Santo Rosario on line

Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Il Figlio di Dio è stato umiliato nel grembo della Vergine, è stato povero nel presepio, nella stalla degli animali; è stato pellegrino andando al patibolo della croce. Nulla è in grado di umiliare la superbia del peccatore quanto l'umiliazione dell'umanità di Gesù Cristo.

Novena alla Sacra Famiglia di Nazareth

La devozione alla Sacra Famiglia è una devozione confacente agli speciali bisogni della società

La società cristiana (la Chiesa) nel suo capo visibile e nelle sue membra, ha bisogno oggi di straordinari sussidi e conforti, al fine di opporre la conveniente resistenza agli urti terribili dei suoi nemici.

Ai nostri giorni il demonio, con l'abuso della scienza naturale e con il razionalismo tenta di ribellare gli animi alla santa fede, alla vera religione e a Dio.

Il mondo, abusando dell'industria meccanica, e della velocità del commercio, tenta di corrompere i cuori con l'avarizia e la smania della vanità. Le passioni carnali, abusando della licenza non infrenata e corretta dalle leggi umane, tentano con libertinaggio di costumi di sottoporre la coscienza e la ragione alla tirannia della concupiscenza.

Ora, la Sacra Famiglia, anche storicamente conosciuta, si presenta come il più perfetto ed attraente modello di una vita umile, povera e sobria. Conosciuta poi per la fede, è nata apposta per introdurre e conservare nelle famiglie cristiane queste tre virtù e con esse l'ordine, la pace e la felicità.

Giuseppe esempio di sobrietà, Maria perfetto esemplare di castità, Gesù modello divino di obbedienza, offrono alla Chiesa il mezzo sicuro ed efficacissimo per combattere strettamente nella tremenda lotta e per rimanere vincitrice. Essa educando i suoi figli con animarli all'imitazione della Sacra Famiglia, e con il fiducioso ricorso alla sua protezione, riuscirà certamente a santificare tutte le famiglie e a riportare di tutti i suoi nemici il sospirato trionfo.

Preghiera

Gesù, Giuseppe e Maria, la più nobile insieme e la più tribolata della famiglie, ora che lassù in cielo regnate gloriosa, degnatevi dì rivolgere un pietoso sguardo sopra la società umana che vive mortale su questa terra d'esilio e di combattimento, e muovetevi a compassione di noi che oppressi ormai da ogni specie di male a voi ricorriamo affannosi per essere consolati. Voi che da principio formaste la prima Chiesa; voi che provaste già quanto siano infesti e terribili i nemici che ora più che mai affliggono la società religiosa da voi originariamente rappresentata, guardate, guardate con quanta baldanza e malizia si studiano di rapirci ogni bene dell'anima e di precipitarci per la via di ogni vizio con lo spirito dell'incredulità, dell'impenitenza e dell'empietà, nell'orrendo baratro della perdizione. Guardate come essi non contenti di impedirci l'eterna felicità, ostinatamente si sforzano di toglierci anche quella temporale.

Gesù, Giuseppe e Maria, reprimete l'audacia e ponete un freno alla ferocia infernale dei nostri nemici, affinché non continuino come fanno, a pervertire il popolo cristiano, a trascinare e a sospingere le anime nel fuoco eterno.

O Gesù, o Giuseppe, o Maria, o Sacra ed amabilissima Famiglia, abbiate pietà di noi. Imprimete nel cuore dei fedeli gli esempi che voi ci deste tanto perfetti e sublimi della più sincera umiltà, della castita più angelica e del disprezzo più profondo dei beni frivoli della terra. Insegnateci soprattutto la sottomissione e l'obbedienza ai nostri superiori legittimi e l'esatta osservanza delle leggi divine, ecclesiastiche e delle giuste leggi civili. La lotta odierna, o sacrosanta Famiglia, voi la vedete quanto sia aspra, ed estremamente pericolosa per noi.

Venite dunque, venite presto in soccorso della misera società; voi difendeteci, voi salvateci, così sia.