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Martedi, 16 aprile 2024 - Misteri dolorosi - Santa Bernadette Soubirous ( Letture di oggi )

San Francesco di Sales:L’essere bello non conta quando si vede che uno ci tiene: la bellezza perché attragga, deve avere un certo che di trascurato; anche la scienza ci fa disonore, se ci gonfia e degenera in saccenteria.
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Meditazioni sulla Passione



Dolorosi

IL MISTERO DELLA CROCE E LO SCANDALO DI PIETRO


Parola di Dio
"Da allora Gesù cominciò a dire apertamente ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrire molto da parte degli anziani, dei sommi sacerdoti e degli scribi, e venire ucciso e risuscitare il terzo giorno. Ma Pietro lo trasse in disparte e cominciò a protestare dicendo: "Dio te ne scampi, Signore; questo non ti accadrà mai".

Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: "Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!".

Allora Gesù disse ai suoi discepoli: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la Sua croce e mi segua... Perché chi vorrà salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia, la troverà" (Mt 16,21-25).

Per la comprensione
- Il primo annuncio esplicito di Gesù circa la sua Passione avviene subito dopo la professione di fede fatta da Pietro, che riconosce in Gesù "Il Cristo, il Figlio del Dio vivente" (Mt 16,16). Ma la fede di Pietro è ancora molto imperfetta, molto umana.

Egli riconosce in Gesù "il Cristo", cioè il Messia, ma, come tutto il popolo, egli attende un Messia glorioso, un salvatore politico che salvi la nazione dal dominio straniero e instauri un regno terreno. Gesù interviene con forza per correggerlo e illuminarlo.

Rifletti
- Il primo impegno di Gesù era stato quello di farsi riconoscere come il Messia. Lo scopo era stato raggiunto quando Pietro, a nome dei discepoli, Lo aveva riconosciuto come "Cristo" e "Figlio di Dio".

- Subito dopo Gesù comprende che è giunto il momento di precisare che egli è il Messia, ma anche il servo sofferente che avrebbe raggiunto la gloria e donato la salvezza al popolo, passando per la morte e la risurrezione; aggiunge poi che questa è la via della salvezza anche per i suoi discepoli.

- La Passione non è un elemento accessorio nella missione di Gesù, ma la via scelta da Dio. Gesù si affretta ad annunciarlo chiaramente agli apostoli. E da quel momento ripeterà più volte questo annunzio, aggiungendo sempre nuovi particolari sul cammino della croce.

- Pietro, che ama Gesù e si è fatto di Lui un'idea grandiosa ma sbagliata, si ribella a questo annuncio, al pensiero delle sofferenze e soprattutto della morte di Gesù; prende in disparte il Maestro e, con tono deciso e quasi di rimprovero, afferma che una simile eventualità non deve neppure sfiorare la sua mente. La convinzione con la quale ha riconosciuto Gesù come il Cristo, gli da la certezza che Egli non può soffrire, non può soccombere, non può essere sconfitto e meno ancora può essere ucciso.

- Tutte le volte che Gesù direttamente o indirettamente aveva accennato alla sua Passione, gli Apostoli avevano risposto con il silenzio, con l'imbarazzo, con discussioni tra loro, per cercare di interpretare a modo loro un linguaggio misterioso. Ma ora che parla "apertamente" Pietro non può più resistere e interviene con decisione.

- Gesù aveva proclamato "beato" Pietro per la sua professione di fede; ma ora lo chiama "satana", cioè "tentatore", perché, con la sua fede troppo terrena e il suo amore troppo umano, "non pensa secondo Dio, ma secondo gli uomini". Pietro è allergico alla croce perché ancora non ama seriamente; ama piuttosto se stesso, sogna per sé un avvenire glorioso e potente al fianco del maestro trionfante dei suoi nemici. Ma questo non è il progetto di Dio: è l'inganno di satana.

- La croce non piace a nessuno, non piaceva neppure al Signore, perché era un supplizio orrendo; ma Gesù l'accetta e le va incontro volontariamente perché sa che questa è la via necessaria per la nostra salvezza. Non è l'amore della sofferenza che spinge Gesù verso la Passione, ma l'amore sconfinato per noi.

Confronta
- Qual è il mio atteggiamento di fronte alla Passione di Gesù? Penso solo alla cattiveria di coloro che Lo hanno fatto soffrire e condannato ingiustamente, o vedo in essa il frutto dell'amore infinito di Gesù che "mi ha amato e ha dato se stesso per me"? (Gal 2,20).

- Gesù ha detto anche: "Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua". Quali sono le mie reazioni di fronte alle mie croci? Comprendo che non posso essere un vero discepolo di Gesù Crocifisso se anch'io, come Pietro, sono allergico alla croce?

Pensiero di san Paolo della Croce: "In tutte le vostre operazioni, giorno e notte, fuggite da voi come da un orribile nulla, e perdetevi tutta in Dio. Ivi riposate, ivi amate e tacete" (L. II, 470).