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Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:La risurrezione non è un nuovo capitolo di quel libro chiamato vita. Le piaghe restano, le fatiche pure. Per questo anche noi, come apostolo Tommaso, facciamo fatica a credere a coloro che dicono "abbiamo visto il Signore". Tommaso crederà, ma non alle parole dei suoi compagni bensì alle ferite mostrate di Cristo. Quelle ferite riguardano ognuno di noi. Se voglio capire quanto sono amato, devo guardare cosa l'altro ha sofferto per me. Le ferite del Signore sono perenne memoria che io non sono stato amato per caso né per scherzo. Prima di credere, Tommaso ha bisogno di vedere, provare, toccare, verificare. Tommaso, uno come noi, fa fatica a fidarsi degli altri. Uno che ha dei dubbi, delle esitazioni. Uno che rimane ostinatamente a livello "terrestre". Uno che ha bisogno di infinita pazienza di Dio. Uno che tarda a arrendersi alla grazia. Ma che proprio attraverso questo lungo e tormentoso percorso scopre la trasformante presenza del Risorto, e trova le parole più semplici per dire la cosa più grande: "Mio Signore e mio Dio!".

Novena a San Barnaba apostolo

SanBarnaba San Barnaba apostolo

Quarto giorno

I. Glorioso s. Barnaba, che per la vostra particolare bontà di cuore, soavità di discorso, affabilità di tratto, unito ad una ammirabile eleganza di forme e maestà di presenza, meritaste di essere fra i discepoli di Gesù Cristo trascelti per travagliare con lui all’evangelizzamento dei popoli, indi dagli Apostoli denominato figliuolo di consolazione, e aggregato alloro collegio, poichè una voce miracolosa comandò loro di segregarvi dalla moltitudine dei credenti, insieme a Saulo con voi destinato alla conversione dei Gentili, foste poi dai Gentili medesimi così stimato, da essere tenuto poi primo dei loro Dei, ottenete a noi tutti la Grazia di fare sempre nostra delizia la pietà verso Dio e la dolcezza verso del prossimo, onde non valerci giammai dei nostri corporali vantaggi che per attendere con più d’ impegno alla santificazione della nostra anima.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

II. Glorioso s. Barnaba, che spogliato d’ogni bene terreno da voi spontaneamente portato ai piedi degli Apostoli nei primi giorni della loro predicazione, foste dallo Spirito Santo riempito dei più particolari suoi doni, per cui, straordinariamente potente in opere ed in parole, riportaste sempre gran frutto dalle vostre apostoliche fatiche, soccorrendo i Cristiani di Gerusalemme minacciati di terribile carestia, colle elemosine per vostra cura raccolto nella città di Antiochia, ottenete a noi tutti la grazia di travagliar sempre con efficacia a vantaggio dei nostri fratelli, onde assicurarci appresso Dio e quella speciale misericordia che è promessa ai fedeli misericordiosi, e quella gloria particolare che è preparata a tutti coloro che erudiscono gli altri nella giustizia.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.

III.Glorioso s. Barnaba, che dopo aver per la causa di Gesù Cristo sofferto ogni genere di persecuzioni, specialmente in Iconio ed in Listri, e versato effettivamente il vostro sangue in quella stessa Isola di Cipro che era stata da voi parzialmente beneficata con le vostre ultime predicazioni, foste nella tomba medesima singolarmente glorificato, allorquando sul tramonto del quinto secolo fu scoperto ancora intatto il vostro corpo, e dall’imperatore Zenone onorato di preziosa custodia quel Vangelo di s. Matteo che, scritto già dalle vostre mani, si trovò depositato sul vostro petto, ottenete a noi tutti la grazia di soffrir sempre con rassegnazione tutti i travagli di questa terra, onde ottenere con sicurezza i gaudi eterni del cielo.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo come era in principio ora e sempre nei secoli dei secoli.