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Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco:Maria SS. non gradisce gli ossequi di quelli che vogliono continuare a vivere in peccato.
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Settembre, mese dedicato alla Madonna Addolorata



Addolorata

3 settembre: Smarrimento di Gesù.

« I genitori di Gesù andavano ogni anno a Gerusalemme pel dì solenne di Pasqua » (t). La legge prescriveva che tutti gli Israelili maschi dimoranti in Palestina si presentassero al tempio del Signore tre volte l'anno, cioè a Pasqua, Pentecoste e per la festa delle Tende. Le donne non erano obbligate, ma S. Luca qui ci fa sapere che Maria soleva per Pasqua almeno accompagnare il suo Sposo S. Giuseppe. Era un viaggio di tre o quattro giornate, chè da Nazaret a Gerusalemme correvano cento dieci chilometri. « E quando Gesù fu arrivato a dodici anni, essendo essi andati a Gerusalemme secondo il solito di quella solennità, allorchè, passati quei giorni, se ne ritornarono, il fanciullo Gesù rimase in Gerusalemme: e non se ne accorsero i suoi genitori ». Per intendere questo, ricordiamo che il fanciullo ebreo arrivato a dodici anni diventava « figlio della legge » cioè obbligato alla sua osservanza. Gesù come figlio dell'uomo, era in questo caso, ma come Figlio di Dio venuto a liberarci dal giogo di quella legge di condanna e di timore, doveva incominciare l'opera sua di maestro per condurre soavemente gli schiavi alla libertà di figli.

In far questo Gesù non dipendeva da nessun uomo, era la missione che aveva dal Padre, e da lui solo dipendeva nell'eseguirla. Perciò credette bene di non tener conto di Maria e di Giuseppe, sottraendosi nascostamente a loro, per cominciare a dodici anni il suo insegnamento.

Maria e Giuseppe si riunirono alla carovana di ritorno ciascuno al suo gruppo, questi a quello degli uomini, quella col gruppodelle donne, pensando ciascuno che Gesù fosse coll'altro, come sino a dodici anni avrebbe potuto fare, oppure che si fosse unito al gruppo dei giovani. Si camminò per tutto il giorno, ed alla sera nel ricovero Maria e Giuseppe si riunirono: ma quale sussulto al cuore di Maria quando si avvide che Gesù non era con Giuseppe! Si aspettò con ansia per qualche tempo, ma Gesù non si vedeva: si prese voce dai compagni di viaggio, ma nessuno ne sapeva nulla! Ahimè, che cosa sarà successo?

Il cuore della tenerissima madre è in tumulto; l'animo rimescolato dalla costernazione non sa proprio che si pensare, e piange aggitata e dolente. L'avranno preso coloro che ne vogliono la morte? Gli sarà avvenuta qualche altra disgrazia? Ma di questi ed altri simili motivi di ansia, Maria ha ben presto ragione, consapevole com'è della divinità del suo Figliolo, cui non c'era da temere che gli accadesse qualsiasi cosa imprevista, non predisposta ed ordinata da lui. Certo, diceva fra sè, egli si è sottratto da noi volontariamente! Ma perchè ci ha fatto così? Che la nostra devota servitù non gli piacesse! Che egli veda come il mio amore per lui non sia quale dovrebbe essere? Che io abbia mancato ai miei doveri verso di lui!... Chi sa?... Ma la purissima coscienza non la rimproverava di cosa alcuna. Chi vuol intendere il dolore di Maria in questa occasione deve riferirsi ad una di quelle prove mistiche, di aridità, oscuramento interno, abbandono da parte di Dio, pena inenarrabile, alla quale le anime più sante e più pure sono talora sottospote dallo Sposo celeste... Così solo si può avere un'idea del dolore di Maria nello smarrimento del dilettissimo Figlio.

E tu, anima mia, non ti sentii confusa che questa volta non sei capace neppure d'intendere il dolore della Vergine santissima? Anche tu ti trovi inaridita nelle cose spirituali, anche tu cerchi invano un poco di entratura nell'orazione, e non ti riesce a trovare Iddio, perchè la tua men'.e è troppo occupata in frivolezze e cose mondane. Non ardire di confondere questa tua diEsipazione ed insensibilità con l'abbandono mistico: il fatto che tu non ne provi nè dolore, nè dispiacere ti deve far tremare. Pensa bene che c'è un abbandono di Dio che vuol essere principio della rovina totale dello spirito. Quante volte tu l'hai meritato questo abbandono con le Sue negligenze nel servizio di Dio. Su via, scuoti il tuo torpore e cerca Dio con dilìgenza ora che è tempo.

Vergine santissima, tanto angustíata per la momentanea assenza del vostro Diletto, insegnatemi a ricercarlo con voi, e tenermi sempre unito a lui.

Non lascierò mai la santa orazione, per quanta aridità possa trovarci, ma mi umilierò in me stesso, cercando di rimuovere tutti gli impedimenti che dipendono da me.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it