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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:Il vero amor di dio non sopporta rivale; vuole regnare da sovrano; e quando non può regnare da solo, non abita più con noi.
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Giugno, mese del Sacro Cuore di Gesù - Meditazioni sul Sacro Cuore di Gesù



Sacro Cuore

3 giugno - LA CORONA DI SPINE

- Se osservi il Divin Cuore, provi un sentimento di pena. È trafitto nel mezzo, è circondato da spine, gronda sangue. È il simbolo della vita di Gesù. Nato in mezzo alle sofferenze, abbraccia il dolore, stringe una croce, la porta al calvario, E muore crocifisso.

Gesù valorizza il dolore e ne forma una scuola. Lo mette sotto la figura della croce e poi ci dice: - Chi vuol venire dietro di me, prenda la sua croce (Mt. 16,24). È una parola un po' triste, un po' amara, ripugnante alla natura umana, ma è così. Il dolore cristiano è dato per purificare, per santificare le anime.

Guarda i Santi; essi non ebbero che un sospiro... il sospiro della croce, la sete dei patimenti.

Davanti a due corone, l'una di gigli e l'altra di spine, presentatele dal suo Angelo custode, S. Gemma Galgani non esita nella scelta: - Voglio quella di Gesù. Ecco la gioia dei Santi. La follia della croce! Ecco la domanda ed il dono di Gesù a tutte quelle anime che vogliono seguirlo, amarlo, ripararlo. - Osserva se hai una croce. Nessuna croce sulla terra, nessuna corona in cielo. E come porti la tua croce? La porti insieme a Gesù, con calma, con rassegnazione, con gioia? Oppure la trascini brontolando, masticando amaro. Ti abitui a vedere Gesù nei patimenti? Cerchi Gesù nelle noie, nelle pene di ogni giorno, di ogni ora?

Non dire che la tua croce è troppo pesante, superiore alle tue forze! Ogni male ha i suoi dolori; ogni croce ha i suoi tormenti. Credi forse che Dio non conosca le tue forze?

La croce ch'Egli ti dà è proprio quella che va bene per te. Cerca di avere devozione per la tua croce; amala come l'amarono i Santi, come l'ha amata Gesù. Pensa che quella Croce che un giorno fu maledetta sul Calvario, oggi viene incensata ed adorata su tutti gli altari.

- Non lamentarti mai della tua croce, nè in casa, nè fuori. Parla, soffri con Lui. Solo ai piedi del Crocifisso o del Tabernacolo fa il tu sfogo. Sarà il pianto della fede, il lavacro del pentimento. Ricordati che si acquista di più in un sol giorno di patimenti che ci vengono da Dio dal prossimo, che in dieci anni di patimenti scelti da noi. Sali al Calvario con Gesù e nell'ora dell'agonia, quando deporrai nelle sue mani quella croce che ti fu dolce compagna in vita, sentirai da Lui quella consolante parola: - Rallegrati, o servo buono e fedele! Tu fosti fedele nel poco, ma io voglio esaltarti nel molto. Entra nel gaudio del tuo Signore!

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it