Santo Rosario on line

Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Tempo addietro, raccolsi un uomo dalla strada, coperto di sudiciume e di vermi. Praticamente era mangiato vivo. L'unica parte del corpo libera da tutto questo era il viso. I vermi gli strisciavano lungo tutto il corpo. Lo raccolsi e lo portai a casa. E allora egli mi disse: « Ho vissuto per la strada come un animale. Ora sto per morire come un angelo, amato e curato ». Ci occorsero tre ore per ripulirlo, per togliere tutta quella roba dal suo corpo. Poi mi disse: « Sorella, sto per andare da Dio ». E morì. Veramente, ritornava a Dio con un bellissimo sorriso sul volto. Mai mi occor­se di vedere un sorriso tanto bello! Quell'uomo aveva vissuto come un animale nella strada, mangiato vivo dai vermi. Tuttavia, aveva avuto coraggio. Aveva sa­puto guardare avanti. C'era pace e gioia sul suo viso perché qualcuno lo aveva amato, qualcuno lo aveva accettato, qualcuno lo aveva aiutato a morire in pace con Dio.

Novena al Sacro Cuore di Gesù

1. Cuore adorabile di Gesù, dolce mia vita, nei presenti miei bisogni ricorro a Te, per soccorso e affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, tutte le angustie del mio cuore, ripetendo mille volte: “O Cuore Sacratissimo, fonte di amore, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

2. Cuore amatissimo di Gesù, oceano di misericordia, ricorro a Te, per aiuto, nelle mie presenti necessità e, con pieno abbandono, affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà, la tribolazione che mi opprime, ripetendo ancor mille volte: “O Cuore tenerissimo, unico mio tesoro, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.

3. Cuore amorosissimo di Gesù, delizia di chi Ti invoca, nella impotenza in cui mi trovo, ricorro a Te, dolce conforto dei tribolati, affido alla Tua potenza, alla Tua sapienza, alla Tua bontà tutte le mie pene e ripeto ancor mille volte: “O Cuore generosissimo, riposo unico di chi spera in Te, per i miei presenti bisogni, pensaci Tu!”.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Dolce cuor del mio Gesù, fa ch’io t’ami sempre più.