[ Rosario on line - Libri Cattolici - L'imitazione di Cristo ]

Capitolo settimo

SI DEVE NASCONDERE LA GRAZIA SOTTO LA CUSTODIA DELL'UMILT�

PAROLE DEL SIGNORE O figlio, per te � pi� utile e pi� sicuro tenere nascosta la grazia della devozione; non insuperbirtene n� parlarne molto n� farne gran conto; ma piuttosto, disprezzare te stesso e temere che possa essere stata concessa ad uno indegno. Non ci si deve attaccare con troppa tenacia a questo slancio di devozione, che ben presto potrebbe tramutarsi in un sentimento contrario. Quando sei nella Grazia, medita quanto di solito sei povero e meschino, allorch� ne sei privo. Il progresso nella vita spirituale non consiste tanto nel godere la grazia della consolazione, quanto piuttosto nel saper sopportare con umilt�, con rassegnazione e con pazienza d'esserne privato, cosicch�, quando ti trovi in quelle condizioni, non ti lasci raffreddare nel fervore della preghiera n� lasci cadere del tutto le altre pratiche di piet� che ti sono abituali. Ma come meglio potrai e saprai, fa' volonterosamente quello che dipende da te, e non lasciarti andare del tutto a causa dell'aridit� o dell'angoscia spirituale che provi. Ci sono, infatti, molti che, quando qualcosa non � andata secondo il loro desiderio, diventano subito impazienti e pigri. Non sempre, per�, "l'uomo � padrone della sua vita" (Ger 10,23); spetta soltanto a Dio donare e consolare quando vuole, quanto vuole e chi vuole, nella misura che a Lui piacer�, e non di pi�. Alcuni indiscreti furono causa della propria rovina, perch� non seppero usare prudentemente dalla grazia della devozione; vollero fare pi� di quello che potevano, non misurando il limite della loro pochezza, ma seguendo pi� l'impulso del cuore che il giudizio della ragione. E poich� presunsero di fare cose maggiori di quanto a Dio piaceva, perdettero presto anche la Grazia. Divennero poveri e furono abbandonati nell'abiezione essi, che avevano riposto, come aquile, il loro nido nel cielo, cosicch�, umiliati e immiseriti, imparassero a non volare con le proprie ali, ma a sperare sotto le mie. Quelli che sono ancora novizi e poco esperti nelle vie del Signore, possono facilmente ingannarsi e perdersi, se non si lasciano reggere dai consigli di persone prudenti. E se vogliono seguire il loro criterio anzich� affidarsi ad altri, ricchi d'esperienza, faranno una triste riuscita, a meno che non vogliano recedere dalla propria idea. Raramente quelli che si ritengono, a proprio giudizio, sapienti, tollerano con umilt� d'essere guidati dagli altri. � meglio avere una cultura limitata ed un'intelligenza modesta, ma con umilt�, che possedere tesori di scienza, ma con vuoto compiacimento di s�. � m�glio per te avere poco che molto, se il molto ti fa insuperbire. Non opera con sufficiente saggezza chi s'abbandona tutto alla gioia, dimentico della sua passata povert� e di quel casto timor di Dio, che fa temere di perdere la grazia ricevuta. Come pure, non ha sufficiente profumo di virt� chi, nel tempo della contrariet� e di qualsiasi tribolazione, si comporta con troppo scoraggiamento, e nei suoi pensieri e nei suoi sentimenti conserva in Me fiducia meno piena di quella che Mi si deve. Chi in tempo di quiete avr� voluto essere troppo sicuro, al momento della lotta si trover� spesso troppo abbattuto e pauroso. Se, invece, sapessi restare umile e modesto dentro di te e sapessi ben moderare e regolare il tuo spirito, non incapperesti cos� facilmente nel pericolo e nel peccato. Cosa saggia � che, quando hai ricevuto il fervore spirituale, mediti che cosa ti potr� accadere, se quella luce interiore si dileguasse. Ma quando cos� ti accadesse, pensa che quella luce pu� ritornare di nuovo: quella luce che per un dato tempo ti ho tolta per la tua salvaguardia e per la mia gloria. Questa prova ti torna spesso pi� utile che se tutto ti riuscisse sempre felicemente, conforme al tuo volere. Infatti i meriti non si devono misurare secondo questo criterio, cio� se uno abbia molte visioni o consolazioni spirituali o se sia molto esperto nelle Sacre Scritture o se sia posto in un grado pi� alto; Ma piuttosto secondo quest'altro criterio, cio� se uno sia fondato sulla vera umilt� e pieno di carit� divina, se cerchi sempre puramente ed integralmente l'onore di Dio, se reputi se stesso un nulla e si disprezzi veramente, e se goda perfino d'essere pi� disprezzato e pi� umiliato che onorato.

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