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Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Spesso si usa dire a persone buone: "Prega per me, che sono un povero peccatore". Certo, chiedere che si preghi per noi, è umiltà. Eppure c'è pericolo che vi s'insinui la pigrizia, aspettandoci da un altro ciò che è invece dovere nostro.
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Antiche meditazioni alla Madonna Addolorata



Addolorata

16. Maria nell'adorazìone dei Magi.



Non passò molto tempo che nella romita casetta di Betlemme accadde un avvenimento inaspettato per Maria e Giuseppe, ma atteso e preparato dal divino Fanciullo. Una luce smagliatite da vincere quella del sole si diffuse dall'alto nell'abituro, ed ecco che tre grandi personaggi accompagnati dal loro seguitoerano alla porta, e chiedevano di entrare. Maria accorre, li introduce ed accanto a lei è il Fanciullo che festeggia i venuti, e fattosi prendere in braccio dalla mamma, si siede sopra le sue ginocchia, e da quel trono di misericordia, con maestà divina rìceve quei suoi chiamati, ne accoglie le adorazioni, ne riceve con ineffabile compiacenza le offerte e gli omaggi.

Intrantes domum invenerunt puerum cum Maria matre eius: et piocidentes adoraverunt eum ». Erano i Magi, venuti per divina chiamata ad offrire il loro omaggio al nato re dei Giùdei. Maria, come in altri fatti dell'infanzia di Gesù, dovette essere la depositaria delle loro narrazioni, che conservò fedelmente nel cuore suo, per confidarle a suo tempo agli Evangelisti. Avevano visto in Oriente una stella singolare: dando intelligenza chi aveva dato il segno, conobbero che questo era un avviso di Dio, perchè andassero ad ossequiare il neonato re promesso ai Giudei: videro, credettero: vennero a Gerusalemme, ma restarono meravigliati, che nessuno in questa città sapesse dire loro: Ove fosse il testè nato re dei Giudei. Ebbero udienza da Erode, e si avvidero che la loro domanda lo turbava ed imbarazzava: tesero da lui l'oracolo di Michea che additava Betlemme come il luogo donde doveva venire il Messia; con tutta semplicità, palesarono a quello scaltro re il tempo dell'apparizione, e si misero tosto in viaggio per Betlemme, ed ecco che con loro indicibile gaudio vedono la stella vista in Oriente star sopra quella casipola ove erano entrati, già illuminati dalla vera fede ché quel Fanciullo non era semplicemente un re, ma Dio fatto uomo: Et procidentes adoraverunt eum!.

Cerca, anima mia, di pentrare nel cuore di Maria santissima, per indovinare i sentimenti sublimi di fede, di ammirazione, di gaudio ineffabile, constatando con occhi e mani la divina potenza del suo Gesù, la grandezza incomprensibile di quel Fanciullo che si nascondeva fra tanta povertà ed umiltà: Ella dovette esclamare un'altra volta: Ha fatto cose potenti col suo braccio; ha confuso i superbi nei pensamenti della loro ment? e del loro cuore! ». Ecco i potenti ed i sapienti, ecco i grandi che prostrati nella polvere baciano le vestigia dell'umiliato Figlio di Dio!.

Avrà pensato l'umile Maria che alle primizie dei Gentili Gesù si donava per mezzo di lei? Sulle ginocchia della sua Madre Gesù nel cuore accoglieva i primi nostri padri nella fede: Invenerunt puerum cum Maria? Sì, che se ne avvide Maria, ed ella stessa dalle manine di Gesù ricevette i doni dei Magi: oro, incenso e mirra; e comprese che del significato mistico di essi toccava a lei la sua parte. Dell'oro, perchè Farebbe anche lei riconosciuta, lodata ed amata come Madre di Dio; dell'incenso, chè tutti i veri cristiani avrebbero implorato con fervide preci la sua intercessione presso Dio: Vultum tuum deprecabuntur omnes divites plebis. Ma più che alle altre due cose, Maria ha parte nella mirra, che quì ricompare quasi per dirci, che l'Incarnazione del Verbo e la divina Maternità di Maria saranno condite di amarissima mirra: costeranno al Figlio ed alla Madre dolori indicibili. « Eccomi al monte della mirra, ed al colle dell'incenso », dice Maria; quanta fragranza, ma quanta amarezza! Quella conforta, ma questa fa soffrire. Sia fattala volontà di Dio, e pgichè per la_ salute del mondo è necessario, eccomi pronta a tutto!

O Vergine santissima, per cui mezzo meritammo di ricevere la salute nostra, il nostro Salvatore Gesù, fateci generosi sentimenti.

Offrirò a Maria un fascio di mistica mortificandomi nella mia voglia più prepotente.

ESEMPIO. Il beato Vincenzo Pallotti fondatore di un Istituto di sacerdoti mìssìonari, era come tutti i Santi devotissimo dei misteri della vita di Gesù Cristo e della santissima sua Madre Maria. Con ispeciale affetto venerava il mistero dell'Epifania, e per celebrarlo con tutta la grandiosità del suo significato, istituì un solenne ottavario tutto impiegato nella celebrazione di Messe nei vari riti cattolici, in prediche nelle diverse lingue del mondo, ed in altri esercizi di religione. In quest'ottava il Beato raddoppiava i suoi fervori, le sue mortificazioni, la sua atti. vità a salute delle anime, sicchè offriva di se stesso al santo Bambino un'ostìa vivente, santa, ragionevo. le, accettissima al Signore. Gesù gradiva lo zelo del suo servo, e Maria santissima. tanto se ne compiaceva, che gli ottenne da Dio i più segnalati favori. Onoriamo così il mistero dell'Epifania.

PREGHIERA. O Gesù re dei secoli, cui si deve l'omaggio di tutte le genti, che avete ricomprate a prezzo del Sangue vostro d'infinito valore, accettate l'umilissimo omaggio che io vi presento di tutto me stesso, di tutte le cose mie, di tutto il mio cuore lo so, è un'offerta punto degna di voi; ma voi per intercessione di Maria sempre Vergine vostra Madre, arricchitemi con l'oro della carità, profumatemi con l'incenso delle buone opere, purificatemi con la mirra della mortifica. zione, e diventerò per vostra grazia cosa grata a voi. Così sia.

OSSEQUIO. Fate tre atti di virtù in onore di Maria, ed offriteli a Gesù per le mani di lei.



Fonte: www.preghiereagesuemaria.it