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Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Tre ricordi ai giovani per conservare il frutto della comunione pasquale: “Cari giovani, se volete conservare il frutto della santa comunione che fate in questo tempo pasquale, praticate questi tre avvisi. Essi renderanno contento il vostro cuore e formeranno la felicità dell’anima vostra. 1° Santificate il giorno festivo, non mancando mai di sentire divotamente la Santa Messa ed intervenire ad ascoltare la parola di Dio, cioè prediche, istruzioni catechismo. 2° Fuggite come la peste i cattivi compagni; cioè state lontani da tutti quei giovani che bestemmiano oppure nominano il santo nome di Dio invano; fanno o parlano di cose disoneste. Fuggite altresì quelli che parlano male di nostra santa cattolica religione, criticano i sacri ministri e soprattutto il Romano Pontefice Vicario di Gesù Cristo. Siccome é un cattivo figlio quello che censura la condotta di suo padre, così è un cattivo cristiano colui che censura il papa; che é il padre dei fedeli cristiani che sono in tutto il mondo. 3° Accostatevi spesso al sacramento della penitenza. Non lasciate passare un mese senza confessarvi ed anche comunicarvi secondo l’avviso del confessore. Dopo la comunione fermatevi più che potete per ringraziare il Signore e chiedergli grazia di non morire in peccato mortale. Un Dio solo. Se mi è nemico, chi mi salverà? Un’anima sola: se la perde, di me che sarà? Un solo peccato mortale merita l’inferno che sarà di me se morissi in tale stato? Ascolta, caro figlio, il detto mio: fallace è il mondo, il vero amico è Dio.

Novena a Sant'Alessandro di Bergamo martire

 SantAlessandroDiBergamo Sant'Alessandro

Quarto giorno

I. Fu pur grande la vostra fede, o glorioso s. Alessandro, allorquando sebben elevato al rango di primo fra i capitani della legione Tebea, ed ammirato ed amato anche dagli stessi gentili, vi dichiaraste disposto a soffrire qualunque privazione o qualunque tormento anzi che aderire ai comandi dello spietato Massimiano che voleva rendervi adoratore di falsi Dei. Deh! impetrate a noi tutti la grazia di viver sempre cristianamento anche fra la gente non santa, o d’esser sempre disposti a tollerare qualunque male, anzi che mancare al dovere di soldati fedeli di Gesù Cristo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Fu pur mirabile il vostro zelo, o glorioso s. Alessandro, allorquando, sfuggito per divino volere alla decimazione ed alla strage di tutta la vostra legione o rinchiuso per ordine del tiranno nella carcere Zebedea in Milano, insieme ai vostri compagni Cassio, Severino, Secondo e Lucino, con la generosità della vostra sofferenza, o con la soavità dei vostri discorsi sapeste guadagnare alla fede il carceriere Silano e i suoi amici Xanto e Carpoforo, indi obbediente alle insinuazioni del zelantissimo vescovo s. Materno, sapeste togliervi alle mani dei vostri persecutori per portare ad altre terre la cognizione dell’evangelica fede. Deh! impetrate a noi tutti la grazia di soffrire sempre con rassegnazione qualunque terrena disavventura, e di adoperarci sempre nel miglior modo per la salute dei nostri fratelli.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Fu pur grande il poter dei miracoli a voi accordato, o glorioso s. Alessandro, allorquando incontrando un defunto che veniva portato alla tomba, lo richiamaste con breve preghiera a nuova vita, minacciato dell’estremo supplizio se non vi piegavate ai comandi di Massimiano che giunse ad avervi nuovamente fra le sue mani, rovesciaste d’un colpo l’infame altare a cui veniste condotto per gli idolatri di sacrifici, poi condannato definitivamente alla morte, vedeste irrigidite le braccia del littore Marziano che s’accingeva a apiccarvi il capo dal busto, finalmente, sottratto di nuovo alla carcere dei vostri persecutori, e incamminandovi alle torre d’Orobia per rendervi sompro più gloriosa la vostra fede, tragittaste a piedi asciutti quell’Adda che si opponeva al vostro passaggio. Deh! impetrate a noi tutti la grazia di non diffidar giammai della protezione di Dio, e di mettere anzi nella sua provvidenza tutta la nostra fiducia in qualsiasi bisogno di nostra vita.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

IV. Fu pur grande la vostra costanza, o glorioso s. Alessandro, allorquando, raggiunto di nuovo dai satelliti dell’empio Massimiano, legato, ingiuriato, percosso o trascinato barbaramento all’ara di una falsa deità per obbligarvi a sacrileghi sacrifici nell’atto che riconoscente e divota tutta la Borgomense cristianità vi venerava e vi amava come un angolo dal cielo spedito alla sua particolare santificazione, riceveste con tanta intrepidezza l’estremo colpo da riguardarlo come un dono particolare, o ringraziarne pubblicamente il Signore; deh! impetrate a noi tutti la grazia di non isgomentarci giammai fra le terreno persecuzioni, o di perseverare anche a costo dì qualsivoglia tormento nel santo divino servizio.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

V. Fu pur singolare la vostra sorte, o glorioso sant’Alessandro, poichè, non appena spargeste il sangue per la confession della fede, che la vostra discepola santa Grata si recò a fortuna ed a gloria di poter raccogliere il vostro capo e personalmente portarlo avvolto in drappo prezioso nella signorile sua casa, indi, unito al vostro corpo, depositarlo nel ricco avello per lei medesima preparato e cosi mostrare col proprio esempio l’onore speciale a voi dovuto non solo per le tante virtù praticate in tempo di vita, ma ancor dei tanti miracoli da voi operati dopo la morte, e dei quali fanno ancora luminosa testimonianza i tanti magnifici templi a vostro onore innalzati. Deh! per tanti meriti che voi adunaste appresso Dio, o per la riconoscenza che vi professarono costantemente tutti quanti i veri fedeli, ottenete a noi tutti la grazia di onorar sempre come si meritano così i giusti di questa terra, siccome i Santi del paradiso, ond’essere un giorno partecipi dei loro meriti o delle loro eterne ricompenso.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.