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Mercoledi, 24 aprile 2024 - Misteri gloriosi - San Fedele da Sigmaringen ( Letture di oggi )

San Giovanni Bosco: Anche le comunioni fatele come si deve. Si vedono alcuni che hanno Il coraggio di accostarci alla santa comunione poi non pensano punto a correggersi dei loro difetti.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

GESÙ ABBRACCIA LA CROCE


Parola di Dio
"Allora lo consegnò loro perché fosse crocifisso. Essi allora presero Gesù ed egli, portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota" (Gv 19,16-17).

"Venivano condotti insieme con lui anche due malfattori per essere giustiziati" (Lc 23,32).

"È una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente; che gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti. Eravate erranti come pecore, ma ora siete tornati al pastore e guardiano delle vostre anime" (1Pt 2,19-25).

Per la comprensione
- In genere la condanna a morte veniva eseguita immediatamente. Così avvenne anche per Gesù, molto più perché era imminente la festa di Pasqua.

La crocifissione doveva essere eseguita fuori della città, in un luogo pubblico; per Gerusalemme era il colle del Calvario, distante poche centinaia di metri dalla Torre Antonia, dove Gesù fu processato e condannato.

- La croce era formata da due travi: il palo verticale, che ordinariamente si trovava già infisso a terra, sul luogo dell'esecuzione e la trave trasversale, o patibulum, che il condannato doveva portare sulle spalle, attraversando i luoghi affollati della città per essere di ammonizione a tutti. Il patibulum poteva pesare anche più di 50 kg.

- Il funesto corteo si formò regolarmente e si avviò. Precedeva il centurione come prescriveva la legge romana, seguito dalla sua compagnia che doveva stare attorno al condannato; poi veniva Gesù, fiancheggiato da due ladroni, anch'essi condannati alla morte di croce.

Da una parte stava l'araldo che reggeva i cartelli, sui quali erano indicate le cause della condanna e dava fiato alla tromba per farsi largo. In coda seguivano i sacerdoti, gli scribi, i farisei e la folla tumultuante.

Rifletti
- Gesù inizia la sua dolorosa "Via Crucis": «portando la croce, si avviò verso il luogo del Cranio». I vangeli con ci dicono altro, ma possiamo immaginare lo stato fisico e morale di Gesù che, sfinito dalla flagellazione e dagli altri tormenti, porta il pesante carico del patibulum.

- Quella croce è pesante, perché è il peso di tutti i peccati degli uomini, il peso dei miei peccati.: "Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce. Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori, è stato schiacciato per le nostre iniquità" (Is 53, 4-5).

- La croce era il supplizio più orribile dell'antichità: un cittadino romano mai vi poteva essere condannato, perché era un'esecrabile infamia e una maledizione divina.

- Gesù non subisce la croce, l'accetta liberamente, la porta con amore, perché sa che sulle sue spalle Egli porta tutti noi. Mentre gli altri due condannati maledicono e imprecano, Gesù tace e si avvia in silenzio verso il Calvario: "Non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello" (Is 53,7).

- Gli uomini non sanno e non vogliono sapere che cos'è la croce; hanno sempre visto nella croce il massimo castigo e il fallimento totale dell'uomo. Non lo so neppure io che cos'è la croce. Solo i tuoi discepoli veri, i Santi, la comprendono; con insistenza Te la chiedono, con amore l'abbracciano e la portano dietro a Te ogni giorno, fino a immolarsi, come Te, sopra di essa. Gesù, Ti chiedo, con il cuore che mi batte forte, di farmi capire la croce e il suo valore (Cf. A. Picelli, p. 173).

Confronta
- Quali sentimenti provo vedendo Gesù avviarsi al Calvario, portando quella croce che spetterebbe a me? Provo amore, compassione, gratitudine, pentimento?

- Gesù abbraccia la croce per riparare i miei peccati: so accettare con pazienza le mie croci, per unirmi a Gesù Crocifisso e per riparare i miei peccati?

- So vedere nelle mie croci quotidiane, grandi e piccole, una partecipazione alla croce di Gesù?

Pensiero di san Paolo della Croce: "Mi consola che siate di quelle fortunatissime anime che vanno per la strada del Calvario, seguendo il nostro caro Redentore" (L.1, 24).