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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Vorrei che tutti comprendessero quanto è grande la misericordia del Signore, la quale è a tutti assolutamente necessaria, specialmente nell'ora decisiva della morte. La coroncina è un grande aiuto per gli agonizzanti. Prego spesso per le persone che mi vengono fatte conoscere interiormente e insisto nella preghiera finché non sento dentro di me d'avere ottenuto ciò che chiedo. Specialmente adesso, che mi trovo qui in questo ospedale, mi sento unita con i moribondi che, entrando in agonia, domandano la mia preghiera. Dio mi concede una singolare unione con chi è sul punto di morire. La mia preghiera non ha sempre la medesima lunghezza di tempo. In ogni caso, ho potuto assicurarmi che, se la spinta a pregare dura più a lungo, è segno che l'anima deve sostenere maggiori lotte per più tempo. Per le anime, le distanze non esistono. Mi succede di provare il medesimo fenomeno anche a distanza di centinaia di chilometri.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

IL SACRIFICIO DI ISACCO


Parola di Dio
"Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unico figlio che ami, Isacco, va' nel territorio di Moria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Abramo si alzò di buon mattino, sellò l'asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l'olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato... Proseguirono tutt'e due insieme; così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costrui l'altare, collocò la legna, legò il figlio Isacco e lo depose sull'altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l'angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L'angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli alcun male! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio»... Poi l'angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «...Perché tu hai fatto questo e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unico figlio, io ti benedirò con ogni benedizione e renderò molto numerosa la tua discendenza... Saranno benedette per la tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce»" (Gn 22,1-18).

Per la comprensione
- Era costume presso molti popoli primitivi immolare il proprio figlio come offerta a Dio o come sacrificio di fondazione di un nuovo edificio.

Dio più volte nella Bibbia condanna questo rito crudele; ma qui se ne serve per mettere alla prova la fede di Abramo.

- L'antica tradizione ha identificato il paese di Moria con Gerusalemme, dove sorgeva il tempio del Signore e dove sarà realmente immolato il Figlio di Dio.

- Tutti i Padri della Chiesa hanno visto nel sacrificio di Isacco una commovente anticipazione-tipo del sacrificio di Gesù, l'Unigenito del Padre, immolato per la salvezza del mondo.

Rifletti
- Abramo, per obbedire a Dio, è pronto a sacrificare l'unico figlio, il prediletto, il figlio della promessa, tanto atteso e amato, unica speranza della sua vita. Abramo crede e obbedisce in silenzio. Non rifiuta nulla a Dio, neppure il suo unico figlio.

- "Per fede Abramo, messo alla prova, offrì Isacco e proprio lui, che aveva ricevuto le promesse, offri il suo unico figlio, del quale era stato detto: In Isacco avrai una discendenza che porterà il tuo nome" (Eb 11,17-19).

- Dio Padre offre per noi il suo Figlio Unigenito; ma non si contenta di un sacrificio simbolico, come avvenne per Abramo; vuole il sacrificio reale del suo Figlio: "Egli non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi" (Rm 8,32). "Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito" (Gv 3,16).

- Isacco ignaro porta sul monte la legna per il proprio sacrificio; si lascia legare dal padre e accetta senza ribellarsi la sua immolazione.

Gesù porta consapevolmente la croce sul Calvario e accetta liberamente il suo sacrificio: "Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso" (Gv 10,17-18).

- Dio benedice Abramo per la sua fede e la sua obbedienza; non solo gli dona una numerosa discendenza, ma per lui saranno benedette tutte le nazioni della terra: il sacrificio di Gesù ottiene la salvezza del mondo intero.

Confronta
- Tutta la Trinità partecipa con amore e per amore al sacrificio della tua salvezza: Dio Padre sacrifica il suo Figlio; il Figlio si offre liberamente; lo Spirito Santo ratifica questa offerta. Come ricambi questo amore?

- Abramo ha creduto e obbedito fino in fondo; per obbedire a Dio, è pronto a sacrificare ciò che ha di più caro: tu sei pronto a dare tutto a Dio?

- Dal sacrificio di Abramo e di Cristo derivò la salvezza di tutti: anche tu sei chiamato a collaborare alla salvezza dei fratelli.

Pensiero di san Paolo della Croce: "Ringrazio il Sommo Bene delle prove che riserva a me e a lei... Anche ad Abramo fu comandato dall'Altissimo di sacrificare il suo unico figlio Isacco. Or via, sia come si voglia, purché si faccia la volontà di Dio va tutto bene" (L.1, 177).