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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:Il nemico della nostra salute di nessuna cosa più si contrista, e nessuna cosa cerca più impedire che l'orazione.

LETTURE A CASO

Mt 17,1-27

1Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. 2E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. 3Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. 4Pietro prese allora la parola e disse a Gesù: "Signore, è bello per noi restare qui; se vuoi, farò qui tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia". 5Egli stava ancora parlando quando una nuvola luminosa li avvolse con la sua ombra. Ed ecco una voce che diceva: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto. Ascoltatelo". 6All'udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. 7Ma Gesù si avvicinò e, toccatili, disse: "Alzatevi e non temete". 8Sollevando gli occhi non videro più nessuno, se non Gesù solo.

9E mentre discendevano dal monte, Gesù ordinò loro: "Non parlate a nessuno di questa visione, finché il Figlio dell'uomo non sia risorto dai morti".

10Allora i discepoli gli domandarono: "Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elia?". 11Ed egli rispose: "Sì, verrà Elia e ristabilirà ogni cosa. 12Ma io vi dico: Elia è già venuto e non l'hanno riconosciuto; anzi, l'hanno trattato come hanno voluto. Così anche il Figlio dell'uomo dovrà soffrire per opera loro". 13Allora i discepoli compresero che egli parlava di Giovanni il Battista.

14Appena ritornati presso la folla, si avvicinò a Gesù un uomo 15che, gettatosi in ginocchio, gli disse: "Signore, abbi pietà di mio figlio. Egli è epilettico e soffre molto; cade spesso nel fuoco e spesso anche nell'acqua; 16l'ho già portato dai tuoi discepoli, ma non hanno potuto guarirlo". 17E Gesù rispose: "O generazione incredula e perversa! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatemelo qui". 18E Gesù gli parlò minacciosamente, e il demonio uscì da lui e da quel momento il ragazzo fu guarito.

19Allora i discepoli, accostatisi a Gesù in disparte, gli chiesero: "Perché noi non abbiamo potuto scacciarlo?". 20Ed egli rispose: "Per la vostra poca fede. In verità vi dico: se avrete fede pari a un granellino di senapa, potrete dire a questo monte: spostati da qui a là, ed esso si sposterà, e niente vi sarà impossibile. 21Questa razza di demòni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno".

22Mentre si trovavano insieme in Galilea, Gesù disse loro: "Il Figlio dell'uomo sta per esser consegnato nelle mani degli uomini 23e lo uccideranno, ma il terzo giorno risorgerà". Ed essi furono molto rattristati.

24Venuti a Cafàrnao, si avvicinarono a Pietro gli esattori della tassa per il tempio e gli dissero: "Il vostro maestro non paga la tassa per il tempio?". 25Rispose: "Sì". Mentre entrava in casa, Gesù lo prevenne dicendo: "Che cosa ti pare, Simone? I re di questa terra da chi riscuotono le tasse e i tributi? Dai propri figli o dagli altri?". 26Rispose: "Dagli estranei". E Gesù: "Quindi i figli sono esenti. 27Ma perché non si scandalizzino, va' al mare, getta l'amo e il primo pesce che viene prendilo, aprigli la bocca e vi troverai una moneta d'argento. Prendila e consegnala a loro per me e per te".


Un Vangelo commentato a caso

Vangelo Mt 28, 16-20: Battezzate tutti popoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

2 Cor 13,1-13

1Questa è la terza volta che vengo da voi. Ogni questione si deciderà sulla dichiarazione di due o tre testimoni. 2L'ho detto prima e lo ripeto ora, allora presente per la seconda volta e ora assente, a tutti quelli che hanno peccato e a tutti gli altri: quando verrò di nuovo non perdonerò più, 3dal momento che cercate una prova che Cristo parla in me, lui che non è debole, ma potente in mezzo a voi. 4Infatti egli fu crocifisso per la sua debolezza, ma vive per la potenza di Dio. E anche noi che siamo deboli in lui, saremo vivi con lui per la potenza di Dio nei vostri riguardi.

5Esaminate voi stessi se siete nella fede, mettetevi alla prova. Non riconoscete forse che Gesù Cristo abita in voi? A meno che la prova non sia contro di voi! 6Spero tuttavia che riconoscerete che essa non è contro di noi. 7Noi preghiamo Dio che non facciate alcun male, e non per apparire noi superiori nella prova, ma perché voi facciate il bene e noi restiamo come senza prova. 8Non abbiamo infatti alcun potere contro la verità, ma per la verità; 9perciò ci rallegriamo quando noi siamo deboli e voi siete forti. Noi preghiamo anche per la vostra perfezione. 10Per questo vi scrivo queste cose da lontano: per non dover poi, di presenza, agire severamente con il potere che il Signore mi ha dato per edificare e non per distruggere.

11Per il resto, fratelli, state lieti, tendete alla perfezione, fatevi coraggio a vicenda, abbiate gli stessi sentimenti, vivete in pace e il Dio dell'amore e della pace sarà con voi. 12Salutatevi a vicenda con il bacio santo. Tutti i santi vi salutano.

13La grazia del Signore Gesù Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.


Trattato della sobrietà e della custodia del cuore: Estratto della vita dei nostri santi padri: Diadoco di Fotica

Chi dimora costantemente nel proprio cuore rimane straniero alle attrattive della vita. Camminando nello spirito non può conoscere i desideri della carne. Muovendosi dentro il castello delle virtù che sono, per così dire, le sentinelle delle sue porte, le macchinazioni dei demoni falliscono contro di lui. Giustamente il santo dice che le macchinazioni dei demoni sono inefficaci su di noi, quando dimoriamo nelle profondità del cuore, e questo tanto più quanto vi rimaniamo più a lungo.

Mi accorgo che il tempo mi manca per riferire, come mi ero proposto, tutte le parole dei Padri. Ne riporterò ancora una o due volendomi affrettare a concludere.

(Autore: Niceforo il solitario)

L'imitazione di Cristo: DOBBIAMO SOPPORTARE SERENAMENTE LE MISERIE DEL MONDO SULL' ESEMPIO DI CRISTO

PAROLE DEL SIGNORE
Figlio, Io sono disceso dal Cielo per la tua salvezza; ho preso su di Me le tue miserie, non costretto da necessità, ma per amore, perché tu imparassi a soffrire ed a sopportare con rassegnazione le miserie di questo mondo. Infatti, dal momento della mia nascita fino alla morte in croce, non venne mai meno a Me la forza di sopportare il dolore. Ho avuto penuria di beni terreni, ho udito spesso molte accuse alla mia condotta, ho sopportato, mansueto, umiliazioni e scherni; ho raccolto ingratitudine in cambio dei miei benefici, bestemmie per i miei miracoli, rimproveri per i miei insegnamenti.

PAROLE DEL DISCEPOLO
O Signore, poiché Tu tanto hai patito nella tua vita, adempiendo in ciò perfettamente la volontà del Padre tuo, è giusto che io, meschino peccatore, sopporti me stesso conformandomi alla tua volontà, e che, per la mia salvezza, io porti il peso di questa vita corruttibile finché lo vorrai. Sebbene, infatti, la vita presente sia sentita come un peso, nondimeno, per tua grazia, è già diventata sorgente di molti meriti e, grazie al tuo esempio e sulle orme dei tuoi Santi, s'è fatta più sopportabile e più serena anche ai deboli. Anzi è molto più consolante di quanto non fosse al tempo dell'antica Legge, quando rimaneva chiusa la porta del Cielo ed ancora sembrava più buia per salirvi, quando così pochi si davano pensiero di cercare il Regno dei Cieli.

E prima della tua Passione, prima che fosse stato pagato il debito del peccato, neppure i giusti ed i meritevoli di salvezza potevano entrare nel Regno Celeste. Oh, quanto devo ringraziarTi per esserTi degnato di mostrare a me e a tutti i fedeli la via diritta e sicura che conduce al tuo Regno eterno! La tua vita è la nostra strada: alla luce della tua santa sofferenza noi camminiamo verso di Te, che sei nostra corona.

Se Tu non ci avessi preceduti ed ammaestrati, chi si curerebbe di seguirTi? Quanti, se non potessero fissare lo sguardo sui tuoi luminosi esempi, rimarrebbero indietro, lontani! Ecco, siamo tuttora tiepidi, pur dopo aver udito il racconto di tanti tuoi miracoli e pur dopo tanti insegnamenti! Che cosa avverrebbe di noi, se non avessimo così grande luce per seguire le tue orme?