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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Ricordati che ci sono tre specie di orazione: l'orazione mentale, quella vocale e quella manuale. Della prima è scritto: "L'orazione di colui che si umilia penetra i cieli" (Sir 35,21). Della seconda parla il Salmo 87,3: "La mia orazione entri al tuo cospetto". Sulla terza l'apostolo Paolo dice: "Pregate senza interruzione" (1Ts 5,17). Non cessa mai di pregare, colui che non cessa mai di compiere il bene.
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Antiche meditazioni alla Madonna Addolorata



Addolorata

9. Maria nella sua Purificazione.



« La donna che avendo concepito partorirà un maschio, sarà immonda per sette giorni... L'ottavo giorno sarà circonciso il bambino, ed essa per trentatrè giorni ancora rimarrà nel sangue della sua purificazione. Non toccherà nulla di santo, e non entrerà nel santuario, fino a tanto che non siano colnpiuti i giorni della sua purificazione... Compiuti che siano questi, porterà all'ingresso del tabernacolo della testimonianza un agnello di un anno per l'olocausto... Che se ella non ha il modo di potere offrire un agnello, prenderà due tortorelle ovvero due colombini... ed il sacerdote farà orazione per essa, e così sarà purificata ». Ecco la legge che riguardava direttamente Maria, e il Vangelo dice che ella vi si conformò pienamente. « E venuto il tempo della purificazione di lei, secondo la legge di Mosè, portarono Gesù in Gerusalemme affine di presentarlo al Signore... e per fare l'offerta, conforma sta scritto nella legge del Signore di un paio di tortore o di due colombini. E come pensare che la Madre del Verbo fatto carne nelle sue viscere e fattosi soggetto ad ogni giusta legge, volesse sottrarsi lei alla legge, che si era professata l'ancella del Signore? No, non era supponibile che la divina Madre non fosse la più fedele imitatrice del divino suo Figlio.

Ma non so qual sentimento umanamente sdegnoso dell'animo nostro prova ripugnanza nel vedere la Vergine Madre frammista alle immonde madri d'Israele, che forse nello stesso momento erano accorse al tempio per rientrare in santo, dopo partoriti figli immondi di peccato originale, e forse anche delle colpe attuali dei loro genitori! La Madre immacolata del Figlio di Dio, alla quale avevano dato l'ultima perfezione di purezza e santità la concezione ed il parto dell'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, andarsi a mescolare fra tanta immondezza! E non è questo un abbassarsi troppo, un degradarsi? «Certo che se ci pregasse un servo od una persona qualunque di deguarci di scendere sino a lui, un tacito orgoglio ci direbbe, non andare, chè degradi te stesso: ne va del tuo onore», e troveremmo mille pretesti per non accondiscendere all'inferiore. Anzi il nostro orgoglio giunge talora sino a farci vergognare di stare alla pari con gli inferiori persino negli atti di culto pubblico in chiesa: quando non si va più in là da reputarci soli degni dei diviní favori, perchè ci crediamo giusti e mondi, mentre tutti gli altri reputiamo immondi e malvagi, come faceva il celebre Fariseo riguardo al povero Pubblicano.

Oh quanto aliena era l'umile Vergine da questi sentimenti mondani! Non cercò pretesti per esimersi dalla legge del Signore, non riputò nè umiliante per sè, nè disonorevole l'adempimento della divina volontà. Non credette essere cosa indegna del suo grado e della sua purezza l'accostarsi al santuario confusa con le altre povere donne del popolo, ella che in tutto voleva essere conforme al suo Figlio venuto in terra proprio per cercare i peccatori e sacrificarsi per essi. Chi sa quanto avrà pregato Maria per quelle povere madri, affinchè restassero purificate anche spiritualmente, mentre lo erano legalmente: ella che aveva detto di sè con tanto sentimento: Dio ha riguardato la bassezza della sua serva!

O amabilissima Vergine Madre di Dio, di quanto rimprovero mi è la vostra condotta, dalla quale troppo differisce la mia. Mi stimo un modello di virtù, e guardo tutti gli altri dall'alto in basso, quasi per degnazione, e mi illudo che con questo finemente mondano sentimento, io piaccia a Dio e meriti i suoi favori! Ah miserabile orgoglio! Quanto me ne dovrei vergognare! Ma non me ne vergogno, ci tengo anzi! Cara Mamma mia, non mi rimproverate solamente, ma pregate per me Iddio che mi faccia capire la verità, sicchè abbomini me stesso me un sepolcro imbiancato che sono. Detesterò da vero cristiano la sottile superbia della santità falsa, non preferendomi mai a nessuno, nè cercando privilegi ed esenzioni.

ESEMPIO. La fervida devozione di S. Gabriele dell'Addolorata alla Ss.ma Vergine produsse in lui un sentimento tale di umiltà, che non solo non si preferì mai ad alcuno dei suoi Confratelli, non solo subì come cose naturali tutte le umiliazioni consuete del suo Istituto, ma si meravigliava come mai gli altri lo sopportassero, e pregava i Superiori che non gli risparmiassero rimproveri e correzioni. Una volta chiese al suo direttore di portare la catenella per ossequio a Maria Addolorata. Il direttore glielo concesse, ma a condizione che se la mettesse fuori sopra l'abito, e così andasse in pubblico per il convento. Il Santo lo fece senza esitare, e per tutto quel giorno si succiò i sarcasmi e le risa dei suoi Confratelli, e lungi dall'adontarsene, ci godeva tanto, che sembrava andare a nozze. Ecco quale umiltà ispira la sincera devozione a Maria Addolorata.

PREGHIERA. O Gesù esemplare e premio della vera umiltà, quanto sento di disgustarvi col mio cuore orgoglioso e superbo! Deh non infliggete a me la pena comminata ai pari miei, quella cioè che disse la vostra Madre SS. ispirata dallo Spirito vostro: « Disperse i superbi nel pensiero del loro cuore: ha deposto dal trono i potenti! ». No, caro Gesù, per intercessione di questa vostra umilissima Madre, non mi rigettate dal vostro cospetto, abbiate compassione della mia febbre frenetica, e curatela, concedendomi quella vostra vera umiltà che fa disprezzare se stessi, per amare Dio sopra ogni cosa, e prodigarsi per il sollievo del prossimo. Così sia.

OSSEQUIO. Per amor di Maria non mi preferirò mai ad alcuno, per quanta ragione mi sembri di avere di giudicarlo sinistramente.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it