bel pezzo e veduto che nulla gli avveniva di male, cangiato il giudizio in contrario, dicevano che Paolo era un qualche Dio disceso dal cielo. Forse credevano che egli fosse Ercole creduto Dio e protettore di Malta. Dicono le favole, che Ercole essendo ancora bambino abbia ucciso un serpente, detto perciò ofiotico cioè uccisore di serpenti.

Iddio confermò questo primo prodigio con un altro ancora più strepitoso e permanente; perciocchè fu tolta ogni forza di veleno ai serpenti di quell'isola, sicchè da quell'epoca in poi non si ebbe più a temere il morso delle vipere. Che più? Si vuole che la medesima terra dell' Isola di Malta portata altrove sia rimedio sicuro contro ai morsi delle vipere e dei serpenti.

Il governatore dell' Isola, che era un principe di nome Publio, uomo molto ricco, come seppe il modo maraviglioso con cui que' forestieri erano stati salvati dalle acque, e informato o essendo stato testimonio del miracolo della vipera, egli mandò ad invitare Paolo e i suoi compagni che erano colà approdali in numero di 276. Li accolse in casa sua e gli onorò per tre giorni dando loro alloggio e vitto a sue spese. Dio non lasciò senza ricompensa la liberalità e cortesia di Publio. - Egli aveva suo padre in letto travaglialo da febbri e da grave dissenteria che lo avevano condotto al punto di morte. Paolo andò a vedere l'ammalalo, e dopo avergli dette alcune parole di carita e di consolazione, si pose a pregare. Levatosi di poi in piedi si avvicinò al letto, impose le mani sopra l'infermo che rimase sull' istante guarito. Cosicchè il buon vecchio libero da ogni male con piena sanità corse ad abbracciar suo figliuolo benedicendo Paolo e quel Dio che egli predicava. Publio, suo padre e la sua famiglia (cosi assicura s. Giovanni Gris.) pieni di gratitudine verso il grande Apostolo si fecero ammaestrare nella fede e ricevettero per mano di Paolo il battesimo.

Sparsa la notizia della guarigione miracolosa del padre di Publio, tutti quelli che erano ammalati o avevano infermi di qualunque malattia andavano o si facevano portare ai piedi di Paolo, ed egli benedicendoli in nome di Gesù Cristo li rimandava tutti sanati, benedicendo Iddio e credendo al Vangelo. In breve tempo tutta quell'Isola ricevette il Battesimo, e abbattuti i templi degli Idoli, furono consacrati al culto del vero Dio.

Fonte: http://www.donboscosanto.eu/