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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:La felicità non dipende da ciò che uno ha, ma da ciò che uno è. Quindi stai attento agli inganni dell'avere, stai attento alle false ricchezze. Nella nostra società consumistica ci sono delle persone che possiedono molte cose e sono così abituate al concetto dell'avere che credono di avere anche le cose che non si possono possedere: il loro coniuge, i loro figli, il loro cane, loro sicurezze. E si identificano così tanto con le cose che hanno che, il solo pensiero di poterle perdere, fa nascere l'angoscia e turbamento. Ma il Vangelo ci invita al distacco dalle cose e ci insegna che si possono godere pienamente solamente le cose che si è disposti a perdere. Saper essere felici con quello che si ha, è la vera ricchezza.

Novena a San Giovanni di Dio

SanGiovanniDiDio San Giovanni di Dio

Ottavo giorno

I. Per quel miracoloso splendore e per quei suoni festivi onde il cielo illustrò la vostra nascita, o glorioso s. Giovanni, impetrate a noi tutti la grazia di mettere ogni nostra compiacenza nel risplendere in faccia dei nostri prossimi per mezzo di virtuose operazioni.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Per quella generosità con cui voi, o glorioso s. Giovanni, sprezzaste tutti gli onori e tutte le pompe del mondo per adempire alla voce del cielo che vi chiamava al soccorso dei più miserabili bisognosi, impetrate a noi tutti la grazia di chiudere l'orecchio del nostro cuore alle lusinghe delle passioni per consacrarci interamente al divino servizio, qualunque sia lo stato in cui ci troviamo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. Per quell’eroismo tutto nuovo con cui voi, o glorioso s. Giovanni, faceste vostra delizia il faticare continuamente in soccorso dei poveri o degli infermi, il perdonare i torti più gravi ai vostri più indegni persecutori, impetrate a noi tutti la grazia di soffrire con cristiana rassegnazione le persecuzioni e le traversie con cui piacesse al Signore di provare la nostra fedeltà.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

IV. Per quei favori particolari onde si compiacquero di onorarvi Gesù o Maria, l’uno col lasciarsi da voi servire sotto le spoglie di un infermo, l’altra nel liberarvi dai più gravi pericoli, impetrato a noi tutti, o glorioso s. Giovanni, la grazia di essere sempre così devoti dì Gesù e Maria da meritarci in vita o in morte le loro più elette benedizioni.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

V. Per quella fede vivissima con cui voi, o glorioso s. Giovanni, vi lanciaste in mezzo alle fiamme onde salvare i poveri infermi nell'ospedale di Granata, e per quella protezione particolare che ebbe di voi il cielo, conservandovi illeso nel mezzo dell’incendio, impetrate a noi tutti la grazia di affrontare generosamente qualunque pericolo per procurar il soccorso dei nostri bisognosi fratelli, onde impegnare l’Altissimo a favorirci continuamente di sua speciale assistenza.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.