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Venerdi, 19 aprile 2024 - Misteri dolorosi - San Leone IX Papa ( Letture di oggi )

Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney):Nel vostro battesimo avete accettato una croce che. dovete lasciare soltanto alla morte.
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Marzo, mese di San Giuseppe



San Giuseppe



16 marzo: GIUSEPPE PAZIENTE

Nella pazienza è la perfezione dell'opera. Ciac. 1, a.

1. Giuseppe è paziente.
San Paolo quando fa l'elogio della carità, mette, prima tra le sue doti, la pazienza. «La carità è paziente...».

Si può amare senza esser pazienti? L' amore non è forse, tra gli uomini, una lunga pazienza? Amare qui sulla terra è, per molta parte, sinonimo di soffrire.

Giuseppe non sfugge alla legge comune. Il suo amore di privilegio per Gesù e per Maria dà a lui un diritto: quello di soffrire per essi, e di soffrir tanto di più quanto più grande è il pegno affidatogli.

2. E nel patire trova la sua ricompensa.
Una mamma non cederebbe a nessuno il diritto di soffrire per il suo figliuolo: chi ama si stringe al cuore la sofferenza come il più grande tesoro.

Ma quando si soffre per Dio stesso, che è tutto l'amore e tutta la bontà, che è l'oceano sterminato di ogni bene, che è la méta di tutti i sospiri, che sarà il beato coronamento di ogni più santa aspirazione, allora, davvero, io dico pena e dir dovrei sollazzo.

È un onore, è una dolcezza, è una gioia, è un regalo. «Di più, Signore, di più, ancora di più ». È il linguaggio dei Santi. E Giuseppe e grandissimo santo.

3. Siamo pazienti come Giuseppe.
Esser pazienti in compagnia del caro Patriarca significa riconoscere che la sofferenza ha una profonda importanza tra i valori cristiani; significa meditare che se Giuseppe ha sofferto per Gesù, Gesù soffriva già da bambino e si preparava a soffrire, sino alla morte di croce, per tutti.

Oggi tra cristiani si deve dire che chi non vuol soffrire non ama, non ama Cristo e non ama neppur se stesso.

La sofferenza è ricchezza di meriti, è pegno di purificazione.

Giuseppe, così dolcemente paziente e pur così giusto, tu mi vuoi far comprendere che dopo il peccato la sofferenza è un tratto d'amore della divina Provvidenza, che ci vuol salvi; è particolarmente un tratto di delicatezza da parte di Gesù che ci vuol con Lui almeno presso la sua croce, per averci con Lui beati nei secoli eterni.

Grazie, per avermi aperto gli occhi dell'anima.

LETTURA
Il padre Faber dà san Giuseppe come modello alle anime devote dell'infanzia di Gesù. «Tuttavia - egli dice - questa devozione non è stata per lui senza amarezza. Infondo al presepio c'era la croce. Il dolce Bambino è un crocifisso vivente. Dopo i primi timori di Giuseppe in rapporto a Maria, sino al giorno in cui egli s'è addormentato dell'ultimo sonno sui ginocchi di Gesù, la sua vita è stata una continua sofferenza. La sua morte è stata realmente un martirio. Giuseppe era consumato dal suo amore per il santo Bambino».

FIORETTO. Sopporterò pazientemente le noie e la noia della giornata.

GIACULATORIA. Specchio di pazienza, prega per noi.
Il cuor con giubilo aprì al dolore: la croce mediti del Salvatore.

Fonte: www.preghiereagesuemaria.it