Santa Teresa di Gesù (d'Avila)
Settimo giorno
VII. Qual rimprovero non è mai, o Dio onnipotente, per la nostra pusillanimità e codardia, l'arduo incomparabile voto che fece la vostra sposa santa Teresa, di far sempre ciò che conoscesse essere di maggior perfezione! O quanto dobbiamo noi confonderci nel vederci così propensi al male, e tanto imperfetti nel bene! Deh voi che tutto potete, fate che i freddi nostri cuori divampino di santo fervore, per cui, ad imitazione di sì gran Santa, non facciamo mai se non quello che più si merita il vostro aggradimento.
Con dardo d’ amore - ferite ancor me.
ORAZIONE A S. TERESA.
O Serafina amantissima del Crocifisso,mia gloriosa avvocata s. Teresa, ecco ai vostri piedi un’anima che più d’ogni altra, ha bisogno del vostro patrocinio perchè, più d’ogni altra carica d’imperfezioni e di miserie. Quel desiderio così ardente che voi aveste qui in terra della salute de’peccatori, ben l’avrete ancora su in cielo per ottenermi dalla divina misericordia un vero pentimento delle mie colpe ed una ferma risoluzione di non peccare mai più. Deh! impetrate, vi prego, al freddo mio cuore una scintilla sola di quell’amor fervidissimo per cui meritaste dal vostro Dio di essere chiamata sua sposa; impetrato una sincera emendazione di costumi, e una costante perseveranza in ogni maniera di buone opere, onde, contrariando mai sempre tutti quei bassi appetiti che mi inclinano alle cose transitorie di questa terra, non abbia mai altri affetti che per amare quaggiù il sommo Bene, colla consolante speranza di godono poi in eterno insieme con voi nel paradiso.