Santo Rosario on line

Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Santa Teresina di Lisieux:Sono sicura che nostro Signore non abbia parlato agli apostoli con le sue istruzioni e la sua presenza sensibile, diversamente da come parla a noi con le buone ispirazioni della sua grazia.
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Settembre, mese dedicato alla Madonna Addolorata



Addolorata

28 settembre: Lanciata al Costato di Gesù.

Spirato Cristo fra gli strazi della croce, la scena del Calvario si muta. È l'ora nona, e le tenebre, persistite sino allora, si diradano alquanto, sicchè un pallido sole illumina il morto Crocifisso di mezzo, e gli ancora spasimanti crocifissi ai lati.

Il Centuriore raccoglie il suo picchetto, ripetendo: «Veramente costui era figlia di Dio! »: « Costui era veramente un giusto!» e se ne torna coi suoi soldati al preside, per rendergli conto dell'accaduto. « E tutta la turba di coloro che si erano raccolti a questo spettacolo, ed avevano osservato quanto era avvenuto, percuotendosi il petto ritornavano in città ». Gli Scribi ed i Farisei non avevano aspettato quel momento per ritornarsene dispettosi e sconcertati ai loro capi, e dir loro che quell°odiato Nazzareno diventa in morte per essi più terribile, che mai fosse stato in vita!

Maria con le compagne e Giovanni ora possono farsi più appresso alla croce, baciare i piedi trafitti di Gesù, abbracciarne gli arti inferiori, mescolare le loro lacrime al sangue raggrumato della Vittima divina. Per le altre Marie, e per Giovanni era quello il dolore senza speranza che bacia il cadavere della persona amata senza lusingarsi di rivederla mai più viva in questo mondo.

Non così per Maria che ne aspettava con assoluta certezza la prossima resurrezione: ma questa fede perfetta, questa speranza fermissima, non diminuiva il suo dolore, più che non lo diminuisse a Gesù la visione beatifica che sempre aveva.

Considera con questo sentimento la Madre di Dio, che immersa in profondo sublime do. lore mistico, si tiene abbracciata come può al Figlio rimasto lì freddo, inerte cadavere; quanti baci imprime su quelle divine carni, ancora proprie personalmente di Dio; con quante lacrime le bagna, ripetendo con David: « Oh Figlio mio, Gesù, oh Gesù Figlio mio! Chi mi avesse concesso di morire io per te, Figliolo mio! ».

Ma ecco un nuovo picchetto di soldati sopraggiunse a passo di marcia, armato di tutto punto, recando anche spranghe di ferro. Che vengono a fare? Quale nuova carneficina intendono compiere? Maria trema tutta e rabbrividisce al vederli.

Si stacca, dall'amplesso del dilettissimo estinto, chè non ignora il barbaro costume del crurifragio applicato spesso ai crocefissi, che stentassero a morire, quando si avesse urgenza di torgli via. Trepida quindi pel suo Gesù, che gli si voglia fare quest'ultimo spregio. Quale raccapriccio al veder spezzate le gambe ai due ladroni ancora visibilmente vivi.., eccoli quei feroci soldati al Crocifisso di mezzo, l'osservano attentamente, lo palpano è morto! Non occorre far la fatica di spezzargli le gambe. Ma uno di essi volendosi meglio assicurare che il Crocifisso fosse proprio morto, gl'immerge la punta della lancia nel costato tra costa e costa, ne fora la pleura -giungendo sino al cuore: ed oh miracolo! quantunque il ferito non dia più alcun segno di vita, pur ritratta la lancia esce da quell'apertura sangue ed acqua: sangue vero e fluido, acqua naturale, non un umore prodottosi per malattia nella pleura. Colui che-vide con i suoi occhi, Giovanni, sente il bisogno di corroborare la verità del fatto con la sua speciale testimonianza di Evangelista.

Questa volta non è più il Figlio che senta il taglio e la puntura della lancia, chè l'anima sua, vincitrice della morte e dell'inferno, è scesa laggiù nel limbo dei santi Padri, ove da secoli l'attendevano tutti coloro che speravano nella sua Venuta. Anche S. Giuseppe ivi lo ,aspettava, anche il buon Ladrone ebbe ivi con tutti gli altri eletti la visione beatifica. Mai voi, o Maria, sentiste allora l'acerbità di quella lancia penetrante sino all'anima vostra; chè non avrebbe potuto arrivare alle viscere esanimi del Figlio, se non trafiggendo l'anima vostra: e per fermo esalato che ebbe lo spirito il vostro Gesù, l'anima di lui non potè più sentire la ferita della lancia; mentre l'anima distaccarsi da là. Oh cara Madre mia, me la grazia che mai mi distacchi dal Cuore ferito di Gesù, per bere ivi l'acqua della salute, e soffrire anch'io per le tante offese che a lui ed a voi si fanno dagl'ingrati.

Raccolti tutti i miei sentimenti nel Sacro Cuore di Gesù, mi eserciterò in atti di amore per tanta sua bontà, e di dolore compassivo per le troppe offese che gli si fanno dai peccatori.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it