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Martedi, 23 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Giorgio ( Letture di oggi )

San Filippo Neri:La vera custodia della castità è l'umiltà: e però quando si sente la caduta di qualcuno, bisogna muoversi a compassione, e non a sdegno: perché il non aver pietà in simili casi, è segno manifesto di dover prestamente cadere.
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Novembre, mese dei defunti - Meditazioni sul Purgatorio



Purgatorio

2 NOVEMBRE. IL PURGATORIO

Il Purgatorio è il patimento temporaneo (cioè non eterno) della privazione di Dio (non si vede e non si gode Dio), e di altre pene che tolgono dall'anima ogni resto di peccato, per renderla degna della piena comunione con la Trinità divina: E canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno. Dante, Purgatorio, I, 4-6 L'esistenza del Purgatorio e la possibilità di aiutare le Anime che vi si trovano sono due verità di fede insegnate dalla Chiesa. Tra i molti passi biblici che ce ne parlano, ricordiamo questo di S. Paolo, il quale con linguaggio fortemente espressivo, ci avverte di stare molto attenti a costruire il nostro edificio spirituale, perché alla fine sarà provato col fuoco: se l'opera resisterà, riceveremo la ricompensa; se invece sarà esca per il fuoco, finirà bruciata; tuttavia «il peccatore si salverà, come attraverso il fuoco» (Cf. 1 Cor. 3, 10-15). Fin dalle sue prime origini, la Chiesa di Cristo ha sempre insegnato l'esistenza del Purgatorio. Tutte le liturgie antiche hanno preghiere per i Defunti e, nel corso dei secoli, sono sorte numerose Istituzioni religiose con l'intento di aiutare le Anime del Purgatorio. Il Concilio di Trento, nella sua «Professione di Fede Tridentina», ordina a tutti i vescovi, sacerdoti, teologi, predicatori, catechisti, professori di teologia questa Professione di Fede: «Credo fermamente che c'è il Purgatorio». Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione - Lumen Gentium - parla delle anime che hanno lasciato questo mondo e vengono purificate nell'Aldilà; nell'art. 11 dice:. «questa fede della Chiesa fu rivolta da sempre e anzitutto con venerazione e affetto agli Apostoli e Martiri di Cristo... e ricordiamo la viva Comunione dei santi con i nostri fratelli e sorelle già nella Beatitudine del Paradiso o ancora stanno nel Purgatorio, come ci hanno tramandato i Concili di Firenze e di Trento...». Chi perciò nega l'esistenza del Purgatorio è eretico e non va creduto. Lasciamo che se ne faccia personalmente i conti, quando andrà di Là a vedere... D'altra parte, se è vero, come ci insegna la Bibbia, che nulla di macchiato può entrare nel Cielo: «nulla vi entrerà di impuro» (Ap. 21, 27), tutti quelli che muoiono macchiati anche di minime colpe, dovrebbero essere condannati al fuoco dell'Inferno... Il Purgatorio apre perciò il cuore alla speranza a quanti - e sono il numero stragrande - non hanno potuto in questa vita raggiungere quella santità per la quale siamo stati creati.

Preghiamo per i nostri cari Morti. Nota: Vien detta eresia, l'ostinata negazione, dopo aver ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa» (Codice di Diritto Canonico, Can. 751).

Fonte: Preghiere a Gesù e Maria