Capitolo undicesimo

ACQUISTO DELLA PACE INTERIORE ED INTERESSE PER IL PROFITTO SPIRITUALE

Noi potremmo avere molta pace, se non volessimo occuparci delle parole e dei fatti degli altri, che non riguardano i nostri doveri. Come pu� godere una gran pace colui che s'immischia nelle faccende degli altri, che cerca divagazioni esterne, che poco o di rado si raccoglie interiormente? Beati i semplici, poich� avranno molta pace. Per quale ragione alcuni Santi furono cos� perfetti e cos� assorti nella contemplazione? Perch� si sforzarono di mortificarsi, tenendosi lontani da tutti i desideri terreni; perci�, poterono unirsi a Dio con tutte le fibre del cuore ed essere liberi d'occuparsi di s�. Noi, invece, siamo troppo presi dalle nostre passioni e ci affanniamo troppo per le cose che passano. Raramente riusciamo a vincerci del tutto anche in un solo difetto e non arde in noi il desiderio d'un miglioramento quotidiano; perci�, continuiamo a rimanere freddi e tiepidi. Ma se fossimo interamente morti a noi stessi e per nulla impastoiati interiormente, allora potremmo gustare anche le cose di Dio e fare un po' d'esperienza delle contemplazioni celesti. Questo � il pi� grande e totale ostacolo: non essere liberi dalle passioni e dalle concupiscenze e non sforzarci d'entrare nella via perfetta dei Santi. Quando ci sorprende anche una piccola contrariet�, ci abbattiamo troppo presto e ci volgiamo alle consolazioni del mondo. Se, come forti soldati, ci sforzassimo di rimanere saldi nel combattimento, vedremmo, certo, scendere su di noi dal Cielo l'aiuto del Signore. � Lui stesso, infatti, che � sempre pronto ad aiutare chi combatte e confida nella sua grazia; � Lui che ci offre le occasioni di combattere, perch� possiamo vincere. Ma se facciamo consistere il progresso spirituale soltanto nelle pratiche esteriori, la nostra devozione finir� ben presto. Poniamo, invece, la scure alla radice, affinch�, purgati dalle passioni, possiamo conservare l'anima in pace. Se ogni anno noi sradicassimo anche un solo difetto, diverremmo presto perfetti. In realt�, per�, ci comportiamo tanto diversamente, da constatare che eravamo migliori e pi� puri all'inizio della nostra vita monastica, che non dopo molti anni. Il fervore ed il profitto spirituale dovrebbero crescere quotidianamente; invece, ci sembra ora gran cosa se qualcuno possa conservare una parte del primo fervore. Se da principio facessimo un po' di violenza su noi stessi, potremmo in seguito fare tutto con facilit� e con gioia. Riesce duro rinunziare alle proprie vecchie abitudini; ma � pi� duro andare contro la propria volont�. Ma se non vinci le difficolt� piccole e leggere, quando supererai quelle pi� ardue? Resisti fin da principio alla tua inclinazione, disavv�zzati dalle scorrette abitudini, perch� a poco a poco non possano trascinarti in difficolt� pi� gravi. Oh, se considerassi quanta pace procureresti a te, quanta gioia agli altri, comportandoti bene! Credo che avresti maggiore impegno per il tuo miglioramento spirituale.