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Giovedi, 25 aprile 2024 - Misteri luminosi - San Marco ( Letture di oggi )

Madre Teresa di Calcutta:Una sola cosa ci è indispensabile: la confessione. Essa non è altro che un atto di umiltà. Lo chiamiamo sacramento della penitenza ma in realtà è un sacra­mento d'amore, un sacramento di perdono. Ecco per­ché la confessione non dovrebbe essere un luogo nel quale parlare per lunghe ore delle nostre difficoltà. E un luogo dove io permetto a Gesù di estirpare da me tutto ciò che divide, che distrugge. Quando c'è un vuoto tra me e Cristo, quando il mio amore è diviso, nulla può venire a colmare quel vuoto. In confessione dovremmo essere molto semplici, come i bambini. « Ecco, sono come un bambino che va dal Padre. » Se un bimbo è ancora senza malizia e non ha ancora im­parato a dire bugie, dirà ogni cosa. Questo intendo quando dico di essere come bambini. La confessione èun atto bellissimo di grande amore. Soltanto nella confessione possiamo andare come peccatori con i propri peccati e uscire come peccatori senza peccato.
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Maggio, mese di Maria Santissima - Meditazioni di don Bosco



Maria



Giorno vigesimosesto. La virtù della purità.

- v. Deus, in adjutorium meum intende.
- n. Domine ad adjuvandum me festina.
- Gloria Patri etc.
- Gesù mio, misericordia

1. Quanto fa orrore il parlare del peccato della disonestà, altrettanto consola il parlare della virtù della purità. Questa sola virtù basta per far santo chi la possiede. Gli amatori di essa nel Vangelo sono da Gesù paragonati agli angeli: erunt sicut angeli Dei in caelo. (Matt. 22.) Oh quanto sei degna della stima degli uomini, o santa virtù della purità! Tu fai dell'uomo polvere e cenere uno spirito celeste, un angelo. Anzi superiore agli angeli stessi, perchè gli angeli sono puri spiriti, e noi per conservarla dobbiamo domare le inclinazioni del corpo. Questa virtù è così pregevole agli occhi di Dio, che lo Spirito Santo stesso ci assicura, non esservi al mondo cosa di maggior pregio: non est ponderatio digna continentis animae. (Eccl. 26). S. Giovanni Evangelista fu il discepolo diletto di Gesù Cristo perchè in grado sublime aveva conservato questa virtù. E Iddio volle dargliene una ricompensa anche nella vita presente col fargli conoscere il gran premio che è riserbato ai casti ed ai vergini in cielo. Mentre egli era in esilio nell' isola di Patmos, Dio gli rivelò molti misteri sollevandolo a contemplare le bellezze del Paradiso. Fra le altre cose egli vide una moltitudine di beati vestiti di una candida veste con in mano una palma; e cantando un inno, che niun altro poteva cantare, circondavano costantemente la persona del Salvatore ovunque egli andava. Maravigliato il santo Apostolo, disse all'angelo che lo accompagnava pel paradiso: Costoro che godono tanta gloria chi sono mai? L'Angelo rispose: costoro sono i vergini, coloro che non macchiarono la stola dell'innocenza, e perciò seguono il divino Agnello ovunque Egli vada. Virgines enim sunt, hi sequuntur agnum quocumque ierit.

2. Questa virtù è pregevole non solamente agli occhi di Dio, ma è sorgente di benedizione anche nella vita presente. Iddio dimostrò la grande stima che ne ha con molti fatti. Volle avere s. Giuseppe per padre putativo, che era vergine; volle nascere da una madre vergine; e quel che è più che fosse vergine prima del parto, nel parto e dopo il parto. Lo Spirito Santo ci dice: che colla virtù della purità ci vengono tutti i beni: venerunt omnia bona pariter cum illa. Difatti quelli che hanno la bella sorte di poter parlare con quelle anime che conservano questo prezioso tesoro discoprono una tranquillità, una pace di cuore, una contentezza tale, che superano ogni bene della terra. Tu li vedi pazienti nella miseria, caritatevoli col prossimo, pacifici alle ingiurie, rassegnati nelle malattie, attenti ai loro doveri, fervorosi nelle preghiere, ansiosi della parola di Dio. Tu scorgi nel loro cuore una fede viva, una ferma speranza ed una infiammata carità.

3. Coraggio adunque, o cristiano, fa ogni sforzo per conservare l'inestimabile tesoro di questa virtù. Se ciò farai, tu innalzerai te stesso ai di sopra di tutti gli uomini e sarai fatto uguale agli angeli del paradiso anche nella vita presente. Ma se vuoi consumare questa virtù bisogna che tu imiti la Regina de' Vergini. La imiti nella diligenza alle pratiche religiose e nell'esercizio dell'umiltà, perchè solamente gli umili sono da Dio fatti forti a combattere le tentazioni del senso. La imiti nella ritiratezza di maniera che i tuoi colloquii non siano con altre persone se non che cogli angeli, cioè con persone che parlano delle cose del Signore, e non delle cose disordinate del mondo. La imiti trattando con persone che siano amanti di questa virtù, e specialmente col fuggire persone di diverso sesso. La imiti nella modestia degli occhi, nella sobrietà del mangiare e del bere, nella fuga de' teatri, dei balli e di altri pericolosi spettacoli. Se tu imiterai cosi la santa Vergine sarai sicuro di conservare intemerata la virtù della purità quivi in terra, per averne poi gloriosa ricompensa in cielo.

Esempio.

S. Luigi Gonzaga può servire di modello a tutti quelli che desiderano di conservare la virtù di cui parliamo. Egli fin da giovanetto era così riserbato, che quando le persone di servizio andavano per aiutarlo a vestirsi, non osava neppure lasciarsi vedere i piedi nudi; era così modesto negli occhi che non mai aveva fissato in faccia la propria genitrice. Un giorno trovavasi in una compagnia, quando una persona già alquanto attempata mise fuori discorsi indecenti. Olà disse Luigi, questo modo di discorrere non conviene a questi bianchi capelli, e tanto più disdice in presenza di questi giovani cristiani che vi ascoltano. Il vecchio arrossì e si tacque. S. Luigi però per assicurarsi di conservare questa virtù cominciò dai più teneri anni a praticare una filiale devozione a Colei che è chiamata Mater purissima e protettrice potente di chi vuole offrire a Dio il cuore. All' età di soli dieci anni egli fece voto di perpetua castità mettendosi tutto sotto alla potente protezione di Maria, pregandola di aiutarlo a conservare tale virtù fino alla morte. La santa Vergine lo esaudi, e Luigi è nel novero di quelle anime privilegiate che portarono all'altra vita la stola dell'innocenza battesimale, che certamente gli forma ora in cielo una speciale corona di eterna gloria.

Giaculatoria.

Maria concepita senza peccato originale, pregate per noi, che ricorriamo a voi.

Preghiera.

Ricordatevi o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori. Io animato da questa fiducia, mi presento a voi. Non vogliate o madre del Verbo Eterno disprezzare le preghiere di questo vostro umilissimo figlio, uditelo favorevolmente, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria