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Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:La vostra conversazione deve abitualmente essere condita con moderata allegria. Comportiamoci bene con tutti e con più tenere dimostrazioni verso coloro che hanno più bisogno di noi.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

SECONDA PAROLA: OGGI SARAI CON ME IN PARADISO


Parola di Dio
"Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e anche noi!». Ma l'altro lo rimproverava: «Neanche tu hai timore di Dio e sei dannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male». E aggiunse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso»" (Lc 23,39-43).

"Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: «Costui riceve i peccatori e mangia con loro». Allora egli disse loro questa parabola: «Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione»" (Lc 15,1-7).

Per la comprensione
- Matteo e Marco scrivono che tutti e due i malfattori crocifissi con Gesù Lo insultavano. Forse in un primo momento tutti e due i condannati insultavano Gesù; ma poi uno, colpito dal comportamento di Gesù, incomincia a riflettere e cambia atteggiamento. Solo Luca, evangelista della misericordia del Signore, riporta l'episodio del buon ladrone.

Secondo Luca tutti e due i condannati chiedono la salvezza a Gesù; ma uno lo fa insultando e imprecando, l'altro pregando e confessando le proprie colpe.

Rifletti
- Gesù aveva detto: "Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori" (Mt 9,13). Sta morendo sulla croce proprio per ottenere la salvezza ai peccatori e vuole subito iniziare a esercitare la sua missione di salvatore a beneficio di uno crocifisso come Lui.

- Il buon ladrone è colpito profondamente dal comportamento di Gesù. Sicuramente aveva sentito parlare di Lui; sapeva che aveva fatto del bene a tutti, che era stato sempre misericordioso. Ora vede che non impreca, anzi prega per coloro che Lo insultano. Non poteva essere un uomo qualsiasi.

- Egli ripensa alla sua vita e al male compiuto; la giustizia umana giustamente Lo ha condannato, ma ora sta per comparire davanti alla giustizia divina. Si pente del male fatto e cerca di cambiare anche il cuore del suo compagno di misfatti e di pena: "Neanche tu hai timore di Dio e sei condannato alla stessa pena? Noi giustamente, perché riceviamo il giusto per le nostre azioni, egli invece non ha fatto nulla di male".

- E subito rivolge lo sguardo e la parola all'altro misterioso compagno di sventura; ma si rivolge a Lui come a un salvatore: "Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno". La risposta di Gesù è immediata e superiore a ogni aspettativa: "In verità ti dico, oggi sarai con me nel paradiso". È la risposta della misericordia e dell'amore. Così il ladrone pentito è il primo frutto della Passione di Gesù. Il Paradiso incomincia a popolarsi di peccatori pentiti e perdonati.

- Gesù, dall'alto della sua croce, incomincia ad attirare tutti a sé. Aveva detto: "Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di Lui" (Gv 3,17). Ha fretta di iniziare subito la sua opera di Salvatore; vuole che quel Sangue che sta versando sulla croce incominci a lavare e salvare questo compagno di sventura. Il buon Pastore ha ritrovato una pecorella smarrita, se la carica sulle spalle e la riporta nel recinto sicuro del Paradiso. Nello strazio dell'agonia questo fu per Gesù un momento di gioia.

Confronta
- Quando ti senti oppresso dai tuoi peccati e ti senti degno della condanna di Dio, inginocchiati ai piedi del Crocifisso, bacia quelle piaghe e lasciati lavare dal suo Sangue. Sentirai subito anche tu la parola della misericordia e del perdono; Gesù ti assicurerà che anche per te si sono riaperte le porte del cielo.

- Sei facile a giudicare e condannare gli altri e invece sei pieno di scuse per te. Impara da Gesù a usare misericordia con tutti, a pregare e fare penitenza per i peccati dei fratelli, a non giudicare e condannare nessuno. Chiedi a Gesù un cuore misericordioso, ricordando le sue parole: "Non giudicate e non sarete giudicati, non condannate e non sarete condannati, perdonate e vi sarà perdonato" (Lc 6,37).

Pensiero di san Paolo della Croce: "Scacci questo vano timore e confidi in quel caro Salvatore che l'ha lavata nel suo preziosissimo Sangue, una goccia del quale basta a lavare le macchie di mille mondi"' (L.1, 527).