Novena al Santissimo Nome di Gesù
Santissimo Nome di Gesù
Nono giorno
Considera Anima divota come il nome di Gesù non solo trionfò della morte, e del peccato, spossando di tutte le sue forze l'inferno, ma benanche da
sopra la Croce discacciò il demonio dall'usurpato dominio del mondo, attraendo tutto a se stesso. Non solo trionfò de' persecutori, come di un Saulo
nella via di Damasco, confuse in Roma i suoi avversari per mezzo dei SS. Bernardino da Siena, e Giovanni da Capistrano; trionfò altresì dei Nemici
della Fede, nell'Ungheria, ed in Belgrado, facendo che pochi fedeli invocando Gesù prostrassero e vincessero grandi eserciti dell'Imperatore Ottomano.
Infatti ad imitazione del Serafico Patriarca Francesco imbevendo la divozione ai suoi figli, i primi furono che risvegliassero di Gesù i trionfi
ergendoli il primo Altare in Antisidero di Francia, sino a che venuto S. Bernardino ne fu dichiarato da Eugenio IV. principale inventore, dicendo
characterem Nominis Iesu ipse Bernardinus de novo adorandum invenerat, estendendosi a tutto il Cattolico Mondo l'Ufficio, la venerazione,
l'ossequio. E se il Serafico di Assisi rinnovò il mondo raffreddato nella Passione del Redentore, il Santo da Siena, suo figlio rinnovò da per tutto
quel Santissimo Nome, che fu l'origine del nostro riscatto.
Giusto fu adunque, che il Pontefice Sisto quinto per propagarne i trionfi impartisse giorni cinquanta d'indulgenza a chi salutando gli altri dicesse: Sia lodato Gesù Cristo, ed altrettanti a chi rispondesse Amen, e plenaria Indulgenza, a chi se non colla lingua, almen col cuore lo invocasse in punto di morte. Se dunque tanto bene ha a noi apportato il gloriosissimo Nome di Gesù, consagriamo a lui come faceva S. Metilda il nostro cuore, le nostre potenze, le nostre parole, che spirino quella dolcezza, che spira Gesù, le nostre operazioni, che manifestino quelle che pratticò Gesù in terra, umiltà, sofferenza, carità, zelo, amore, che così anderemo a trionfare con Gesù in Cielo.
Colloquio.
O Amabilissimo, e dolcissimo Gesù nostro Dio, nostro Salvadore, nostro Padre, e come potremo noi miserabili creature corrispondere a tanto amore, che dimostraste, e tuttavia dimostrate in verso di noi? Certamente voi solo potrete, come Dio, a Voi stesso apportare giusta compensa, perché noi siamo come non fussimo nel vostro cospetto. E poi qual cosa abbiamo che non sia vostro dono? Sì amabilissimo nostro bene! Tutto è vostro, e come tale ve lo ritorniamo offerendovi con questa Novena al vostro Nome tutti noi stessi. Ma perché sappiamo dilettarvi dell'amore, vi doniamo tutti il nostro cuore, che n'è la fonte. Ricevetelo come vostro, e se non è degno di voi, depuratelo dalle imperfezioni, e difetti, acciò ripulito, e terso in esso si vegga stampato Gesù, non ami che Gesù, altro non pensi che Gesù, e per soverchia gioia communicando tali affetti alla lingua, venghi lodato Gesù, e benedetto per tutti i secoli de secoli Amen.
Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria, in onore de' Trionfi di detto Nome.
In questa settimana prega la coroncina di Riparazione delle Bestemmie
Giusto fu adunque, che il Pontefice Sisto quinto per propagarne i trionfi impartisse giorni cinquanta d'indulgenza a chi salutando gli altri dicesse: Sia lodato Gesù Cristo, ed altrettanti a chi rispondesse Amen, e plenaria Indulgenza, a chi se non colla lingua, almen col cuore lo invocasse in punto di morte. Se dunque tanto bene ha a noi apportato il gloriosissimo Nome di Gesù, consagriamo a lui come faceva S. Metilda il nostro cuore, le nostre potenze, le nostre parole, che spirino quella dolcezza, che spira Gesù, le nostre operazioni, che manifestino quelle che pratticò Gesù in terra, umiltà, sofferenza, carità, zelo, amore, che così anderemo a trionfare con Gesù in Cielo.
Colloquio.
O Amabilissimo, e dolcissimo Gesù nostro Dio, nostro Salvadore, nostro Padre, e come potremo noi miserabili creature corrispondere a tanto amore, che dimostraste, e tuttavia dimostrate in verso di noi? Certamente voi solo potrete, come Dio, a Voi stesso apportare giusta compensa, perché noi siamo come non fussimo nel vostro cospetto. E poi qual cosa abbiamo che non sia vostro dono? Sì amabilissimo nostro bene! Tutto è vostro, e come tale ve lo ritorniamo offerendovi con questa Novena al vostro Nome tutti noi stessi. Ma perché sappiamo dilettarvi dell'amore, vi doniamo tutti il nostro cuore, che n'è la fonte. Ricevetelo come vostro, e se non è degno di voi, depuratelo dalle imperfezioni, e difetti, acciò ripulito, e terso in esso si vegga stampato Gesù, non ami che Gesù, altro non pensi che Gesù, e per soverchia gioia communicando tali affetti alla lingua, venghi lodato Gesù, e benedetto per tutti i secoli de secoli Amen.
Si diranno Nove Pater, Ave, e Gloria, in onore de' Trionfi di detto Nome.
In questa settimana prega la coroncina di Riparazione delle Bestemmie