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Giovedi, 28 marzo 2024 - Misteri luminosi - San Castore di Tarso ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Rinnoviamo con frequenza questo pensiero nella nostra mente e fuggirà da noi la voglia di peccare.
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Antiche meditazioni alla Madonna Addolorata



Addolorata

11. Ancora la profezia del vecchio Simeone.



Questa profezia di un profeta del Nuovo Testamento, non è soltanto riguardo a Maria un annunzio puro e semplice di ciò che sarà, ma contiene altresì in linee grandiose i motivi dei futuri eventi, quasi per acuire e calcare la spada mistica che trapassa acerbo dolore l'animo di Maria.

Il Figlio di Amos aveva già predetto che il futuro Messia sarebbe stato un sasso d'inciampo ed una pietra di scandalo alla casa d'Israele, un laccio di rovina ai cittadini di Gerusalemme, ed ora che la promessa è avvenuta, il Messia si è presentato al suo santo tempio secondo la promessa di Dio per Malachia, Simeone ispirato dallo Spirito Santo manifesta anche la parte terribile dell'antica profezia: Costui è posto a rovina e resurrezione di molti! Se pur c'è da dubitare, se gli astanti abbiano compreso le dolenti parole del profeta, non c'è dubbio che non le abbia capite Maria, arricchita da Dio di singolare lume di fede. Dunque, deve aver ella detto dentro se stessa, questo mio Bambino, che è il desiderato di tutte le genti, l'aspettazione del mio popolo, sarà di rovina a molti? Dunque, il massimo dono di Dio, sarà convertito dalla malizia umana e diabolica in occasione di danno irreparabile? Dunque questo caro pegno delle mie viscere sarà l'occasione di rovina irreparabile per i miei fratelli, per i miei connazionali? Oh terribile fatto, che sembra vincere l'amore di Dio nel dare al mondo il suo Figlio unigenito. Ma la fede illuminata di Maria non si smarriva nel mistero; adorava gl'imperscrutabili giudizi di Dio, detestava con orrore la malizia umana; compassionava e pregava per i peccatori che potevano ancora rimediare alla disgrazia con la penitenza; scongiurava Dio suo figliolo ad applicare anche a costoro i meriti della sua Redenzione; ma quanto soffriva pèr l'ostinazione di coloro, che invece di ricorrere a colui che è propiziazione per i nostri peccati, preferivano rimanersene nelle tenebre sotto il dominio del diavolo! Quale abbondante messe d'inesauribili amarezze per il cuore immacolato di Maria!

Rifletti un po', anima mia, se non sia il caso di riconoscere che anche tu sii nel numero di coloro che esacerbano questo dolore della Madre di Dio. Sei proprio sicura di non essere fra coloro per i quali Gesù è una pietra di scandalo? Scruta i tuoi sentimenti, esamina le tue opere e le tue aspirazioni. Tu ti glorii di essere cristiana, tu dici di volere un gran bene a Gesù, di gloriarti del suo nome. Va tutto bene, ed avresti un grande fondamento di sperare che Gesù sarà per te causa di salute eterna. Ma perchè dunque tu aspetti da lui quasi esclusivamente prosperità temporale, raggiungimento dei tuoi scopi ambiziosi, favori e consolazioni in questa vita? Perchè ti fa ribrezzo Gesù flagellato, coronato di spine, insultato, crocifisso; specìalmente quando egli ti si avvicina per farti parte delle sue pene, dei suoi obbrobri? Non saresti, per tua disgrazia, di coloro che si scandalizzano di Gesù, ed inciampano su questa pietra, che diviene per loro pietra di scandalo? Se ci pensi bene troverai che c'è per te molta ragione di temere!

O Maria addolorata, per la stoltezza di tanti riottosi che si scandalizzano del vostro Figliolo, rivolgete a me gli occhi vostri materni e compassionevoli; non vi disgustate del mio sentimento più mondano che cristiano; ma impetratemi dal vostro caro Gesù luce e grazia che mi faccia piacere le sue umiliazioni ed i suoi dolori, sì che egli abbia ad essere per me causa di resurrezione.

Col sentimento e con la pratica della vita uscirò fuori dal mondo corrotto e corruttore, amando ed attuando in me l'obbrobrio e la mortificazione di Gesù Cristo.

ESEMPIO. S. Giovanni della Croce, Dottore mistico, dalla sua fervida devozione a Maria santissima ritrasse tanta fame e sete di patire, che quasi non bastandogli le gravi fatiche, contradizioni, umiliazioni e carcere, che gli costò il suo zelo per la riforma del Carmelo, vi aggiungeva mortificazioni asprissime per suo conto, ed una volta che Cristo gli apparve, e gli propose di chiedergli un qualche premio per tanto bene operato, per tanti sermoni recitati, per tanti scritti vergati, rispose: « Signore, non desidero altro che patire ed essere disprezzato per amore vostro: Patti et contemni pro te! » Ed il Signore lo esaudì, che dovette gustarsi la sua croce a secco (com'egli la chiamava) sino alla morte. Questa fame e sete di patire è la caratteristica della vera devozione al Crocifisso ed all'Addolorata.

PREGHIERA. O amabilissimo Gesù, quanto desidero che mi siate davvero Gesù; ma la mia sensualità, la mia superbia tentano di rendervi per me una pietra d'inciampo, un'occasione di scandalo! Infelice che io mi sono! Chi mi libererà da questi cattivi fomiti di rovina? Non altro che la grazia di Dio per i meriti vostri, o caro Gesù. E questa grazia imploro supplichevole da voi, o Redentore dolcissimo, anche per i meriti e l'intercessione di Maria Addolorata. Concedetemela, o Signore Gesù, e siate così per me causa di salute eterna. Così sia.

OSSEQUIO. Mortificate quei sentimegti che sono Gesù e di Maria.



Fonte: www.preghiereagesuemaria.it