Santo Rosario on line

Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Dovete essere una famiglia, essere quella presen­za di Cristo l'uno per l'altro. Amatevi a vicenda tene­ramente come Gesù ama ciascuno di voi. Questa è la santità dei Fratelli della Parola. Un tenero amore re­ciproco parla molto più chiaramente di tutte le parole che possiate dire. Amare sino a soffrire; richiede un sacrificio profondo proclamare la Parola di Dio. Non fare mai del male ad alcuno con la Parola, che è così sacra nella nostra vita. Vivere veramente quel che di­te: i fratelli più giovani che vi seguono imparano ve­dendo, più che ascoltando. Al giorno d'oggi i giovani non vogliono ascoltare, vogliono vedere.

Santa Teresa di Gesù (d'Avila)

VII. Qual rimprovero non è mai, o Dio onnipotente, per la nostra pusillanimità e codardia, l'arduo incomparabile voto che fece la vostra sposa santa Teresa, di far sempre ciò che conoscesse essere di maggior perfezione! O quanto dobbiamo noi confonderci nel vederci così propensi al male, e tanto imperfetti nel bene! Deh voi che tutto potete, fate che i freddi nostri cuori divampino di santo fervore, per cui, ad imitazione di sì gran Santa, non facciamo mai se non quello che più si merita il vostro aggradimento.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.
Gesù, che a Teresa - feriste il bel core,
Con dardo d’ amore - ferite ancor me.

ORAZIONE A S. TERESA.

O Serafina amantissima del Crocifisso,mia gloriosa avvocata s. Teresa, ecco ai vostri piedi un’anima che più d’ogni altra, ha bisogno del vostro patrocinio perchè, più d’ogni altra carica d’imperfezioni e di miserie. Quel desiderio così ardente che voi aveste qui in terra della salute de’peccatori, ben l’avrete ancora su in cielo per ottenermi dalla divina misericordia un vero pentimento delle mie colpe ed una ferma risoluzione di non peccare mai più. Deh! impetrate, vi prego, al freddo mio cuore una scintilla sola di quell’amor fervidissimo per cui meritaste dal vostro Dio di essere chiamata sua sposa; impetrato una sincera emendazione di costumi, e una costante perseveranza in ogni maniera di buone opere, onde, contrariando mai sempre tutti quei bassi appetiti che mi inclinano alle cose transitorie di questa terra, non abbia mai altri affetti che per amare quaggiù il sommo Bene, colla consolante speranza di godono poi in eterno insieme con voi nel paradiso.