Santo Rosario on line

Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:«Voglio istruirti sul modo di salvare le anime con la preghiera e con il sacrificio». — Con la preghiera e con la sofferenza tu salverai più anime di quante non ne riesca a salvare un missionario che si preoccupi soltanto di catechizzare e predicare. Ma desidero vedere in te un sacrificio pieno d'amor vivo, perché soltanto l'amore ha potere su di me. Affinché il tuo sacrificio mi sia gradito, voglio trovare in esso purezza d'intenzione e umiltà. Ti dirò in che cosa consista questo olocausto della tua vita quotidiana per premunirti contro le illusioni, che facilmente vi si potrebbero insinuare. Accetterai tutte le sofferenze con amore, ma senza impressionarti se il tuo cuore ne sentirà naturalmente ripugnanza ed avversione. Tutta la forza di questo sacrificio viene dalla volontà, così che quegli stessi sentimenti di contrarietà, anziché impoverire ai miei occhi il sacrificio, ne aumentano il valore. Non tirarti indietro! La mia grazia mai non ti abbandona.

Novena ai Santi Giacomo e Filippo apostoli

I. s. Giacomo, che fino dai più teneri anni menaste una vita sì austera e sì santa da essere comunemente qualificato per Giusto, e faceste dell’orazione la vostra delizia per modo che lo vostre ginocchia si incallirono come quelle di un cammello, impetrate a noi tutti la grazia di mortificare continuamente la nostra carne con gli esercizii della penitenza; rinvigorendo sempre il nostro spirito con la continua pratica dell’orazione.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Glorioso s. Giacomo, che, chiamato da Gesù Cristo all’apostolato, insieme al fratello Taddeo, vi corrispondeste così fedelmente da venir da lui stesso distinto con l’apparirvi particolarmente dopo la sua risurrezione; quindi destinato a vescovo di Gerusalemme, formaste per ventinove anni l’edificazione e la delizia di tutti quanti i fedeli, a cui, non solo con l’esempio e con la predicazione, ma ancora con le lettere le più eloquenti, inculcaste la necessità indispensabile di vivificare con le opere la propria fede, nè mai cessaste di guadagnare nuove anime alla Religione, anche allora che, precipitato dall’alto di una loggia, e spietatamente percosso coi più pesanti bastoni per avere predicata pubblicamente la divinità di Gesù Cristo, tutto nuotante nel vostro sangue, imploraste da Dio il perdono a tutti i vostri nemici, ottenete a noi tutti la grazia di corrisponder sempre fedelmente a tutti i divini favori, adempiendo con ogni esattezza tutti nostri doveri procurando sempre il miglior bene a tutti i nostri fratelli, e tenendoci sempre disposti a tollerar qualunque male piuttosto che tradire menomamente la causa santissima di nostra fede.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Glorioso s. Filippo, che, elevato da Gesù Cristo all’ordine di suo apostolo, foste da lui stesso in modo speciale istruito della sua unione e consostanzialità con l’eterno suo Padre, voi, che, destinato a predicare il Vangelo ai popoli barbari della Scizia, adempiste con tanta perfezione l’affidatovi incarico, da sbandire interamente la idolatria da tutte le terre da voi evangelizzate; per quella generosità con cui affrontaste il martirio allorquando venuto a Gerapoli nella Frigia, e appeso ad una Croce in odio della fede, anzichè sottrarvi alla morte, come da voi si poteva, domandaste di consumare il vostro sacrifizio, e trovaste quindi in una tempesta di sassi la morte da voi tanto desiderata, impetrate a noi tutti la grazia di non rifiutare giammai la mistica croce dei patimenti, e di portarla con allegrezza quando ci viene indossata, per così partecipare un qualche giorno alla vostra gloria nel cielo, dopo di avere imitata la santità vostra sopra la terra.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.