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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

San Pio da Pietrelcina:Conviene addomesticarsi coi patimenti, che piacerà a Gesù mandarvi. Gesù, che non può soffrire a lungo di tenervi in afflizione, verrà a sollecitarvi ed a confortarvi con l'infondere al vostro spirito nuovo coraggio.

CORONCINA PER LE ANIME DEI SACERDOTI CHE SOFFRONO NEL PURGATORIO

STORIA DI UN’ANTICA DEVOZIONE

L’antica devozione delle "trentatrè offerte del Sangue di Gesù" viene ora trasformata in una apposita Coroncina per facilitarne la pratica e la diffusione. Questa pia pratica, oltre che portare sollievo immediato ai sacerdoti purganti, ottiene per chi prega grazie singolari ed opera meravigliose conversioni fra i peccatori, strappa dalla tiepidezza i cristiani poco fervorosi. Rende i sacerdoti apostoli zelanti, spesso risana le infermità del corpo, addolcisce la sofferenza con una gioiosa rassegnazione alla Volontà Divina ed infine fa desiderare all'anima una perfezione più alta. Le persone, le quali cominciano a recitare con fiducia, umiltà e fervore, sopratutto con perseveranza questa preghiera, possono sperimentare in breve la verità di queste affermazioni. Attesta un' anima santa del Purgatorio. "Voi viventi potete tutto per noi e noi possiamo tutto per Voi; è uno scambio di preghiere ". Scrive S. Teresa d'Avila: "Tutto ciò che non ho potuto ottenere dai Santi, infallibilmente l'ho ottenuto sempre per intercessione delle Anime Sante del Purgatorio. Nessuno ha idea di come si soffre in Purgatorio. Tra queste anime però, condannate nel carcere della Giustizia Divina, Dio ha una speciale predilezione per le anime dei sacerdoti, che riguarda come la "pupilla dei suoi occhi". Se per un bicchiere di acqua dato in Suo nome, Dio promette una ricompensa, come non concederà tutte le grazie a coloro che porgono il calice con il Sangue di Gesù per estinguere la "sete di Dio'; provata dal sacerdote che soffre maggiormente in Purgatorio ed è il più abbandonato? Se consideriamo la gloria che il sacerdote occupa in Paradiso per la sua altissima dignità, comprendiamo con quale ardente desiderio Dio voglia la liberazione di queste anime a Lui consacrate che sulla terra furono rivestite dei poteri del suo Divin Figlio e sulla cui fronte brilla: "Tu es sacerdos in aeternum". Con la nostra preghiera avremo, quindi, dei potenti mediatori che apriranno i tesori infiniti del Cuore misericordioso di Dio per tutti i viventi. "Siate misericordiosi ed otterrete misericordia" ha detto Gesù. Chi compatisce e dona sollievo alle acutissime pene di queste anime sofferenti, a sua volta, quando sarà tra le fiamme divoratrici del Purgatorio e la preghiera dei propri parenti sarà scarsa, avrà sulla terra cuori generosi che accelereranno la sua liberazione ed i Sacerdoti suffragati si prostreranno dinanzi al Trono di Dio per supplicare in suo favore.

I FRUTTI MERAVIGLIOSI DI QUESTA PREGHIERA

I. Una signora di Bolzano, da lunghi anni offriva il Sangue di Gesù per i sacerdoti defunti, ma poi sopraffatta dalle faccende domestiche e dall'impegno per il marito ammalato, tralasciò questa pia pratica. Un pomeriggio mentre essa era assopita in un leggero sonno vide affollarsi la stanza di innumerevoli sacerdoti e le sembrò che quel luogo non fosse più capace di contenerli tutti. Erano di ogni età e di ogni nazione e rimanevano in angosciosa attesa. Ella stupita volle chiedere che cosa aspettassero: ma ad un tratto vide venire verso di lei un giovanissimo sacerdote che le disse: 'Aspettiamo le trentatrè offerte del Sangue di Gesù per sollevarci dalle nostre pene". Comprese allora la Signora la grande efficacia di questa devozione che aveva trascurato e che d'allora non tralasciò più.
II. Un gruppetto di anime ferventi con rammarico vedevano il loro parroco sempre più allontanarsi dagli ideali più elevati ed incamminarsi verso la perdizione. Con grande fiducia e fervore esse offrirono il Sangue di Cristo per Lui. In breve tempo, con loro grande consolazione, videro il sacerdote mutare vita e diventare modello di ogni virtù, riamato e stimato da tutti i suoi fedeli.

LA VISIONE DI S. GERTUDE

Gesù, apparendo un giorno a S. Geltrude, disse: "Tutte le volte che liberi una anima dal Purgatorio fai un atto a Me sì gradito, che più non lo sarebbe se riscattassi Me stesso dalla sofferenza. A tempo debito, ricompenserò i miei liberatori, secondo l’abbondanza delle mie ricchezze. I fedeli libereranno un’anima più o meno presto a secondo che pregheranno con più, o meno fervore, e anche a secondo dei meriti che ciascuno avrà acquistato durante la vita". (Rivelazioni di S. Geltrude, Libro V, Cap. 18) "Le persone che hanno dimenticato le anime purganti vengono a loro volta dimenticate".