[ Rosario on line - Libri Cattolici - Filotea ]
Capitolo I
NECESSITA’ DELL’ORAZIONE
- Poich� l’orazione illumina
l’intelletto con la chiarezza della luce di Dio e scalda il cuore al
calore dell’amore celeste, nulla l’eguaglia nel purificare l’intelletto
dall’ignoranza e il cuore dagli affetti disordinati; � un’acqua di
benedizione che fa rinverdire e rifiorire le piante dei nostri buoni
desideri, monda le anime dalle imperfezioni e attenua nei cuori l’ardore
delle passioni.
- Ma pi� di ogni altra, ti consiglio
l’orazione mentale, che impegna il cuore a meditare sulla vita e la
passione di Nostro Signore: se Lo contempli spesso nella meditazione, il
cuore e l’anima ti si riempiranno di Lui; se consideri il suo modo di
agire, prenderai le sue azioni a modello delle tue. E’ Lui la luce del
mondo: � dunque in Lui, da Lui e per mezzo di Lui che possiamo essere
illuminati e trovare la chiarezza; � l’albero del desiderio all’ombra
del quale dobbiamo rinfrescarci; � la fontana viva in Giacobbe che lava
tutte le nostre iniquit�
I bambini, a forza di ascoltare le mamme e
balbettare dietro loro, imparano la loro lingua; avverr� lo stesso per
noi se ci terremo vicino al Salvatore con la meditazione: osservando le
sue parole, le sue azioni e i suoi affetti, impareremo, con il suo
aiuto, a parlare, agire e volere come Lui.
Fermiamoci qui, o
Filotea, e credimi: non possiamo raggiungere il Padre che passando per
questa porta; come il vetro di uno specchio non potrebbe chiudere la
nostra visuale se dietro non fosse ricoperto di stagno o di piombo, allo
stesso modo, la divinit� non potrebbe essere da noi contemplata in
questo mondo, se non si fosse unita alla sacra umanit� del Salvatore, la
cui vita e morte costituisce il soggetto pi� adatto, piacevole, dolce e
utile che ci sia dato per la meditazione ordinaria. Non per nulla il
Salvatore si chiama il pane disceso dal cielo; come il pane pu� essere
mangiato con ogni sorta di vivande, cos� il Salvatore pu� essere
meditato, considerato e cercato in tutte le nostre orazioni e azioni.
Molti autori hanno utilmente suddiviso la Vita e la Morte di Nostro Signore in molti punti per favorirne la meditazione. - Ogni
giorno consacra all’orazione un’ora prima del pranzo, perch� lo spirito
sar� pi� libero e pi� fresco per il riposo della notte. Mai pi� di
un’ora, se non per espresso consiglio del tuo padre spirituale.
- Se ti
� possibile, compi questo esercizio in chiesa; vi troverai comodit� e
discreta tranquillit�, perch� quivi n� il padre, n� la madre, n� la
moglie, n� il marito, n� qualunque altro pu� impedirti di rimanere in
pace per un’ora, mentre a casa, con tutti gli impegni, sarebbe
problematico trovare modo di essere lasciati in pace per un’ora.
- Inizia
ogni orazione, sia mentale che vocale, mettendoti alla presenza di Dio;
mantienti fedele a questo principio senza eccezioni, e, in breve, ti
accorgerai del profitto che te ne viene.
- Se mi
ascolti, dirai il Padre nostro, l’Ave Maria e il credo in latino; ma
imparerai nella tua lingua il significato delle parole che dici,
affinch� pur dicendole nel linguaggio comune della Chiesa, tu sia in
grado di assaporare il senso meraviglioso e delizioso di queste
preghiere che devono essere dette concentrando profondamente la mente
sul loro significato, provocando reazione nei tuoi affetti; non andare
in fretta per dirne molte, ma studiati piuttosto di dire quelle che dici
con il cuore. Un solo Padre nostro, detto con sentimento, vale pi� di
molti recitati in fretta e di corsa.
- Dire
il Rosario � un modo molto utile di pregare, purch� tu sappia dirlo: per
questo devi avere qualche libretto che te lo insegni. E’ cosa buona
dire anche le Litanie del Signore, della Madonna, dei Santi e tutte le
altre preghiere che puoi trovare nei Manuali approvati e nel libro delle
Ore; ma a un patto: se hai il dono dell’orazione mentale, conservale il
primo posto; e ricordati che, se dopo quella, o a causa degli affari o
per altri motivi, non puoi fare preghiere vocali, non devi
preoccupartene. Accontentati di dire, prima e dopo la meditazione, il
Padre nostro, l’Ave Maria e il Credo.
- Se
mentre sei impegnata nell’orazione vocale, senti il cuore attirato
all’orazione interiore o mentale, non resistere, lascia dolcemente
scivolare il tuo spirito e non darti pensiero perch� non hai finito le
orazioni vocali che ti eri proposta; l’orazione mentale compiuta al loro
posto � pi� gradita a Dio e pi� utile alla tua anima. Faccio eccezione
per l’Ufficio divino, se sei tenuta a dirlo; in tal caso si tratta di un
dovere da compiere.
- Se ti
dovesse capitare di trascorrere tutta la mattinata senza fare orazione
mentale a causa degli affari o di qualche altro motivo (per� fa il
possibile perch� questo non capiti mai), rimedia al pomeriggio,
possibilmente lontano dai pasti, perch� se dovessi fare orazione in
piena digestione, finiresti per assopirti e oltretutto recheresti anche
danno alla salute.
Che se poi non riesci a fare orazione nemmeno nel
corso di tutta la giornata, rimedia al vuoto moltiplicando le orazioni
giaculatorie, leggendo qualche passo di un libro di devozione, facendo
qualche penitenza che elimini il difetto e prendi una ferma risoluzione
di rimetterti in carreggiata il giorno dopo.