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Sabato, 20 aprile 2024 - Misteri gaudiosi - Beata Chiara Bosatta ( Letture di oggi )

Sant'Antonio di Padova:Dopo che l'umiltà se n'è andata dal cuore, vi irrompono i desideri mondani e, come lupi con gli agnelli, vi annientano i buoni pensieri e le buone aspirazioni.
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Maggio, mese di Maria Santissima - Meditazioni di don Bosco



Maria



Giorno decimoterzo. La salvezza dell'anima.

- v. Deus, in adjutorium meum intende.
- n. Domine ad adjuvandum me festina.
- Gloria Patri etc.
- Gesù mio, misericordia

1. Sospendi un momento, o cristiano, le tue occupazioni, e vieni meco a sentire quanto ci dice Gesù Cristo. Egli ci parla così: a che vi andate occupando in tante cose nel mondo? Una sola cosa è necessaria, e questa è salvar l'anima. Unum est necessarium. Se voi salvate quest' anima, per voi tutto è salvo: ma se la perdete, tutto è perduto. Voi potete acquistarvi ricchezze, impieghi, onori, gloria; voi potete comparire gran sapiente in faccia al mondo; essere riputati i più valenti, i più dotti de' vostri vicini, del vostro paese, di tutto il mondo; ma la vostra anima è il tesoro più preziosa del mondo: anima humana est toto mundo pretiosior (s. Gio. Gris.). Nulla può paragonarsi al valore dell'anima. Che cosa potrai dare, dice Gesù Cristo, che possa compensare l'anima tua? Quam dabit homo commutationem pro anima sua? (Matt. c. 16). Che ti giova, o uomo, il guadagnare tutto il mondo, se questo guadagno reca danno all'anima tua? Quid prodest homini, si mundum universum lucretur, animæ vero suæ detrimentum patiatui?

2. O cristiano! credi tu questa grande verità? Se ci credi, perchè non ci pensi? Se ci pensi, perchè non abbandoni il peccato? perchè non metti tosto l'anima tua in grazia di Dio con una buona confessione? Se noi avessimo due anime, taluno potrebbe dire: voglio godere i piaceri della terra, e cosi perderne una; e mi salverò poi quella che mi rimane. Ma abbiamo un'anima sola. Perciò Gesù Cristo ci dice, che la salvezza dell'anima è la cosa più necessaria in questo mondo. Unum est necessarium. O Signore, diceva il profeta Davide, io vi dimando una cosa sola; di salvar l'anima mia: unam petui, hanc requiram, ut inhabitem in domo Domini (Ps. 22). Perciò l'apostolo s. Paolo avvisava i cristiani della città di Filippi, che con timore e tremore attendessero a salvare l'anima: cum metu et tremore salutem vestram operamini (Phil. c. 2). San Francesco Zaverio diceva che nel mondo avvi un solo bene ed un solo male: l'unico bene è salvarsi, l'unico male è dannarsi. S. Teresa andava spesso ripetendo alle sue compagne: sorelle, un'anima. un'eternità. Volendo dire: un'anima, perduta questa, tutto è perduto, e per un' eternita.

3. La salute dell'anima è un affare importante, è unico; ma è irreparabile, cioè se si sbaglia una volta, è sbagliata per sempre. Se si perde una lite, si può fare appello ad un altro tribunale, oppure cercare di guadagnarne un'altra; se si perde la sanità, si spera di riacquistarla colle cure dei medici; se si fa male un contratto, si cerca di riuscire in un altro; se una grandine ci toglie il raccolto di quest'anno, se ne spera un migliore l'anno venturo; che se per disgrazia si sbaglia la salvezza dell'anima, tutto è perduto per'sempre: periisse semel æternum est. Pensa, o cristiano, se la morte ti colpisse in questo momento che ne sarebbe dell'anima tua? Se hai la coscienza tranquilla, ringrazia Iddio e fa ogni sforzo per conservarti in tale stato. Ma se hai scandali da riparare, roba da restituire, abiti invecchiati da sradicare, confessioni dubbie, o sacrileghe, ah! per carità non differire! perchè se la morte ti coglie in tale stato, tu sbagli l'affare più importante, sbagli l' affare unico, sbagli l'affare irreparabile, perchè perduta l'anima una volta è perduta per sempre.

Esempi.

S. Francesco Zaverio era in Parigi applicato a pensieri del mondo, quando udì S. Ignazio a dirgli: che giova all'uomo guadagnare tutto il mondo se perde l'anima? S. Francesco ascoltava con profondo silenzio, e s. Ignazio gli soggiunse: pensa o Francesco, che il mondo è un traditore. Egli promette e non attende. Ma ancorchè attendesse la promessa, egli non potrà mai contentare il tuo cuore. Ma sebbene lo contentasse, quanto durerà questa tua felicità? Può durare più che la tua vita? Ed in fine che cosa porterai all'eternità? Vi è forse un ricco che abbia portato seco una moneta oppure un servo per suo comodo nell'altra vita? A queste parole s. Francesco lasciò il mondo, e profondamente penetrato del pensiero di salvar l'anima si diede a seguire Gesù Cristo, e divenne un gran santo.

Benedetto XII fu richiesto da un principe di una grazia che non poteva concedergli senza peccato. Il Papa rispose all'ambasciatore: dite al vostro sovrano che se io avessi due anime potrei perderne una per lui e riserbare l'altra per me; ma siccome ne ho una sola, non posso nè voglio perderla. Se per l'avvenire saremo anche noi tentati a fare qualche peccato, rispondiamo a chi ci lusinga al male: se avessi due anime, vorrei perderne una e fare questo peccato; ma ho un'anima sola e la voglio salvare a qualunque costo.

Giaculatoria.

Gesù, Giuseppe e Maria, a voi dono il mio cuore e l'anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia. Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.

Preghiera.

Ricordatevi o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori. Io animato da questa fiducia, mi presento a voi. Non vogliate o madre del Verbo Eterno disprezzare le preghiere di questo vostro umilissimo figlio, uditelo favorevolmente, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria