Santo Rosario on line

Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Don Nikola Vucic:Gesù entra in Gerusalemme e nella Sua Passione. Seguiamolo! Seguiamolo con dolorosa partecipazione e con attonito stupore. Gesù è accolto tra i cori, le palme, i fiori, gli applausi: saranno gli ultimi per Lui. E non farà più i miracoli. Perché? Altrimenti non sarebbe arrivato a quella totalità dell'offerta di sé e a quel vertice dell'amore. Entrando nella Passione, Gesù si dona totalmente al Padre. Il miracolo più grande è l'offerta di sé. Quando soffri, se ti offri al Padre anche te, non sarai distrutto dal dolore. Signore, fa che - attraverso le prove - il mio amore per Te maturi fino alla perfezione!
font

Vita di Santa Margherita Alacoque



Alacoque

Vita di Santa Margherita Alacoque - Parte 27



92. La grande rivelazione del culto del sacro Cuore
Una volta, in un giorno dell'ottava, mentre ero da­vanti al santo Sacramento, ricevetti dal mio Dio grazie straordinarie del suo amore e mi sentii tocca­ta dal desiderio di ricambiarlo in qualche modo e di rendergli amore per amore. Lui mi disse: « Non puoi darmi amore più grande che fare quanto già tante volte ti ho chiesto». Allora, rivelandomi il suo Cuo­re divino, aggiunse: «Ecco questo Cuore che ha tan­to amato gli uomini, che non si è mai risparmiato, fino a spossarsi e a consumarsi al fine di testimoniar loro il suo amore. Per riconoscenza ricevo dalla maggior parte degli uomini solo ingratitudini, irrive­renze e sacrilegi, insieme alla freddezza e al disprez­zo che mi usano in questo sacramento d'amore. Ma ciò che mi è ancora più doloroso è che, a trattarmi così, siano cuori che mi sono consacrati. Perciò ti chiedo che il primo venerdì dopo l'ottava del santo Sacramento sia dedicato a una festa particolare per onorare il mio Cuore. In quel giorno ti comuniche­rai e gli tributerai un'ammenda d'onore, per ripara­re le indegnità che ha ricevuto durante il periodo in cui è stato esposto sugli altari. Ti prometto pure che il mio Cuore si dilaterà e spargerà in abbondanza gli influssi del suo divino amore su quelli che gli tribu­teranno quest'onore e faranno si che gli venga tribu­tato».

93. Deve rivolgersi a padre La Colombière per realizza­re quel progetto
Avendogli risposto che non sapevo come fare quan­to da molto tempo desiderava che facessi, mi disse di rivolgermi al servo che mi aveva inviato per rea­lizzare questo progetto. Lo feci e quegli mi ordinò di mettere per iscritto ciò che gli avevo detto a pro­posito del sacro Cuore di Gesù Cristo e di molte altre cose che riguardavano la gloria di Dio. E il Si­gnore mi fece trovare molta consolazione in quel sant'uomo, sia perché m'insegnò a conformarmi ai disegni divini, sia perché mi rassicurò in merito al grande timore di essermi ingannata, che mi faceva gemere senza tregua. Quando il Signore lo portò via da questa città per impiegarlo nella conversione de­gli infedeli, ne accettai il dolore con totale sotto­missione alla volontà di Dio, che, in quel poco tem­po che era rimasto qui, me l'aveva reso così utile. E quando ci pensai, mi fece subito questo rimprovero: «Come! Non ti basto io, che sono il tuo principio e la tua fine?». Non ebbi bisogno d'altro per abban­donarmi tutta a Lui, perché ero sicura che avrebbe badato a farmi avere tutto ciò di cui avessi avuto bi­sogno.

94. La festa di santa Margherita
Non trovavo ancora alcun mezzo per far sbocciare la devozione al sacro Cuore, che per me era come l'aria che respiravo; ed ecco la prima occasione che la sua bontà mi forni. Santa Margherita cadeva di venerdì e io pregai le novizie, di cui mi occupavo in quel periodo, che tutti i piccoli omaggi che avevano in mente di farmi in occasione della mia festa, li fa­cessero al sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cri­sto. Lo fecero assai volentieri, preparando un picco­lo altare, sul quale posero una piccola immagine di carta disegnata a penna cui tributammo tutti gli omaggi che quel Cuore divino ci suggeri. Questo at­tirò su di me e anche su di loro molte reprimende, contrasti e mortificazioni e fui accusata di voler in­trodurre una nuova devozione.

95. La piccola festa del noviziato suscita contrasti
Tutte queste sofferenze mi erano di grande conforto e non temevo nuiia, tranne che quel Cuore divino venis­se disonorato. Per questo, tutto quello che in merito sentii dire era come una spada che mi trafiggeva il cuore. Infatti, mi fu impedito di mettere in mostra ogni immagine di quel sacro Cuore e tutto ciò che mi permisero fu rendergli qualche onore segreto. Non sa­pevo a chi rivolgermi nella mia afflizione, tranne che a Lui, il quale sorreggeva sempre il mio coraggio e mi di­ceva di continuo: « Non temere, regnerò malgrado i miei nemici e chiunque cercherà di opporsi». Questo mi consolava molto, perché non desideravo altro che ve­derlo regnare. Affidai, quindi, a Lui la cura di difendere la sua causa, mentre io avrei sofferto in silenzio.