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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Beata Chiara "Luce" Badano:Un giorno, ad esempio, la mamma le propose di aiutarla a sparecchiare la tavola. «No, non mi va», rispose Chiara incrociando le braccia. E si diresse verso la sua cameretta. Ma non vi giunse nemmeno, perché nel giro di pochi secondi tornò sui suoi passi e disse: «Com'è quella storia del vangelo, di quel padre che aveva detto ai figli di recarsi nella vigna, e uno aveva detto di sì e non c'era andato, mentre l'altro aveva detto di no e poi ci era andato? Mamma, mettimi il grembiulino». E si mise a sparecchiare.
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Maggio, mese di Maria Santissima - Meditazioni di don Bosco



Maria



Giorno vigesimonono. Un mezzo per assicurarsi il Paradiso.

- v. Deus, in adjutorium meum intende.
- n. Domine ad adjuvandum me festina.
- Gloria Patri etc.
- Gesù mio, misericordia

1. Un mezzo molto efficace, ma assai trascurato dagli uomini per guadagnarsi il paradiso è la limosina. Per limosina io intendo qualunque opera di misericordia esercitata verso il prossimo per amor di Dio. Iddio dice nella santa scrittura, che la limosina ottiene il perdono dei peccati, quand' anche fossero in grande moltitudine. Eleemosyna operit multitudinem peccatorum. Il divin Salvatore dice nel Vangelo così: ciò che sopravanza ai vostri bisogni datelo ai poveri. Chi ha due vesti ne dia una al bisognoso e chi ha già oltre il necessario, ne faccia parte a chi ha fame (Luca 3.). Dio ci assicura che quanto facciamo pei poveri, egli lo considera come fatto a se medesimo: tutto quello, dice G. C., che farete ad uno de' miei fratelli più infelici, lo avete fatto a me (Matt. 25.). Desiderate poi che Dio vi perdoni i peccati, e vi liberi dalla morte eterna? Fate limosina. Eleemosyna ab omni peccato et a morte liberat. Volete impedire che la vostra anima vada alle tenebre dell' inferno? Fate limosina. Eleemosyna non patietur animam ire ad tenebras. (Tob. A.) Insomma ci assicura Iddio che la limosina è un mezzo efficacissimo per ottenere il perdono dei nostri peccati, farci trovare misericordia agli occhi di Dio e condurci alla vita eterna. Eleemosyna est quae purgat a peccato, facit invenire misericordiam et vitam aeternam.

2. Se adunque desideri che Iddio usi misericordia a te, comincia tu ad usarla verso i poveri. Tu dirai: io fo quel che posso. Se fai quel che puoi, sta pure tranquillo. Ma bada bene che il Signore ti dice di dare ai poveri tutto il superfluo: quod superesti, date pauperibus. Perciò io ti dico che sono superflui quegli acquisti e quegli aumenti di ricchezze, che tu hai di anno in anno. Superflua quella squisitezza che tu hai negli oggetti di tavola, dei pranzi, dei tappeti, degli abiti, che potrebbero servire per chi ha fame, per chi ha sete, e a coprire i nudi. Superfluo quel lusso nei viaggi, nei teatri, nei balli ed altri divertimenti, dove si può dire che va a terminare il patrimonio dei poveri.

Tu dirai: io non ho ricchezze: se non hai ricchezze, dà quello che puoi. Però non ti mancano mezzi e modi per far limosina. Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? non vi sono giovani abbandonati da accogliere, istruire, albergare in tua casa, se puoi, o almeno condurli, dove possano imparare la scienza della salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gl'infedeli e vengano alla fede? Non è egli pure una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione. 3. Altro motivo ancora deve eccitarci a fare limosina ed è quello, che accenna il Salvatore nel santo Vangelo. Egli dice così: voi non darete ai poveri un bicchiere di acqua fresca, senza che il padre celeste ve ne dia la mercede. Di tutto quello, che darete ai poveri, ne avrete il centuplo nella vita presente ed una ricompensa nella vita eterna. Di modo che il dare qualche cosa ai poveri nella vita presente è un moltiplicare, ovvero è un dare a mutuo del cento per uno anche nella vita presente, riserbandoci poi Iddio la piena ricompensa nell'altra vita. Ecco la ragione per cui si vedono tante famiglie dare copiose limosine in tutte parti, e crescere sempre di ricchezze in ricchezze e di prosperità in prosperità. La ragione la dice Iddio: date ai poveri, e ne sarà dato a voi: date, et dabitur vobis. Vi sarà dato il centuplo nella vita presente, e la vita eterna nell'altra: centuplum accipiet in hac vita et vitam aeternam possidebit.

Esempio.

La storia di Tobia è un modello del modo con cui si deve fare limosina. Egli diceva a suo figlio queste memorabili parole; fa limosina secondo la tua sostanza, e non mai rivoltare la faccia da alcun povero; perchè così avverrà, che neppure la faccia del Signore sia rivoltata da te. Sii misericordioso nel modo che potrai. Se hai molto, dà in abbondanza, se hai poco, dà quel poco che potrai, ma volentieri, imperciocchè la limosina ti sarà un premio, che ti guadagnerai ora, e ti sarà poi un tesoro dinanzi a Dio nel giorno della necessità. Ricordati, o figlio, che Iddio ama colui che dà volentieri (Tob. 4). Imitiamo anche Maria nel fare limosina. Ella guidata da vero spirito di carita andò a visitare santa Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi servendola come umile ancella. Ella fu invitata a nozze nella città di Cana nella Galilea. Alla metà del pranzo mancò il vino. Non potendolo ella stessa provvedere invitò suo figlio Gesù che a richiesta di lei cangiò l'acqua invino. Immaginiamoci quante grazie e quante benedizioni Maria non otterrà nel cielo dal suo amato Gesù a favore di quelli, che coi loro consigli, colle loro opere, preghiere, limosine o in qualche altra maniera esercitano atti di misericordia verso il prossimo?

Giaculatoria.

Fortunato chi nel mondo
Saprà far con sue ricchezze
Sempiterne contentezze
Nella gloria del Signor.

Preghiera.

Ricordatevi o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori. Io animato da questa fiducia, mi presento a voi. Non vogliate o madre del Verbo Eterno disprezzare le preghiere di questo vostro umilissimo figlio, uditelo favorevolmente, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria