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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Santa Faustina Kowalska:Misericordia di Dio, presente in tutti i divini misteri! Misericordia di Dio, che dal nulla ci chiamasti all'esistenza! Misericordia di Dio, che per tutta la vita ci accompagni, confido in te!
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

LO SGUARDO FISSO SU GESÙ CROCIFISSO


Parola di Dio
"Anche noi... corriamo con perseveranza nella corsa che ci sta davanti, tenendo fisso lo sguardo su Gesù, autore e perfezionatore della fede. Egli in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando l'ignominia, e si è assiso alla destra del trono di Dio. Pensate attentamente a colui che ha sopportato contro di sé una così grande ostilità dei peccatori, perché non vi stanchiate perdendovi d'animo. Non avete ancora resistito fino al sangue nella vostra lotta contro il peccato" (Eb 12,1-4).

Per la comprensione
- Fare memoria della Passione di Gesù è il "carisma" particolare dato dal Signore alla famiglia di san Paolo della Croce. I Passionisti esprimono questo carisma con un voto, il primo dei quattro voti con cui si consacrano a Cristo Crocifisso. Per il Passionista questo è il "voto fondamentale" che esprime il fine della sua vocazione e dà fisionomia, ispirazione e unità a tutta la sua vita: alla sua luce egli vive gli altri impegni, prende il suo posto nella Chiesa e si consacra a compiere la sua missione. Questa è la spiritualità specifica anche del laico passionista.

Rifletti
- Gesù desidera ardentemente che noi ricordiamo quanto Egli ha sofferto per noi. Ha parlato molte volte della sua Passione, prima che essa accadesse, per farci capire quanto Egli desidera che noi la ricordiamo. Gesù risorto, nello splendore della vita nuova nella gloria, ha conservato le sue piaghe, ormai gloriose, ma sempre piaghe.

Agli apostoli "stupiti e spaventati", Gesù risorto diceva: "Guardate le mie mani e i miei piedi" (Lc 24,37-39). A ogni fedele ripete l'invito accorato a contemplare le sue piaghe, per fare memoria della sua Passione e comprendere che non poteva amarci di più. In cielo, per tutta l'eternità, contempleremo questi segni dell'amore infinito di Dio per noi.

- Il Calvario è il mistico monte da cui scaturiscono tutti i fiumi della grazia: il Crocifisso, con le sue piaghe aperte e il cuore squarciato, ne è la sorgente perenne. Quanto più ci si avvicina a questo monte e a questa sorgente, tanto più si è ricolmi di grazia.

- Ai Greci che desiderano vederlo, Gesù annunzia che quando sarà innalzato sulla croce attirerà a sé tutti i cuori (Gv 12,32), per portare tutti al Padre e manifestarsi come salvatore del mondo.

A Nicodemo aveva detto che per salvarsi bisogna guardare il Cristo innalzato sulla croce: "Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in Lui abbia la vita eterna" (Gv 3,14-15).

- Anche oggi, per guarire dai morsi velenosi del serpente che ci insidia continuamente, dobbiamo "tenere lo sguardo fisso su Gesù Crocifisso", lasciarci attirare da Lui, cioè meditarlo assiduamente, contemplarlo con amore e abbandonarci all'azione della sua grazia.

Confronta
- San Paolo della Croce, il grande innamorato del Crocifisso, passò la sua lunga vita a contemplare e predicare Gesù Crocifisso. Ecco alcuni suoi suggerimenti pratici:

- "Fondate sempre la vostra meditazione sui misteri della Passione di Gesù, non la tralasciate mai, dedicatevi ogni giorno. Lasciate che questo desiderio vi inzuppi, vi penetri fino alle midolla delle ossa. Vedrete miracoli della misericordia di Dio. Gusterete quanto siano dolci i frutti di questo albero di vita: la croce".

- "Nel colmo di qualche grave afflizione prendete in mano il Crocifisso, fatevi fare una predica da Lui... Ascoltate ciò che vi predicano le spine, i chiodi, le piaghe, il Sangue divino: oh, che predica! che predica!".

- "Anche in mezzo alle occupazioni è necessario confortare e fortificare lo spirito ai piedi del Crocifisso, nella meditazione delle sue santissime pene. L'amore vi insegnerà tutto".

Pensiero di san Paolo della Croce: "Non perdete di vista la Passione di Gesù, portate le pene dello Sposo Divino come fascetto di mirra sull'altare del vostro cuore" (L. 111, 385).