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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Massime di perfezione cristiana:Chi si scaglia contro il confratello perché ha rivelato la sua mancanza al superiore, disprezza il precetto della correzione fraterna e dimostra che ha poca stima della propria perfezione.
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Maggio, mese di Maria - Meditazioni sulla Madre di Dio di Don Giuseppe Tomaselli



Maria



Quinto giorno - SALUTE DEGLI INFERMI

Ave Maria.

Invocazione. - Maria, Madre di mi­sericordia, pregate per noi!

L'anima è la parte più nobile di noi; il corpo, quantunque inferiore al nostro spirito, ha la sua grande importanza nella vita terrena, essendo strumento di bene. Il corpo ha bisogno della salute ed è un dono di Dio il godere della sanità.

Si sa che sono innumerevoli le malat­tie che possono colpire l'organismo uma­no. Quanti giacciono a letto per mesi e per anni! Quanti dimorano negli ospeda­li! Quanti corpi sono tormentati da dolo­rose operazioni chirurgiche!

Il mondo è valle di lacrime. Soltanto la fede può dare la luce sul mistero del dolore. Spesso si perde la salute per 1'im­mortificazione nel mangiare e nel bere; per lo più si logora l'organismo a motivo dei vizi ed allora la malattia è castigo del peccato.

Gesù guarì il paralitico presso la va­sca di Siloe, paralitico che da trentotto anni giaceva a letto; incontrandolo nel Tempio, gli disse: « Eccoti già guarito! Non peccare più, affinché non ti avvenga ;di peggio! » (S. Giovanni, V, 14).

Altre volte la malattia può essere un atto della misericordia di Dio. affinché l'anima si distacchi dalle gioie terrene, si purifichi sempre più, scontando in terra anziché nel Purgatorio, ed affinché con sofferenze fisiche serva da parafulmi­ce ai peccatori, implorando loro grazie. Quanti Santi ed anime privilegiate han­to trascorso la vita in tale stato d'im­molazione!

La Chiesa chiama la Madonna: « Sa­lus infirmorum » salute degli infermi, ed esorta i fedeli a ricorrere a Lei per la salute del corpo.

Come potrebbe un padre di famiglia alimentare i figli, se non avesse la forza di lavorare? Come accudirebbe una ma­dre ai lavori domestici, se non avesse discreta salute?

La Madonna, Madre di misericordia, è contenta d'impetrare la sanità del cor­po a coloro che la invocano con fede. Sono senza numero le persone che espe­rimentano la bontà della Vergine.

Partono i treni bianchi per Lourdes, si fanno pellegrinaggi ai Santuari Maria­ni, si tappezzano gli altari della Madon­na di « cuori-voto » .. tutto ciò dimo­stra l'efficacia del ricorso a Maria.

Nelle malattie, dunque, rivolgiamoci alla Regina del Cielo! Se sarà utile all'a­nima la salute del. corpo, questa si otter­rà; se sarà più utile spiritualmente la ma­lattia, la Madonna otterrà la grazia della rassegnazione e la forza nel dolore.

Qualunque preghiera è efficace nei bi­sogni. San Giovanni Bosco, apostolo della Vergine Ausiliatrice, raccomandava una novena particolare, con la quale si sono ottenute e si ottengono grazie prodigiose. Ecco le norme di tale novena:

1) Recitare per nove giorni di seguito tre Pater, Ave e Gloria a Gesù Sacra­mentato, con la giaculatoria: Sia lodato eringraziato ogni momento il Santissimo e - Divinissimo Sacramento! - recitare pure tre Salve Regina alla Beata Vergi­ne, con la invocazione: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis!

2) Durante la novena accostarsi ai Santi Sacramenti della Confessione e del­la Comunione.

3) Per ottenere più facilmente le gra­zie, portare al collo la medaglietta della Vergine e promettere, secondo le possi­bilità, qualche offerta per il culto della . Madonna.

Esempio
Il Conte di Bonillan aveva la moglie gravemente inferma di tubercolosi. La sofferente, dopo vari mesi passati a letto, era ridotta a tale macilenza da pesare so­lo venticinque chilogrammi. I medici giu­dicavano inutile ogni rimedio.

Il Conte allora scrisse a Don Bosco, chiedendo preghiere per la consorte. La risposta fu: « Conduca l'ammalata a To­rino ». Il Conte scrisse dicendo che la sposa non poteva assolutamente fare il viaggio dalla Francia a Torino. E Don Bosco ad insistere che si mettesse in viaggio.

L'ammalata giunse a Torino in peno­se condizioni. L'indomani Don Bosco ce­lebrò la Santa Messa all'altare della Ma­donna Ausiliatrice; erano presenti il Con­te e la sposa.

La Vergine Santissima operò il mira­colo: all'atto della Comunione l'amma­lata si senti perfettamente guarita. Men­tre prima non aveva la forza di fare un passo, potè andare alla balaustra per co­municarsi; finita la Messa andò in sacre­stia a parlare con Don Bosco e ritornò se­renamente in Francia del tutto risanata.

La Madonna invocata con fede esau­dí le preghiere di Don Bosco e della con­tessa. Il fatto avvenne nel 1886.

Fioretto.
- Recitare nove Gloria Pa­tri, in onore dei Cori degli Angeli.

Giaculatoria.
- Maria, salute degli in­fermi, benedite gli ammalati!