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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Nel cammino di fede c'è una reale tentazione, quella di ripiegarci su noi stessi di fronte ai problemi della vita. Uno dice: "Io non sono capace di abbandonarmi a Dio perché manco di fiducia... perché sono stanco e depresso... perché ho difficoltà dalle circostanze della mia vita". Non bisogna lasciarsi intrappolare dalle difficoltà, perché nascondono un problema che non ha origine nelle complicanze della vita. Per abbandonarsi a Dio bisogna essere umili: cioè non guardare sé stessi, bensì orientarsi verso Dio e su ciò che Egli vuole fare di noi. Ci sentiamo stanchi, scoraggiati, oppressi, perché siamo troppo imperniati su noi stessi e non abbastanza radicati in Dio.

Novena a San Biagio

I. O glorioso s. Biagio, che, dopo avere rinunziato al vescovado di Sebaste onde attendere più di proposito alla vostra particolare santificazione nella solitudine del monte Argeo, vedeste le tigri e i leoni mansuetarsi dinanzi a voi e tenervi pacifica compagnia, ottenete a noi tutti la grazia di attendere con ogni impegno all’acquisto delle virtù cristiane, onde assoggettare alle massime della fede le fiere misteriose delle nostre passioni.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. O glorioso s. Biagio, che con una breve preghiera restituiste a perfetta sanità un bambino infelice che per una spina di pesce attraversatasi nella gola stava per mandare l'estremo anelito, quindi animaste col vostro esempio e coi vostri consigli al martirio quelle sette devote femmine che raccolsero i sangue da voi versato sotto il tormento dei pettini di ferro che vi lacerarono da capo a piedi, ottenete a noi tutti la grazia di sperimentare l'efficacia del vostro patrocinio in tutti i mali di gola, ma più di tutto col mortificare con la pratica della cristiana penitenza questo senso così pericoloso, e d’impiegare sempre la nostra lingua a cantar le lodi di Dio, a confessare e difendere la verità della fede, e ad animare alla virtù tutti quanti i nostri fratelli.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III. O glorioso s. Biagio, che, potendo sottrarvi alla ferocia dei tiranni e dei carnefici allorché alla loro presenza camminaste liberamente sopra delle acque, come su solide pietre, e ritornaste spontaneamente fra le loro mani, onde sigillare col sangue la vostra fede, e rendere sempre più gloriosa la Religione santissima di Gesù Cristo, ottenete a noi tutti la grazia dì abbracciar sempre con gioia tutte le afflizioni che al Signore piacerà d’inviarci, e di essere sempre disposti a sacrificare per la sua gloria, non solo i comodi e le sostanze, ma ancor la vita, per partecipare al premio dei Martiri nel paradiso dopo averne emulata l’intrepidezza sopra la terra.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

PREGHIERA A S. BIAGIO IN OCCASIONE DI MAL DI GOLA

Santo martire al cui cenno
Dalle fauci il duol sen fugge,
Ve’ l’incenso che ti strugge
L’alma più che a te sen vien.
Son ferventi le sue preci,
Son sinceri i voti suoi
Cangia dunque tu che il puoi
Il suo torbido in seren.
Se per te de’ guai presenti
Emendata sia la sorte,
Nella vita e nella morte
il tuo nome esalterà.
Ed appiè dei tuoi altari,
Che di don farà copiosi,
Confidenti e fervorosi
Tutti i ceti inviterà.