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Venerdi, 29 marzo 2024 - Misteri dolorosi - Santi Simplicio e Costantino ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Un uomo ricco di Delhi, parlando della nostra Congregazione, ebbe a dire: « Quanto è meraviglioso vedere le Sorelle, libere da tutto ciò che è profano... nel ventesimo secolo, quando si ritiene che tutto è sor­passato tranne quello che è di moda ». Attenetevi a questi semplici modi di essere poveri: riparandovi da sole le scarpe, eccetera... amando la povertà come amate vostra madre.
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Meditazioni di Quaresima



Quaresima

Martedì della seconda settimana di Quaresima

Isaia 1,16-20 Imparate a fare il bene, ricercate la giustizia

Salmo 49,8-17
8 Non per i tuoi sacrifizi ti farò rimproveri, chè i tuoi olocausti son sempre davanti a me. 9 Ma io non no bisogno di prendere i giovenchi dalla tua casa, nè dalle tue greggi i montoni. 10 Perchè miei son tutti gli animali della foresta, i giumenti sui monti e i buoi. 11 conosco tutti i volatili del cielo, e la bellezza del campo è a mia disposizione. 12 Se avessi fame, non lo direi a te, poichè mio è il mondo e quanto lo riempie. 13 Mangio io forse carne di tori, e bevo sangue di montoni? 14 Immola a Dio un sacrifizio di lode e compi così verso l'Altissimo i tuoi voti. 15 E invocami nel giorno della tribolazione, e ti libererò e mi renderai onore». 16 E al malvagio dice Iddio:«Perchè vai tu parlando de' miei precetti, e ti rechi alla bocca il mio patto, 17 [mentre] hai in odio la correzione e ti getti le mie parole dietro le spalle?

Matteo 23,1-12 Non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.

STARE CON GLI ULTIMI

Parola di Dio
"Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.

Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dagli uomini: allargano i loro filattèri e allungano le frange; amano posti d'onore nei conviti, i primi seggi nelle sinagòghe e i saluti nelle piazze, come anche sentirsi chiamare 'rabbì' dalla gente:" (Mt 23,1-7)

Riflessione
Due tendenze si contendono il cuore e l'esistenza di ogni uomo: il consumismo e la solidarietà.

Il consumismo rende l'uomo vorace, inquieto, mai saturo davanti a una mensa sempre più imbandita e chiuso verso i tanti Lazzari che bramano racimolare almeno qualche briciola.

La solidarietà, specie con gli ultimi e con chi è privo di tutto nasce dalla propria apertura d'animo.

È resa possibile dalla capacità di saperci imporre una certa sobrietà e austerità sul cibo, sul vestito, sul divertimento, per investire in dono ciò che spesso va sprecato in una deludente ricerca di evasione.