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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Un solo peccato mortale merita l’inferno: che sarà di me se morissi in tale stato?
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Antiche meditazioni alla Madonna Addolorata



Addolorata

5. Maria nella grotta di Betlemme.



Mentre Maria con amore ineffabile, e rammarico insieme per non potere fare di più, prestava al Bambinello le sue cure materne, libera com'era da ogni incomodo di puerperio, perchè il suo parto era stato al tutto miracoloso, si fecero sentire da non molto lungi dalla grotta voci celesti inneggianti a Dio, che cantavano. « Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini del divin beneplacito. Una schiera della milizia celeste si era unita all'Angelo, che aveva annunziato la nascita in Betlemme del Salvatore, il Cristo del Signore, ad alcuni pastori, che vegliavano di notte a custodia del loro gregge. Infatti dopo poco ecco questi pastori, che pieni di santo entusiasmo e fervida devozione, venivano a porgere i loro omaggi al Bambinello in fasce giacente nella mangiatoia. Maria e Giuseppe li accolsero con tenerezza, il Bambino sorrise loro dal povero giaciglio, e dalle labbra dei santi parenti del Neonato intesero quanto occorreva per completare l'annunzio dell'Angelo: dettero ed adorarono Iddio Bambino.

Di Maria ci dice il sacro testo, che « tutte queste cose riponeva insieme per custodirle nel suo cuore. Quanta parte dell'animo di Maria ci rivelano queste parole! La Vergine Madre è mente e cuore tutta occupata nei misteri ineffabili che stanno accadendo attorno al Verbo incarnato, dal giorno dell'annunzio che ella stessa ne aveva ricevuto dall'Angelo, sino a questa notte risplendente di tanta luce celeste. Quanta impressione hanno fatto nell'anima sua quegli eventi, qual orma indelebile vi hanno lasciato! Maria con la mente e col cuore vive più in Dio che in se stessa, e per la sua altissima abituale contemplazione non vede che Dio, non ama che Dio, il quale ha voluto farsi suo Figlio, ha voluto aver bisogno delle sue cure materne! Tale intima unione con Dio la ricolma di quel gaudio vero, che trova quaggiù il suo maggiore alimento nelle amarezze della tribolazione. Come il suo Bambino per esser già beato comprensare nell'anima sua umana, sente pur nondimeno tutta l'acerbità del sacrificio del quale è già all'Introito su quella pungente cuna; così Maria soffre, sospira, geme bevendo le prime stille dell'amaro calice, che le è riservato. Povertà estrema, disagi d'ogni genere, sofferenze, del caro Pegno del suo amore divino ne angustiamo il cuore, sicchè ella debba ripetere con fa sposa dei Cantici: Fasciculus myrrhae dilectus meus mihi, inter ubera mea commorabitur. Il mio diletto è per me: fragrante ed amaro come un fascetto di mirra, ma me lo stringerò sempre al petto con ardente amore! Impenso studio per adempiere tutti i suoi doveri materni, sì da rendere meno disagiato al caro Bambino quel tugurio da bestie; zelo indefesso per adempiere il suo ufficio di Corredentrice, facendolo conoscere ed amare da quei pastori, che per primi vengono a visitarlo, e da altra gente povera che mossa dalla fama del lietissimo evento, viene a vederlo. Altro che le sentimentali dolcezze, che cerchi tu, anima mia, nella poca orazione che fai! Altro che la falsa tranquillità che tu vai cercando col pretesto di pensare a te sola, per la vana lusinga di contemplare le cose di Dio! Vergognati di nascondere il più dannoso egoismo sotto le parvenze di devozione! Amore sincero a Dio ci vuole, amore vero al prossimo. Non cercare la tua quiete sia pure spirituale; ma il patire è l'essere disprezzato e perseguitato come lo fu il Figlio di Maria; non ozio ed imperturbabilità, ma studio di procurare la salute del prossimo, dar tutte le cose proprie e tutto te stesso per l'altrui salute: Impendam et superimpendar ipse pro aninmbus vestris: ogni cosa mia e tutto me stesso debbo spendere per adempiere i miei' doveri, quantunque più ami, e meno sia amato dagli altri.

Vergine generosissima, che con tanta magnanimità adempite per amor di Dio i vostri sovrumani doveri, compatite la mia pusillanimità, e la grettezza del mio cuore, che nemmeno un dito vorrebbe muovere per la gloria di Dio: ed impetratemi dal vostro divino-Figliolo quella studiosa diligenza nel bene operare, che è propria di tutti i veri amanti di Dio.

Fuggirò come peste l'accidia e l'amor del quieto vivere, per adempire ogni mio dovere.

ESEMPIO. S. Elisabetta d'Ungheria, sposa piissima di Ludovico conte di Turingia; fin da bambina nutrì singolare spirito di cristiana pietà, e devozione affettuosissima a Gesù sofferente ed a Maria Addolorata. I patimenti dell'uno, i dolori dell'altra formavano il pascolo prediletto dell'anima sua, che pareva assetata di prodigarsi tutta in opere di misericordia a soccorso di tutti i bisognosi. Ma mortole il marito nella Crociata di Federico II, le toccò di esperimentare per sè e per i suoi bambini la più squallida miseria. Cacciata con essi al lato dal suo castello, senza tetto, senza pane, senza vesti, dovette ridursi in un tugurio fra lo strame, e stendere quella sua mano tanto benefica, a chiedere un tozzo di pane per i suoi figlioletti! Ma la generosa imitatrice di Maria, non imprecò nè contro Dio, nè con. tro gli uomini, ma dividendo il suo tempo tra la cura dei suoi bambini egli esercizi di devozione, sostenne eroicamente la prova, finchè piacque a Dio di mettervi fine. Così conviene diportarsi chi vuol essere vero devoto di Maria Addolorata.

PREGHIERA. Vergine santissima Madre di Dio, che con tanto costante rassegnazione adempiste tra la povertà e lo squallore l'officio di Madre del Bambino Dio, senza mai affievolire la vostra materna diligenza; senza mai lamentarvi delle divine disposizioni a vostro riguardo, senza mai invidiare gli agi e le pompe dei mondani, otteneteci dal Datore di ogni bene, un po' di questo vostro spirito di diligente- rassegnazione, che ne sostenga e ne conforti nelle angustie della vita, perchè mai perdiamo il santo fervore nel servizio di Gesù, e nello studio d'imitare voi, nostra dolcissima Madre. Così sia.

OSSEQUIO. In onore di Maria Addolorata porgete conforto e soccorso alle persone povere e tribolate.



Fonte: www.preghiereagesuemaria.it